La preziosa testimonianza di Giorgia Benusiglio, un buon motivo per non drogarsi
Interessante iniziativa a cura del Rotary Club Corato
mercoledì 27 marzo 2019
Giorgia Benusiglio è una ragazza che ha provato sulla sua pelle quanto male facciano le droghe. Per mezza pastiglia di ecstasy è stata ad un passo dalla morte: una epatite fulminante ha reso il suo fegato inservibile nel giro di poche ore. È viva per miracolo grazie ad un trapianto di fegato. Oltre che sul suo corpo, la cicatrice più grande è quella dell'anima, quella che l'accompagna quotidianamente, nel ricordo di quell'errore che poteva esserle fatale. Per questo motivo Giorgia ha deciso di girare l'Italia per parlare ai giovani, per raccontare la sua esperienza affinché il suo racconto possa essere da stimolo a riflettere su quanto male possa fare l'assunzione di sostanze stupefacenti anche per una sola volta.
Non è la prima volta che Giorgia Benusiglio parla ai giovani di Corato. Lo ha già fatto due anni fa, con grande successo, invitata dal Rotary Club di Corato. La sua testimonianza, però, si fa sempre più efficace, sempre più forte, al punto da diventare un film dal titolo "La mia seconda volta".
Il film, uscito nelle sale di tutta Italia il 21 marzo, è il racconto di una vicenda molto simile a quella di Giorgia. A Corato è rimasto in programmazione per tre giorni, dal 25 al 27 marzo e il prossimo 10 aprile sarà proiettato in Parlamento seguito da una discussione relativa alla ricerca di fondi da devolvere a favore della prevenzione.
Giorgia Benusiglio è stata a Corato nella serata di domenica, nell'ambito di un service dei Rotary Club di Corato, Bisceglie, Molfetta e Putignano, ospite del Liceo Classico "Oriani", alla presenza del governatore del distretto 2120 del Rotary Club Donato Donnoli.
A fare gli onori di casa il presidente del Rotary Club di Corato Pietro Catucci e la preside Angela Adduci. Quest'ultima ha posto l'attenzione su un calo di attenzione che ultimamente le istituzioni stanno avendo rispetto al tema della droga tra i giovani. Compito della scuola, dunque, è quello di non abbassare mai la guardia e sensibilizzare costantemente e continuamente gli studenti sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti. Interessante il passaggio nel quale la prof.ssa Adduci ha parlato del ruolo della comunità educante nella vita quotidiana degli studenti, raccontando le continue esperienze a contatto coi giovani.
Alle parole di Giorgia Benusiglio è stata riservata la parte centrale della serata. Un racconto senza filtri, onesto, aperto della sua vita, delle sue emozioni, delle difficoltà con le quali tutt'ora è costretta a convivere. Parlare ai giovani non per dire loro di non drogarsi ma per stimolare la riflessione sulle conseguenze di una scelta che può segnare tutta la vita se non addirittura toglierla.
Importante l'intervento di Donato Donnoli, Governatore del distretto 2120 del Rotary Club. Grazie alla sua esperienza di medico farmacologo ed esperto in dipendenze giovanili, Donnoli ha spiegato che «ci sono organismi che apparentemente non vengono danneggiati dalle sostanze stupefacenti, ma queste, a lungo andare, provocano danni a livello cerebrale».
Non è la prima volta che Giorgia Benusiglio parla ai giovani di Corato. Lo ha già fatto due anni fa, con grande successo, invitata dal Rotary Club di Corato. La sua testimonianza, però, si fa sempre più efficace, sempre più forte, al punto da diventare un film dal titolo "La mia seconda volta".
Il film, uscito nelle sale di tutta Italia il 21 marzo, è il racconto di una vicenda molto simile a quella di Giorgia. A Corato è rimasto in programmazione per tre giorni, dal 25 al 27 marzo e il prossimo 10 aprile sarà proiettato in Parlamento seguito da una discussione relativa alla ricerca di fondi da devolvere a favore della prevenzione.
Giorgia Benusiglio è stata a Corato nella serata di domenica, nell'ambito di un service dei Rotary Club di Corato, Bisceglie, Molfetta e Putignano, ospite del Liceo Classico "Oriani", alla presenza del governatore del distretto 2120 del Rotary Club Donato Donnoli.
A fare gli onori di casa il presidente del Rotary Club di Corato Pietro Catucci e la preside Angela Adduci. Quest'ultima ha posto l'attenzione su un calo di attenzione che ultimamente le istituzioni stanno avendo rispetto al tema della droga tra i giovani. Compito della scuola, dunque, è quello di non abbassare mai la guardia e sensibilizzare costantemente e continuamente gli studenti sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti. Interessante il passaggio nel quale la prof.ssa Adduci ha parlato del ruolo della comunità educante nella vita quotidiana degli studenti, raccontando le continue esperienze a contatto coi giovani.
Alle parole di Giorgia Benusiglio è stata riservata la parte centrale della serata. Un racconto senza filtri, onesto, aperto della sua vita, delle sue emozioni, delle difficoltà con le quali tutt'ora è costretta a convivere. Parlare ai giovani non per dire loro di non drogarsi ma per stimolare la riflessione sulle conseguenze di una scelta che può segnare tutta la vita se non addirittura toglierla.
Importante l'intervento di Donato Donnoli, Governatore del distretto 2120 del Rotary Club. Grazie alla sua esperienza di medico farmacologo ed esperto in dipendenze giovanili, Donnoli ha spiegato che «ci sono organismi che apparentemente non vengono danneggiati dalle sostanze stupefacenti, ma queste, a lungo andare, provocano danni a livello cerebrale».