"La nottola di Minerva" a cura del dott. Giuseppe Galante (criminologo)

Quando il lavoro non stanca

domenica 26 maggio 2024 17.05
A cura di Giuseppe Galante (criminologo)
Il mio lavoro è una vacanza: questo è quello che tutti i lavoratori vorrebbero dire della loro professione. Il concetto di sicurezza si presenta sempre in drammatico contrasto con quello di libertà in quanto inversamente proporzionati: la sicurezza e' quindi urbana ovvero vi incide il sentimento di percezione della sicurezza e si presenta sempre come bicchiere mezzo pieno per legge la domanda del cittadino sui reati di microcriminalità; poi la sicurezza e' ambientale con reati inerenti l'inquinamento e infine la sicurezza e' sanitaria ovvero vaccini, malattie e infortuni sul lavoro.

La sicurezza e la libertà incidono sul concetto di qualità della vita che è meglio prestato dalla Carta Costituzionale con il diritto all salute fisica, psichica e sociale. Il nuovo lavoratore soffre della Sindrome dell'abbandono fa parte delle istituzioni.

Certamente più ispettori del lavoro messi in campo potrebbero aiutare ma la cura principale è attraverso la denuncia che crea uno spazio di responsabilità sociale perché i costi del caporalato ( prima la tangente per la concessione e poi il costo del risarcimento al lavoratore) sono solo a carico del consumatore.

Le regole da seguire sono 7: coinvolgere i dipendenti nelle scelte di azienda, stipendi meritocratici, politica di incentivi premiali, formazione e aggiornamento, incentivazione della creatività, orario flessibile e pacchetto benefit ovvero avere in azienda un asilo nido, la tintoria, etc considerando il numero sempre maggiore di infortuni con decesso del lavoratore devo condividere la tesi che qualche incidente rappresenta solo il sentimento di vendetta del lavoratore che sentitosi mortificato e disprezzato decode di prendersi una doppia rivincita: soldi per la famiglia e controlli sull'azienda. Insomma si lavora per morire.