“La maschera nella storia del Carnevale Coratino” , la prima mostra didattica sulla storica manifestazione
Autore dell'iniziativa il gruppo degli "Sceriffi", maschera tipica del Carnevale Coratino
giovedì 14 febbraio 2019
17.19
Si inaugurerà il prossimo sabato 16 febbraio, presso l'ex-Chiesa di San Francesco a Corato (via Carmine, 9 - ore 18:00) la prima mostra didattica dedicata al Carnevale Coratino e a cura dall'associazione C.I.C.R.E.S. allestita dagli Sceriffi, una dalle maschere tradizionali della città.
Con il patrocinio del Comune di Corato e della ProLoco 'Quadratum', l'esposizione – dal titolo "La maschera nella storia del Carnevale Coratino" – offre un'ampia documentazione fotografica e una raccolta di testimonianze e ricordi che ricostruiscono gli usi e i costumi del carnevale nella memoria della città di Corato. È un viaggio a ritroso che si propone di mettere a fuoco tutte le diverse fasi, felici e meno felici, che il nostro carnevale ha attraversato nel corso dei decenni, raccontando aneddoti e tradizioni che ormai risalgono a diversi anni fa e solo in pochi conoscono.
La generazione adulta di oggi ricorda solo un carnevale caotico e violento, come quello del nostro passato più recente e che è durato meno di quindici anni, in una parentesi che ha poco a che fare con la nostra identità popolare. Al contrario, il Carnevale coratino era sempre stato, per definizione, una festa piena di brio e allegria, con la voglia di fare scherzi e soprattutto la disponibilità ad accettarli. Fino al periodo del secondo dopoguerra, questo era il momento dell'anno in cui travestirsi e sognare, in cui provare anche solo per un giorno a essere qualcun altro, a dimenticare le difficoltà e riderci su, in un clima di ilarità generale e di senso della misura che contraddistingueva tutti i festeggiamenti.
Grazie alla lunga esperienza con U' Sceriffe nel corso degli ultimi 23 anni, l'associazione culturale e ricreativa C.I.C.R.E.S. ha partecipato ai Carnevali più famosi d'Italia, portando la cultura e le tradizioni coratine in tutta la penisola e attingendo al tempo stesso alle specificità locali delle città che li hanno accolti. Ed è proprio da questo scambio che è nata l'idea di una mostra: "In questo percorso alle radici di una ricorrenza tanto sentita a Corato come il Carnevale – spiega Maria Simone, ideatrice e curatrice della mostra –abbiamo provato a recuperare gli emblemi di usi e costumi del nostro paese per garantire nel presente un passo deciso e sicuro alla nostra identità. E ritengo che questo sia fondamentale soprattutto nell'indurci a guardare al futuro con maggiore consapevolezza e, perché no, anche con un pizzico di ottimismo in più".
L'esposizione si rivolge a tutti ma soprattutto ai ragazzi che sono il nostro futuro e la nostra speranza ed è essenziale che conoscano la storia delle tradizioni per rispettare ed amare il proprio paese e le proprie origini. "La mostra sulla storia del Carnevale Coratino – spiega Paolo Mazzilli, Presidente del C.I.C.R.E.S. – curata in ogni particolare e con grande impegno e passione dai soci, apre la valigia dei ricordi di almeno quattro generazioni di coratini, facendo riaffiorare e rivivere profonde e antiche emozioni e consolidando la nostra identità collettiva".
La mostra resterà aperta tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, fino a Mercoledì 6 Marzo 2019. Si consiglia di concordare telefonicamente la visita delle scolaresche, esclusivamente in orario antimeridiano.
Con il patrocinio del Comune di Corato e della ProLoco 'Quadratum', l'esposizione – dal titolo "La maschera nella storia del Carnevale Coratino" – offre un'ampia documentazione fotografica e una raccolta di testimonianze e ricordi che ricostruiscono gli usi e i costumi del carnevale nella memoria della città di Corato. È un viaggio a ritroso che si propone di mettere a fuoco tutte le diverse fasi, felici e meno felici, che il nostro carnevale ha attraversato nel corso dei decenni, raccontando aneddoti e tradizioni che ormai risalgono a diversi anni fa e solo in pochi conoscono.
La generazione adulta di oggi ricorda solo un carnevale caotico e violento, come quello del nostro passato più recente e che è durato meno di quindici anni, in una parentesi che ha poco a che fare con la nostra identità popolare. Al contrario, il Carnevale coratino era sempre stato, per definizione, una festa piena di brio e allegria, con la voglia di fare scherzi e soprattutto la disponibilità ad accettarli. Fino al periodo del secondo dopoguerra, questo era il momento dell'anno in cui travestirsi e sognare, in cui provare anche solo per un giorno a essere qualcun altro, a dimenticare le difficoltà e riderci su, in un clima di ilarità generale e di senso della misura che contraddistingueva tutti i festeggiamenti.
Grazie alla lunga esperienza con U' Sceriffe nel corso degli ultimi 23 anni, l'associazione culturale e ricreativa C.I.C.R.E.S. ha partecipato ai Carnevali più famosi d'Italia, portando la cultura e le tradizioni coratine in tutta la penisola e attingendo al tempo stesso alle specificità locali delle città che li hanno accolti. Ed è proprio da questo scambio che è nata l'idea di una mostra: "In questo percorso alle radici di una ricorrenza tanto sentita a Corato come il Carnevale – spiega Maria Simone, ideatrice e curatrice della mostra –abbiamo provato a recuperare gli emblemi di usi e costumi del nostro paese per garantire nel presente un passo deciso e sicuro alla nostra identità. E ritengo che questo sia fondamentale soprattutto nell'indurci a guardare al futuro con maggiore consapevolezza e, perché no, anche con un pizzico di ottimismo in più".
L'esposizione si rivolge a tutti ma soprattutto ai ragazzi che sono il nostro futuro e la nostra speranza ed è essenziale che conoscano la storia delle tradizioni per rispettare ed amare il proprio paese e le proprie origini. "La mostra sulla storia del Carnevale Coratino – spiega Paolo Mazzilli, Presidente del C.I.C.R.E.S. – curata in ogni particolare e con grande impegno e passione dai soci, apre la valigia dei ricordi di almeno quattro generazioni di coratini, facendo riaffiorare e rivivere profonde e antiche emozioni e consolidando la nostra identità collettiva".
La mostra resterà aperta tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, fino a Mercoledì 6 Marzo 2019. Si consiglia di concordare telefonicamente la visita delle scolaresche, esclusivamente in orario antimeridiano.