«La maggioranza scricchiola», l'attacco del centrosinistra

Il commento di PD, APE, Io e Renato e Cantiere alla mancanza del numero legale

venerdì 10 novembre 2017 19.15
A distanza di pochi minuti dalla constatazione della mancanza del numero legale per celebrare il Consiglio Comunale, il centrosinistra parte all'attacco analizzando il dato politico che emerge dall'assenza di alcuni consiglieri comunali di maggioranza che hanno determinato il rinvio della seduta in seconda convocazione.

«In due sedute consecutive di Consiglio Comunale, 10 ottobre e 10 novembre, la maggioranza scricchiola rumorosamente» esordiscono i gruppi consiliari di centrosinistra nella pungente nota diffusa agli organi di stampa.

«Il 10 ottobre, pur di raccattare il tredicesimo consigliere, necessario a raggiungere il numero legale, il Presidente del Consiglio diede avvio alla seduta oltre il limite orario massimo. In data odierna, invece, l'attesa non ha pagato: dopo un'ora dall'orario fissato per l'inizio dei lavori, la maggioranza era ancora ferma a 10 consiglieri. La seduta, quindi, è andata deserta, in seguito a nostra richiesta di verifica del numero legale» ricorda l'opposizione.

« E' ormai evidente da tempo che il Sindaco ha una maggioranza instabile, che si ricompatta solo "alla bisogna" esclusivamente per tenere in piedi la giostra degli appetiti interni e delle piccole speculazioni politiche, tra tensioni che sembrano sfociare in crisi definitive e riconciliazioni di facciata. Il tutto, ovviamente, all'insegna della totale opacità che caratterizza fin dal suo esordio questa amministrazione. Si pensi, ad esempio, ai repentini avvicendamenti degli assessori, tutti privi di credibili giustificazioni pubbliche» continuano.

E concludono: «Questa ormai claudicante maggioranza, impegnata solo in tatticismi interni, è stata incapace di risolvere i più atavici problemi della città; basti pensare ai disastrosi contenziosi, all'elettrodotto, al depuratore, alle case popolari, al piano urbanistico generale, ed ai tanti altri problemi che campeggiano da anni sull'agenda delle priorità della città, ma non su quella del sindaco e dei suoi accoliti».