La Joajò di Santa Lucia tra i riti del fuoco finanziabili dalla Regione

Contributo da centomila euro per i falò pugliesi

sabato 23 novembre 2019 16.43
I riti legati al fuoco sono una tradizione particolarmente sentita in Puglia. Per questo la Regione ha stanziato un contributo da centomila euro per le manifestazioni storiche, destinate a Comuni, enti senza scolpo di lucro, comitati e associazioni.

Il bando è stato pubblicato sul Burp regionale ed entro 30 giorni gli organizzatori potranno richiedere i contributo.

Tra i riti del fuoco iscritti al registro regionale c'è la Joajò di Santa Lucia insieme a: e: «La Focara» di Novoli, «I Fuochi di San Giuseppe a Bovino», «il Fuoco di san Giuseppe a Carrese di Chieuti», «Sant'Antoni te le Focare» a Cutrofiano, Festa di Sant'Antonio Abate a Giovinazzo, il Rito della Focara e delle Focareddhere in onore di Sant'Antonio Abate a Guagnano, la Focareddhra de Sà Vicenzu a Miggiano, «La notte dei Falò di Santa Lucia» a Putignano, le Fanoje di San Giuseppe a Monte Sant'Angelo, la Forareddha di Sant'Andrea a Presicce-Acquarica, le Fracchie di San Marco in Lamis e i «Fuochi del Santo Patrono Sant'Antonio Abate» a Rocchetta Sant'Antonio.

«La Puglia - sottolinea l'assessora all'Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone - è ricca di queste usanze, di queste reminiscenze di tempi antichissimi quando la società era legata alla natura o ai culti religiosi, ai Santi e alla loro protezione». «La Regione - aggiunge - riconosce e valorizza i rituali festivi legati al fuoco come un patrimonio storico, culturale e folkloristico, dal grande valore umano».