La cultura ecologica di base nelle scuole cittadine
Legambiente attiva con il mondo della scuola
sabato 6 maggio 2017
0.36
In generale, sembra si possa affermare che gli ambientalisti hanno esercitato un'influenza significativa sulle politiche in numerosi paesi: il movimento ambientalista ha sviluppato la propria azione ad ogni livello di policy, da quello locale a quello internazionale. A livello locale il ruolo dell'associazionismo ecologista ha indubbiamente contribuito a rinviare, ridimensionare e, talvolta, cancellare progetti aventi significative ripercussioni sull'ambiente; gli ambientalisti del pensiero scientifico e della costruzione dei percorsi di partecipazione, certamente contribuiscono a formare e ad aggregare la domanda ambientale, ed esercitano un'influenza sulla selezione delle domande e sul processo decisionale.
Legambiente ha un'estrema attenzione a ricercare le cause reali del degrado ambientale e le forme efficaci per combatterlo, ritenendo che sia necessaria una vasta mobilitazione di intelligenze tecnico-scientifiche e di saperi, in generale. Uno dei motti lanciati da Legambiente nel suo ultimo Congresso, è stata "L' Economia circolare, rigenerazione urbana come alternativa al consumo di suolo, riconversione energetica, green society come motore del cambiamento: le sfide future di Legambiente", per rappresentare l'aspirazione che l'ambiente divenga una grande questione nazionale. Anche in un periodo di scarsa visibilità nei telegiornali, o sui Media anche locali e nei palazzi della politica a qualsiasi livello, l'ambientalismo italiano non è mai stato così forte, con la sua capacità di influenzare opinioni e abitudini degli italiani non è mai stata maggiore.
Ma, per ridurre i nostri consumi energetici, per preservarci dalle modificazioni climatiche, promuovere una nuova economia circolare, sostenibile che possa favorire forme più rispettose dell'ambiente e delle dignità delle persone, come discusso dai governi di tutto il mondo, per imparare a gestire, quel giacimento di patrimonio artistico che secondo l'UNESCO è conservato in Italia, in ogni angolo e sotto ciascun campanile, la questione ambientale deve ancora crescere, incrociarsi con la speranza di futuro e di autentico benessere di tutto un popolo, non solo secondo, la nostra prospettiva può diventare una risorsa economica per sviluppare nuove occasioni ed opportunità. Non crediamo all'ambientalismo pantofolaio dei benpensanti dei posts dei tuttologi sui social networks, o di quelli delle stellette o a targhe alterne, che seguono i sentiment o gli umori della popolazione, ma crediamo in una forma come uno strumento di partecipazione e di consapevolezza sulle questioni.
Per questo uno strumento di Legambiente è il Settore Scuola e Formazione. E' l'associazione professionale degli insegnanti, degli educatori e dei formatori ambientalisti, riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione quale ente qualificato per la formazione del personale scolastico (DM 177/2000, decreto 6/10/2005). È nata nel 2000, raccogliendo il patrimonio culturale ed organizzativo del Settore Scuola e Formazione di Legambiente, attivo dal 1987, con l'obiettivo di valorizzare l'associazionismo fra i professionisti dell'educazione per meglio contribuire al miglioramento dei sistemi di istruzione e formazione. È un luogo di incontro, di aggregazione, di riflessione, di scambio e di esperienza per i professionisti della scuola e per gli educatori e formatori extrascolastici che si riconoscono negli ideali ambientalisti. Offre ai suoi soci attività di formazione in presenza e a distanza, progetti di ricerca, occasioni di dibattito politico e culturale, consulenza per la realizzazione di progetti educativi nazionali e internazionali, materiali didattici e informativi tematici.
Per questo motivo riteniamo fondamentale il rapporto con le istituzioni scolastiche, dove si forma la cultura dei cittadini del futuro, queste sinergie sono già in atto nella nostra città con tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado: dalle campagne come Puliamo il Mondo e Festa dell'albero, abbiamo lo scorso anno scolastico effettuato un progetto di alternanza scuola-lavoro con il liceo classico Oriani. Abbiamo aderito alla partecipazione d'interesse PON, FSE-Fondo Sociale Europeo- che ci ha proposto l'Istituto comprensivo Tattoli De Gasperi, a titolo gratuito, di collaborare per i moduli di "Competenze di cittadinanza globale" all'interno della stessa scuola se il PON dovesse essere approvato. Per il prossimo anno scolastico abbiamo articolato un progetto di alternanza in rete che abbiamo presentato a tutti gli istituti superiori della nostra città con la possibilità di articolare una serie di azioni integrate con la partecipazione di un gruppo di ragazzi delle scuole cittadine. La proposta è stata presentata a tutte le scuole secondarie di secondo grado. Tutto questo è possibile costruendo incontri, sinergie, condivisioni sulla costruzioni di percorsi umani e didattici.
Su questo intendiamo costruire rapporti più stretti, non formali, per sensibilizzare, formare, promuovere la conoscenza del territorio. Vogliamo far leggere alle nuove generazioni una nuova consapevolezza dell'ambiente, della natura, della storia e delle culture, per orientarle nelle scelte sostenibili del futuro che abbiamo anche nell'ambiente e nelle nuovi professioni legate ad esse con nuove prospettive. Su questo vogliamo costruire ponti per lo sviluppo di nuove forme di cittadinanza, di costruzioni di reti di docenti, di scuole, di formatori e di studenti desiderosi di conoscere, di sapere, di cooperare, di sapere, che possano creare una nuova ricaduta negli stili di vita e nella società.
Legambiente ha un'estrema attenzione a ricercare le cause reali del degrado ambientale e le forme efficaci per combatterlo, ritenendo che sia necessaria una vasta mobilitazione di intelligenze tecnico-scientifiche e di saperi, in generale. Uno dei motti lanciati da Legambiente nel suo ultimo Congresso, è stata "L' Economia circolare, rigenerazione urbana come alternativa al consumo di suolo, riconversione energetica, green society come motore del cambiamento: le sfide future di Legambiente", per rappresentare l'aspirazione che l'ambiente divenga una grande questione nazionale. Anche in un periodo di scarsa visibilità nei telegiornali, o sui Media anche locali e nei palazzi della politica a qualsiasi livello, l'ambientalismo italiano non è mai stato così forte, con la sua capacità di influenzare opinioni e abitudini degli italiani non è mai stata maggiore.
Ma, per ridurre i nostri consumi energetici, per preservarci dalle modificazioni climatiche, promuovere una nuova economia circolare, sostenibile che possa favorire forme più rispettose dell'ambiente e delle dignità delle persone, come discusso dai governi di tutto il mondo, per imparare a gestire, quel giacimento di patrimonio artistico che secondo l'UNESCO è conservato in Italia, in ogni angolo e sotto ciascun campanile, la questione ambientale deve ancora crescere, incrociarsi con la speranza di futuro e di autentico benessere di tutto un popolo, non solo secondo, la nostra prospettiva può diventare una risorsa economica per sviluppare nuove occasioni ed opportunità. Non crediamo all'ambientalismo pantofolaio dei benpensanti dei posts dei tuttologi sui social networks, o di quelli delle stellette o a targhe alterne, che seguono i sentiment o gli umori della popolazione, ma crediamo in una forma come uno strumento di partecipazione e di consapevolezza sulle questioni.
Per questo uno strumento di Legambiente è il Settore Scuola e Formazione. E' l'associazione professionale degli insegnanti, degli educatori e dei formatori ambientalisti, riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione quale ente qualificato per la formazione del personale scolastico (DM 177/2000, decreto 6/10/2005). È nata nel 2000, raccogliendo il patrimonio culturale ed organizzativo del Settore Scuola e Formazione di Legambiente, attivo dal 1987, con l'obiettivo di valorizzare l'associazionismo fra i professionisti dell'educazione per meglio contribuire al miglioramento dei sistemi di istruzione e formazione. È un luogo di incontro, di aggregazione, di riflessione, di scambio e di esperienza per i professionisti della scuola e per gli educatori e formatori extrascolastici che si riconoscono negli ideali ambientalisti. Offre ai suoi soci attività di formazione in presenza e a distanza, progetti di ricerca, occasioni di dibattito politico e culturale, consulenza per la realizzazione di progetti educativi nazionali e internazionali, materiali didattici e informativi tematici.
Per questo motivo riteniamo fondamentale il rapporto con le istituzioni scolastiche, dove si forma la cultura dei cittadini del futuro, queste sinergie sono già in atto nella nostra città con tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado: dalle campagne come Puliamo il Mondo e Festa dell'albero, abbiamo lo scorso anno scolastico effettuato un progetto di alternanza scuola-lavoro con il liceo classico Oriani. Abbiamo aderito alla partecipazione d'interesse PON, FSE-Fondo Sociale Europeo- che ci ha proposto l'Istituto comprensivo Tattoli De Gasperi, a titolo gratuito, di collaborare per i moduli di "Competenze di cittadinanza globale" all'interno della stessa scuola se il PON dovesse essere approvato. Per il prossimo anno scolastico abbiamo articolato un progetto di alternanza in rete che abbiamo presentato a tutti gli istituti superiori della nostra città con la possibilità di articolare una serie di azioni integrate con la partecipazione di un gruppo di ragazzi delle scuole cittadine. La proposta è stata presentata a tutte le scuole secondarie di secondo grado. Tutto questo è possibile costruendo incontri, sinergie, condivisioni sulla costruzioni di percorsi umani e didattici.
Su questo intendiamo costruire rapporti più stretti, non formali, per sensibilizzare, formare, promuovere la conoscenza del territorio. Vogliamo far leggere alle nuove generazioni una nuova consapevolezza dell'ambiente, della natura, della storia e delle culture, per orientarle nelle scelte sostenibili del futuro che abbiamo anche nell'ambiente e nelle nuovi professioni legate ad esse con nuove prospettive. Su questo vogliamo costruire ponti per lo sviluppo di nuove forme di cittadinanza, di costruzioni di reti di docenti, di scuole, di formatori e di studenti desiderosi di conoscere, di sapere, di cooperare, di sapere, che possano creare una nuova ricaduta negli stili di vita e nella società.