La chiamavano "Angela" ma era eroina, sgominato gruppo di spacciatori di droga. VIDEO

Il gruppo gestiva il traffico nei comuni del nord barese tra cui anche Corato

martedì 16 gennaio 2018 12.25
I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno disarticolato un pervicace gruppo che gestiva lo spaccio e la detenzione di sostanze stupefacenti nella vasta area territoriale del nord e della periferia barese, principalmente operante nei comuni di Trani e Palo del Colle (BA), ma con ramificazioni anche interprovinciali.

Tra i comuni interessati dall'oggetto dell'operazione anche quelli di Corato, Ruvo di Puglia e Bisceglie.

Nelle operazioni odierne, avviate nella primissima mattinata da oltre 100 militari, supportati dal VI Elinucleo di Bari Palese e da unità del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), i Carabinieri hanno proceduto alla notifica di un provvedimento emesso dal GIP del Tribunale tranese, su richiesta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di 20 persone, ritenute responsabili, in concorso ed in via continuata, di spaccio e detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

La misura ha prescritto la sottoposizione di 4 persone alla custodia cautelare in carcere, di 6 persone alla misura degli arresti domiciliari e delle restanti 10 persone alla misura dell'obbligo di dimora.

I fatti oggetto di contestazione scaturiscono da un'indagine, convenzionalmente denominata "ANGEL", avviata nel febbraio e conclusa nel maggio 2016 dal Nucleo Operativo della Compagnia di Trani, i cui prodromi sono da individuarsi in altra complessa vicenda giudiziaria tutt'ora in corso, nell'ambito della quale emergevano elementi indiziari dell'esistenza del fervente mercato della droga.

Nel corso delle investigazioni, condotte attraverso attività tecniche e di osservazione, controllo e pedinamento, è stata comprovata la materiale disponibilità in capo ai malfattori tanto di droghe "leggere" quanto di droghe "pesanti", facendo registrare nuovamente una significativa diffusione dell'eroina, convenzionalmente denominata "Angela" nelle conversazioni tra correi; l'inchiesta ha altresì documentato come gli indagati dimostrassero spiccata propensione a delinquere atteso il continuo utilizzo di utenze fittiziamente intestate a terzi, oltre che di un linguaggio volutamente criptico, per evitare le "attenzioni" dell'Arma.

L'inchiesta, nel corso della quale è stato ipotizzato che il gruppo riuscisse a capitalizzare circa 2.000 euro al giorno dalle vendite illecite, ha consentito infine di individuare le figure di primo piano della banda in Pace Francesco e Geronimo Giacomo, nonché nei fratelli Bufano Claudio e Roberto, tutti originari di Palo del Colle e in atto già ristretti per cause affini a quelle oggetto di attuale contestazione, elementi emergenti nel panorama malavitoso della zona, capaci di approvvigionare stupefacenti e di gestire una rete di decine di spacciatori.

L'attività investigativa ha permesso, tra l'altro, trarre in arresto in flagranza di reato n. 10 persone, denunciare in stato di libertà n.10 persone, segnalare all'autorità Prefettizia n. 8 persone e sequestrare complessivamente circa 200 grammi di eroina, cocaina, hashish e marijuana già nella fase delle indagini.