L'omaggio di De Benedittis all'ex Sindaco Di Gennaro
«Una persona perbene, brava e onesta»
giovedì 3 novembre 2022
«Ho voluto rendere omaggio, mercoledì mattina, al carissimo e compianto Sindaco di Corato Luigi Di Gennaro, di cui, tra qualche giorno, ricorreranno i vent'anni dalla scomparsa». Lo ha affermato il primo cittadino di Corato, Corrado De Benedittis.
«Insieme a me c'erano i componenti della Giunta, il presidente del Consiglio comunale, alcuni consiglieri, il Comandante della Polizia locale, alcuni agenti, il neocappellano del Cimitero don Gino Tarantini.
Luigi Di Gennaro fu il primo sindaco eletto direttamente dal popolo.
Una persona perbene, brava, onesta, un uomo che non si è arricchito facendo politica e che fu guidato dalla volontà di rilanciare la vita amministrativa all'insegna della trasparenza e al servizio del bene comune. Dovette subire tante amarezze e non poche sofferenze, ma di lui la città e il suo Sindaco non si sono dimenticati».
Di Gennaro, nato nel 1925, vinse le prime consultazioni amministrative con il sistema dell'elezione diretta del Sindaco, svoltesi nel giugno del 1993: alla guida della lista dell'allora Movimento Sociale Italiano, raccolse il 30.13% al primo turno e s'impose al ballottaggio su Giovanni Montaruli, candidato di Psi, Pds, Psdi sostenuto al secondo turno (tramite apparentamento tecnico) anche da Rifondazione comunista. Furono ben 15.010 i voti ottenuti da Di Gennaro (sul quale convogliarono anche gli elettori della Democrazia cristiana) contro i 9.047 del contendente.
Risale invece al 1997 (secondo la normativa dell'epoca i mandati di Sindaco erano quadriennali) la riconferma popolare: 41.47% al primo turno alla testa della coalizione di centrodestra e successo con 13.109 consensi al ballottaggio, ancora una volta contro Giovanni Montaruli del centrosinistra. Il mandato di Luigi Di Gennaro fu interrotto nel dicembre 1999 con le contestuali dimissioni della maggioranza dei componenti del consiglio comunale.
«Insieme a me c'erano i componenti della Giunta, il presidente del Consiglio comunale, alcuni consiglieri, il Comandante della Polizia locale, alcuni agenti, il neocappellano del Cimitero don Gino Tarantini.
Luigi Di Gennaro fu il primo sindaco eletto direttamente dal popolo.
Una persona perbene, brava, onesta, un uomo che non si è arricchito facendo politica e che fu guidato dalla volontà di rilanciare la vita amministrativa all'insegna della trasparenza e al servizio del bene comune. Dovette subire tante amarezze e non poche sofferenze, ma di lui la città e il suo Sindaco non si sono dimenticati».
Di Gennaro, nato nel 1925, vinse le prime consultazioni amministrative con il sistema dell'elezione diretta del Sindaco, svoltesi nel giugno del 1993: alla guida della lista dell'allora Movimento Sociale Italiano, raccolse il 30.13% al primo turno e s'impose al ballottaggio su Giovanni Montaruli, candidato di Psi, Pds, Psdi sostenuto al secondo turno (tramite apparentamento tecnico) anche da Rifondazione comunista. Furono ben 15.010 i voti ottenuti da Di Gennaro (sul quale convogliarono anche gli elettori della Democrazia cristiana) contro i 9.047 del contendente.
Risale invece al 1997 (secondo la normativa dell'epoca i mandati di Sindaco erano quadriennali) la riconferma popolare: 41.47% al primo turno alla testa della coalizione di centrodestra e successo con 13.109 consensi al ballottaggio, ancora una volta contro Giovanni Montaruli del centrosinistra. Il mandato di Luigi Di Gennaro fu interrotto nel dicembre 1999 con le contestuali dimissioni della maggioranza dei componenti del consiglio comunale.