L'ex assessore Pino Roselli condannato in primo grado a due anni per tentata concussione

Pena sospesa e interdizione dai pubblici uffici

giovedì 1 giugno 2017 10.59
Si chiude con una condanna a due anni di reclusione (pena sospesa), l'interdizione dai pubblici uffici e il pagamento delle spese processuali il primo grado del processo che ha visto imputato l'ex assessore al personale del Comune di Corato ed attualmente consigliere comunale Pino Roselli per il reato di tentata concussione.

Il Giudice Maria Grazia Caserta ha, inoltre, assolto l'ex assessore dal reato di tentata estorsione, contestatogli in merito al presunto tentativo di Roselli di imporre a due pizzaioli l'acquisto di farina da lui fornita.

I fatti contestati a Roselli risalgono al periodo 2011, quando appunto Roselli deteneva la carica di assessore del Comune di Corato.

Tutto sarebbe scaturito, secondo la ricostruzione del Pubblico Ministero dott.ssa Silvia Curione, da un semplice controllo degli agenti del Commissariato di Corato effettuato sull'automobile guidata dall'assessore, risultata poi sprovvista di tagliando assicurativo e sulla quale veniva trasportata farina per conto terzi.

All'atto della contestazione l'assessore avrebbe tentato di far pressione sugli agenti al fine di evitare i controlli utilizzando la sua posizione politica e individuando come presunto "mandante" di quei controlli un dipendente del Comune di Corato verso il quale poi avrebbe esercitato pressanti controlli, in ragione della sua carica di assessore al personale.

Inoltre, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l'assessore avrebbe usato indebitamente la sua carica facendo pressioni su alcuni titolari di pizzerie perchè acquistassero da lui la farina per l'attività. In un caso l'assessore avrebbe garantito che, in caso di acquisto della fornitura direttamente da lui, egli avrebbe provveduto, attraverso la sua intermediazione, a risolvere problemi di traffico lamentati dall'esercente presso la sua pizzeria.

Il Giudice per le udienze preliminari Maria Grazia Caserta ha ritenuto Roselli colpevole del reato di tentata concussione e di tentata induzione indebita a dare o avere. Il Gup, inoltre, ha assolto Roselli dall'accusa di tentata estorsione.

La sentenza risale allo scorso dicembre ma solo di recente sono state depositate le motivazioni.

All'indomani della notizia dell'apertura del fascicolo di indagine a suo carico, Roselli rimise il mandato di assessore e, con una nota a mezzo stampa dichiarò la sua estraneità ai fatti contestatigli.

Verosimilmente l'ex assessore ricorrerà in Appello.