«L'eco estramurale apre una nuova era», il parere del PD Corato
Continua il dibattito sull'opera. «Visione politica apprezzabile, qualche dettaglio da integrare»
mercoledì 6 marzo 2024
10.11
«La mobilità sostenibile non è una trovata pubblicitaria, né un'invenzione locale, è piuttosto una condizione posta in essere dalle politiche europee e dall' Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La scelta di candidare l'estramurale di Corato al cambiamento green per farla divenire un'eco-extramurale nasce da queste direttive impartite dall'Europa e recepite da diversi Comuni italiani vicini e lontani. Si pensi alla prossima Andria che ripensa alla sua mobilità con un nuovo ambizioso progetto di ciclovia urbana che si snoda per circa 3 chilometri, appena approvato in Giunta Comunale. C'è in tutta Italia un processo di nuova sostenibilità da mettere in atto. Corato, approfittando dei fondi Pnrr, non doveva rimanerne fuori. Un prezioso finanziamento che andava intercettato e orientato verso progetti di rigenerazione urbana sostenibile, pena la perdita del finanziamento stesso e dell'opportunità di un tassello più green per Corato».
È quanto comunicano in una nota i responsabili del Partito Democratico Corato.
«La nostra è una cittadina in cui c'è un'abitudine smodata all'uso dell'auto che va inevitabilmente rivista. Questa scelta è da fare in primis per la propria salute e successivamente come omaggio ad una qualità dell'aria migliore. Ciò significa offrire alle biciclette dei percorsi differenziati e privilegiati, ai pedoni degli ampi spazi dove camminare sicuri, ai diversamente abili e a tutti coloro che portano passeggini di non dover lottare con le barriere architettoniche. Vuol dire immaginare nuove e ampie piazzette dove fermarsi a far giocare i bambini in sicurezza…
e i parcheggi? Ci saranno anche i parcheggi che sono stati ridistribuiti lungo tutto l'anello. E la riduzione dei marciapiedi, tanto temuta dai commercianti? Il nuovo assetto e la nuova mobilità non danneggerà le attività commerciali che, anzi, potranno beneficiare di una riqualificazione e ripavimentazione nuova di zecca.
E se continuassimo a tenere la mente attenta, noteremmo anche quanto spazio in più verrà offerto ai marciapiedi in prossimità delle scuole, con più ampi spazi di percorrenza per i bambini all'uscita dai plessi scolastici (ricordiamoci che sono diversi gli Istituti ad affacciarsi su questo secondo anello).
Non è un progetto perfetto, come non lo è nessun progetto di questa portata: la principale necessità sarà quella di ridurre il carico di automobili che confluiscono sull'estramurale. Certamente il progetto andava preceduto da un poderoso lavoro per individuare tragitti alternativi per collegare diverse zone del paese senza per forza passare dall'estramurale. Ma il PNRR corre e noi dobbiamo inseguirlo. Prima ancora del tanto promesso terzo anello, esistono già possibili percorsi per snellire il traffico in centro e vanno individuati e potenziati. Tuttavia il lavoro ancor più importante è la promozione della mobilità alternativa: più mezzi pubblici e biciclette, usando anche soluzioni innovative come il bike sharing e sconti sui biglietti di pullman.
Vi invitiamo a guardare con razionale ottimismo a questa nuova infrastruttura, poiché l'attuale modello di viabilità era stato disegnato negli anni 50 e quindi andava aggiornato. Il progetto è anche pensato come un primo intervento per porre rimedio ai cambiamenti climatici incombenti su di noi, ma soprattutto sui nostri figli, cittadini di domani. Ad esempio con l'inserimento dei rain garden, giardini per raccogliere l'eccesso delle acque piovane, dovuto ai sempre più aggressivi fenomeni temporaleschi.
Non sarà facile, non sarà immediato, non sarà privo di "buche" il percorso…ma è l'unico percorribile!
Il Partito Democratico intende lasciare ad altri il pensiero conservatore, per sposarne uno più d'avanguardia, ecologico e riformista, come è nel suo mandato e nei suoi valori. Non abbiamo un pianeta B, ma un unico piano B da attuare!».
È quanto comunicano in una nota i responsabili del Partito Democratico Corato.
«La nostra è una cittadina in cui c'è un'abitudine smodata all'uso dell'auto che va inevitabilmente rivista. Questa scelta è da fare in primis per la propria salute e successivamente come omaggio ad una qualità dell'aria migliore. Ciò significa offrire alle biciclette dei percorsi differenziati e privilegiati, ai pedoni degli ampi spazi dove camminare sicuri, ai diversamente abili e a tutti coloro che portano passeggini di non dover lottare con le barriere architettoniche. Vuol dire immaginare nuove e ampie piazzette dove fermarsi a far giocare i bambini in sicurezza…
e i parcheggi? Ci saranno anche i parcheggi che sono stati ridistribuiti lungo tutto l'anello. E la riduzione dei marciapiedi, tanto temuta dai commercianti? Il nuovo assetto e la nuova mobilità non danneggerà le attività commerciali che, anzi, potranno beneficiare di una riqualificazione e ripavimentazione nuova di zecca.
E se continuassimo a tenere la mente attenta, noteremmo anche quanto spazio in più verrà offerto ai marciapiedi in prossimità delle scuole, con più ampi spazi di percorrenza per i bambini all'uscita dai plessi scolastici (ricordiamoci che sono diversi gli Istituti ad affacciarsi su questo secondo anello).
Non è un progetto perfetto, come non lo è nessun progetto di questa portata: la principale necessità sarà quella di ridurre il carico di automobili che confluiscono sull'estramurale. Certamente il progetto andava preceduto da un poderoso lavoro per individuare tragitti alternativi per collegare diverse zone del paese senza per forza passare dall'estramurale. Ma il PNRR corre e noi dobbiamo inseguirlo. Prima ancora del tanto promesso terzo anello, esistono già possibili percorsi per snellire il traffico in centro e vanno individuati e potenziati. Tuttavia il lavoro ancor più importante è la promozione della mobilità alternativa: più mezzi pubblici e biciclette, usando anche soluzioni innovative come il bike sharing e sconti sui biglietti di pullman.
Vi invitiamo a guardare con razionale ottimismo a questa nuova infrastruttura, poiché l'attuale modello di viabilità era stato disegnato negli anni 50 e quindi andava aggiornato. Il progetto è anche pensato come un primo intervento per porre rimedio ai cambiamenti climatici incombenti su di noi, ma soprattutto sui nostri figli, cittadini di domani. Ad esempio con l'inserimento dei rain garden, giardini per raccogliere l'eccesso delle acque piovane, dovuto ai sempre più aggressivi fenomeni temporaleschi.
Non sarà facile, non sarà immediato, non sarà privo di "buche" il percorso…ma è l'unico percorribile!
Il Partito Democratico intende lasciare ad altri il pensiero conservatore, per sposarne uno più d'avanguardia, ecologico e riformista, come è nel suo mandato e nei suoi valori. Non abbiamo un pianeta B, ma un unico piano B da attuare!».