L'Asipu per la risoluzione dell'emergenza rifiuti della Valle dell'Ofanto
Potrebbe assorbire i lavoratori SIA
mercoledì 27 giugno 2018
9.16
L'emergenza rifiuti che ormai da settimane sta attanagliando i nove comuni del basso tavoliere e della Valle dell'Ofanto aderenti al consorzio SIA potrebbe risolversi a breve anche grazie all'intervento dell'Asipu di Corato.
È quanto emerso nell'ultima riunione tenutasi a Margherita di Savoia ieri tra tutti i sindaci del consorzio, successiva alla riunione di lunedì in prefettura a Foggia.
Nella riunione si è convenuti che l'azienda del Comune di Corato potrà avere un ruolo determinante nella risoluzione dell'emergenza, giacché soggetto pubblico individuato per operare con la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori con adeguamento dei contratti.
Ciascun Sindaco si è detto pronto ad avviare l'interlocuzione con Asipu affinché entro e non oltre 30 giorni si concluda l'operazione di trasferimento per quanto tiene i servizi relativi ai 9 comuni.
L'Asipu, stando a quanto riportato nella nota ufficiale del sindaco di Cerignola Franco Metta, presidente del consorzio, «si è dichiarata disponibile a intervenire per svolgere il servizio nei nove Comuni includendo nel proprio organico tutti i lavoratori di SIA. Questo a dimostrazione che stiamo sperimentando due soluzioni: quella di far continuare il servizio a SIA e di far ricevere ai dipendenti della medesima le dovute retribuzioni; quella di non chiudere la porta ad ASIPU che si è proposta per la continuazione del servizio. ASIPU ha già fatto sapere che, per la raccolta e lo spazzamento nei nove Comuni, avrebbe bisogno di contratti di servizio per un ammontare di 18 milioni annui. La riflessione fatta dai nove Sindaci porta alla considerazione che quei 18 milioni annui sono gli stessi che servono a SIA per proseguire dignitosamente nel servizio, con l'aggiunta che SIA è una società interna. Continuare sulla strada del concordato preventivo in continuità al fine di bloccare tutte le procedure esecutive ed avere un ampio respiro per rimettere in sesto la nostra azienda» sono le dichiarazioni del sindaco di Cerignola Metta.
«Entro 30 giorni ASIPU ci farà sapere quali saranno le condizioni, nel frattempo noi dobbiamo garantire la ripresa del servizio da parte di SIA con il noleggio dei mezzi utili per la raccolta e l'impiego del Nostro personale che deve ricevere gli stipendi. Se allo scadere dei trenta giorni la risposta di ASIPU dovesse ritenersi accettabile potremo continuare con ASIPU che assorbirebbe tutti i dipendenti di SIA. Se, invece, questa situazione non si venisse a creare o i Sindaci si convincessero che sia possibile continuare la strada con SIA sarà mia ferma intenzione indurre tutti i Sindaci a dare una mano a SIA piuttosto che dare i soldi delle tasse dei Nostri cittadini ad una azienda esterna» ha continuato Metta.
Il Commissario Straordinario dell'AGER, avv. Gianfranco Grandaliano, per l'impiantistica ha previst la possibilità di una Ordinanza ex art. 191 che affidi la gestione dell'impianto di biostabilizzazione ad ASECO.
È quanto emerso nell'ultima riunione tenutasi a Margherita di Savoia ieri tra tutti i sindaci del consorzio, successiva alla riunione di lunedì in prefettura a Foggia.
Nella riunione si è convenuti che l'azienda del Comune di Corato potrà avere un ruolo determinante nella risoluzione dell'emergenza, giacché soggetto pubblico individuato per operare con la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori con adeguamento dei contratti.
Ciascun Sindaco si è detto pronto ad avviare l'interlocuzione con Asipu affinché entro e non oltre 30 giorni si concluda l'operazione di trasferimento per quanto tiene i servizi relativi ai 9 comuni.
L'Asipu, stando a quanto riportato nella nota ufficiale del sindaco di Cerignola Franco Metta, presidente del consorzio, «si è dichiarata disponibile a intervenire per svolgere il servizio nei nove Comuni includendo nel proprio organico tutti i lavoratori di SIA. Questo a dimostrazione che stiamo sperimentando due soluzioni: quella di far continuare il servizio a SIA e di far ricevere ai dipendenti della medesima le dovute retribuzioni; quella di non chiudere la porta ad ASIPU che si è proposta per la continuazione del servizio. ASIPU ha già fatto sapere che, per la raccolta e lo spazzamento nei nove Comuni, avrebbe bisogno di contratti di servizio per un ammontare di 18 milioni annui. La riflessione fatta dai nove Sindaci porta alla considerazione che quei 18 milioni annui sono gli stessi che servono a SIA per proseguire dignitosamente nel servizio, con l'aggiunta che SIA è una società interna. Continuare sulla strada del concordato preventivo in continuità al fine di bloccare tutte le procedure esecutive ed avere un ampio respiro per rimettere in sesto la nostra azienda» sono le dichiarazioni del sindaco di Cerignola Metta.
«Entro 30 giorni ASIPU ci farà sapere quali saranno le condizioni, nel frattempo noi dobbiamo garantire la ripresa del servizio da parte di SIA con il noleggio dei mezzi utili per la raccolta e l'impiego del Nostro personale che deve ricevere gli stipendi. Se allo scadere dei trenta giorni la risposta di ASIPU dovesse ritenersi accettabile potremo continuare con ASIPU che assorbirebbe tutti i dipendenti di SIA. Se, invece, questa situazione non si venisse a creare o i Sindaci si convincessero che sia possibile continuare la strada con SIA sarà mia ferma intenzione indurre tutti i Sindaci a dare una mano a SIA piuttosto che dare i soldi delle tasse dei Nostri cittadini ad una azienda esterna» ha continuato Metta.
Il Commissario Straordinario dell'AGER, avv. Gianfranco Grandaliano, per l'impiantistica ha previst la possibilità di una Ordinanza ex art. 191 che affidi la gestione dell'impianto di biostabilizzazione ad ASECO.