L'alloggio occupato è stato liberato. Domani al Tedone riprendono le lezioni
Lo comunica la dirigente dell'istituto
venerdì 9 marzo 2018
20.20
Lo stabile di pertinenza del Liceo Scientifico "Tedone" di Ruvo di Puglia è stato abbandonato dalla famiglia che lo aveva occupato.
Secondo quanto riferito dalla dirigente dell'istituto, la famiglia ha spontaneamente lasciato l'edificio consentendo così che il provvedimento deciso dal consiglio di istituto di sospendere le lezioni sino all'avvenuto sgombero non fosse più necessario.
Gli studenti, dunque, domani potranno regolarmente riprendere l'attività scolastica.
In una nota diramata dall'istituto, la dirigente scolastica aveva precisato che «pur nella comprensione della disperazione del gesto, precipuo dovere dell'Istituzione scolastica è quello di garantire la formazione degli studenti, tutelandone la sicurezza. Dello stesso parere i rappresentanti dei genitori che, ribadendo fiducia nei confronti dell'Amministrazione Comunale, hanno sollecitato l'adozione di provvedimenti urgenti invitando l'Assessora a non sottovalutare il caso che vede coinvolto un soggetto vittima di un'emarginazione sociale e in preda ad uno stato di disperazione che potrebbe essere lesivo nei confronti della comunità scolastica».
Secondo quanto riferito dalla dirigente dell'istituto, la famiglia ha spontaneamente lasciato l'edificio consentendo così che il provvedimento deciso dal consiglio di istituto di sospendere le lezioni sino all'avvenuto sgombero non fosse più necessario.
Gli studenti, dunque, domani potranno regolarmente riprendere l'attività scolastica.
In una nota diramata dall'istituto, la dirigente scolastica aveva precisato che «pur nella comprensione della disperazione del gesto, precipuo dovere dell'Istituzione scolastica è quello di garantire la formazione degli studenti, tutelandone la sicurezza. Dello stesso parere i rappresentanti dei genitori che, ribadendo fiducia nei confronti dell'Amministrazione Comunale, hanno sollecitato l'adozione di provvedimenti urgenti invitando l'Assessora a non sottovalutare il caso che vede coinvolto un soggetto vittima di un'emarginazione sociale e in preda ad uno stato di disperazione che potrebbe essere lesivo nei confronti della comunità scolastica».