Incremento donazioni sangue, cittadini sempre più generosi
Nel 2019 sfiorata quota 39mila sacche
venerdì 31 gennaio 2020
Quasi 39mila donazioni di sangue nel 2019, con un incremento netto del 3,5 per cento rispetto all'anno prima. È la "fotografia" scattata dal direttore del Dipartimento Immunotrasfusionale dell'ASL Bari, dr. Michele Scelsi, nel tracciare il bilancio sull'attività dei cinque centri di raccolta aziendali di sangue ed emoderivati.
Cresce la generosità dei donatori di Bari e provincia, che hanno totalizzato nell'anno appena trascorso 38.961 donazioni, con una prevalenza di sangue intero (33.982) rispetto alla donazione in aferesi (4.979), che permette di estrarre dal sangue solo alcuni componenti selezionati (come il plasma o le piastrine), restituendo gli altri elementi al donatore stesso.
In particolare, i dati raccolti da Scelsi mettono in evidenza una prevalente e significativa attività di raccolta di sangue intero nel Centro Immunotrasfusionale dell'Ospedale San Paolo (9.343 sacche) e di plasma da aferesi in quello di Molfetta (2.914), che in generale risulta anche il centro con la migliore raccolta (10.450), mentre si registrano miglioramenti dei dati di raccolta nell'Ospedale Di Venere, a Monopoli/Putignano e nel presidio di Altamura, una realtà che soltanto dal 2019 opera autonomamente.
L'incremento è comunque sostanziale nel confronto con i dati del 2018, in cui le donazioni si erano attestate a quota 37.634: «L'aumento del 3,5% - spiega Scelsi - va ben al di là dei previsti obiettivi aziendali e rappresenta un significativo contributo all'autosufficienza regionale di sangue, emocomponenti e plasma derivati. Viene premiato lo sforzo organizzativo congiunto della ASL, degli operatori dei Servizi Trasfusionali e delle Associazioni e Federazioni donatori di sangue che operano sul territorio e rappresentano, senza dubbio, il "seme" prezioso per far maturare e crescere la cultura della donazione del sangue come servizio reso agli altri. E in quanto a generosità – conclude Scelsi - la popolazione barese ha dimostrato in questa, come in tante altre occasioni, di saper offrire grandi contributi» .
Cresce la generosità dei donatori di Bari e provincia, che hanno totalizzato nell'anno appena trascorso 38.961 donazioni, con una prevalenza di sangue intero (33.982) rispetto alla donazione in aferesi (4.979), che permette di estrarre dal sangue solo alcuni componenti selezionati (come il plasma o le piastrine), restituendo gli altri elementi al donatore stesso.
In particolare, i dati raccolti da Scelsi mettono in evidenza una prevalente e significativa attività di raccolta di sangue intero nel Centro Immunotrasfusionale dell'Ospedale San Paolo (9.343 sacche) e di plasma da aferesi in quello di Molfetta (2.914), che in generale risulta anche il centro con la migliore raccolta (10.450), mentre si registrano miglioramenti dei dati di raccolta nell'Ospedale Di Venere, a Monopoli/Putignano e nel presidio di Altamura, una realtà che soltanto dal 2019 opera autonomamente.
L'incremento è comunque sostanziale nel confronto con i dati del 2018, in cui le donazioni si erano attestate a quota 37.634: «L'aumento del 3,5% - spiega Scelsi - va ben al di là dei previsti obiettivi aziendali e rappresenta un significativo contributo all'autosufficienza regionale di sangue, emocomponenti e plasma derivati. Viene premiato lo sforzo organizzativo congiunto della ASL, degli operatori dei Servizi Trasfusionali e delle Associazioni e Federazioni donatori di sangue che operano sul territorio e rappresentano, senza dubbio, il "seme" prezioso per far maturare e crescere la cultura della donazione del sangue come servizio reso agli altri. E in quanto a generosità – conclude Scelsi - la popolazione barese ha dimostrato in questa, come in tante altre occasioni, di saper offrire grandi contributi» .