Incidente ferroviario, il Procuratore Giannella: «Le indagini sono chiuse»
«Obiettivo della Procura tranese è accertare le responsabilità ad alti livelli»
mercoledì 12 luglio 2017
12.56
Sono in molti ad attendere la conclusione del processo che decreterà le colpe di chi, quel 12 luglio, per un errore mise fine alla vita di 23 passeggeri sulla tratta a binario unico tra Andria e Corato; sono in molti a chiedere giustizia per i familiari, gli amici, i cari persi quel giorno.
Uno o più gli errori commessi, numerosissimi i pezzi messi insieme nel corso delle ricerche portate avanti da Francesco Giannella, il Procuratore aggiunto di Trani che da un anno guida il pool di magistrati nelle indagini sul disastro ferroviario. "Le indagini sono chiuse - afferma Giannella - e presto arriveranno i primi avvisi di garanzia per i due capistazione che diedero il via libera ai convogli. Le nostre indagini stanno andando in profondità e per questo c'è bisogno di aspettare i tempi necessari. Obiettivo della Procura tranese è accertare le responsabilità ad alti livelli, come quelle della società Ferrotramviaria che gestisce il trasporto, per rispondere con sicurezza alla domanda: Chi ha sbagliato? Il lavoro svolto ha messo in luce alcuni inequivocabili aspetti della vicenda, pertanto sono fiducioso", conclude il Procuratore.
"Non vediamo l'ora di leggere i nomi degli imputati, perché di indagati non ne vogliamo più sapere", afferma Daniela Castellano, figlia di Enrico, una delle vittime, la quale parla a nome dell'Associazione strage treni in Puglia (Astip) ricordando quanto sia "importante capire che la sicurezza nei trasporti non è un gioco: le leggi vanno applicate senza se e senza ma".
Oggi a Corato verrà scoperta una targa commemorativa e verrà anche intitolata una piazza per ricordare le vittime dell'incidente, mentre ad Andria, in serata, si terra' una messa in loro suffragio. "Purtroppo - sottolinea Daniela - il Comune di Bari non ha fatto nulla per ricordare le vittime dell'incidente. Al governatore della Puglia, Michele Emiliano, chiediamo che il 12 luglio diventi per sempre la giornata per la sicurezza dei trasporti, affinché tutti ricordino e nessuno debba più morire".
Uno o più gli errori commessi, numerosissimi i pezzi messi insieme nel corso delle ricerche portate avanti da Francesco Giannella, il Procuratore aggiunto di Trani che da un anno guida il pool di magistrati nelle indagini sul disastro ferroviario. "Le indagini sono chiuse - afferma Giannella - e presto arriveranno i primi avvisi di garanzia per i due capistazione che diedero il via libera ai convogli. Le nostre indagini stanno andando in profondità e per questo c'è bisogno di aspettare i tempi necessari. Obiettivo della Procura tranese è accertare le responsabilità ad alti livelli, come quelle della società Ferrotramviaria che gestisce il trasporto, per rispondere con sicurezza alla domanda: Chi ha sbagliato? Il lavoro svolto ha messo in luce alcuni inequivocabili aspetti della vicenda, pertanto sono fiducioso", conclude il Procuratore.
"Non vediamo l'ora di leggere i nomi degli imputati, perché di indagati non ne vogliamo più sapere", afferma Daniela Castellano, figlia di Enrico, una delle vittime, la quale parla a nome dell'Associazione strage treni in Puglia (Astip) ricordando quanto sia "importante capire che la sicurezza nei trasporti non è un gioco: le leggi vanno applicate senza se e senza ma".
Oggi a Corato verrà scoperta una targa commemorativa e verrà anche intitolata una piazza per ricordare le vittime dell'incidente, mentre ad Andria, in serata, si terra' una messa in loro suffragio. "Purtroppo - sottolinea Daniela - il Comune di Bari non ha fatto nulla per ricordare le vittime dell'incidente. Al governatore della Puglia, Michele Emiliano, chiediamo che il 12 luglio diventi per sempre la giornata per la sicurezza dei trasporti, affinché tutti ricordino e nessuno debba più morire".