Inchiesta su corruzione tra giudici, Nardi chiede di essere interrogato
Prosegue oggi l'udienza preliminare
giovedì 12 settembre 2019
11.08
Ha preso avvio ieri a Lecce l'udienza preliminare dell'inchiesta "Giustizia svenduta" che vede coinvolti 10 imputati tra cui alcuni magistrati già in servizio presso il tribunale di Trani, accusati di aver intascato mazzette per pilotare i processi.
Tra gli imputati ci sono il magistrato Michele Nardi, gli ex pubblici ministeri del tribunale di Trani Antonio Savasta e Luigi Scimè, oltre al poliziotto di Corato Vincenzo Di Chiaro.
Nel corso dell'udienza preliminare Nardi ha chiesto di essere interrogato e di raccontare la sua verità dopo mesi di silenzio. Nardi dovrebbe essere ascoltato nel corso dell'udienza che si celebrerà oggi.
+Nell'udienza di ieri hanno chiesto di essere ammessi al rito abbreviato, l'ex pm Antonio Savasta, primo ad aver collaborato e ad aver ammesso le sue responsabilità, il magistrato Luigi Scimé e gli avvocati Ruggiero Sfrecola e Giacomo Ragno e l'immobiliarista barlettano Luigi D'Agostino e il coratino Gianluigi Patruno
Nel corso dell'udienza sono stata presentate 14 richieste di costituzioni di parte civile, tra cui la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero della Giustizia, l'Ordine degli avvocati di Trani, gli imprenditori coratini Paolo Tarantini e Flavio D'Introno, quest'ultimo personaggio chiave dell'inchiesta.
Tra gli imputati ci sono il magistrato Michele Nardi, gli ex pubblici ministeri del tribunale di Trani Antonio Savasta e Luigi Scimè, oltre al poliziotto di Corato Vincenzo Di Chiaro.
Nel corso dell'udienza preliminare Nardi ha chiesto di essere interrogato e di raccontare la sua verità dopo mesi di silenzio. Nardi dovrebbe essere ascoltato nel corso dell'udienza che si celebrerà oggi.
+Nell'udienza di ieri hanno chiesto di essere ammessi al rito abbreviato, l'ex pm Antonio Savasta, primo ad aver collaborato e ad aver ammesso le sue responsabilità, il magistrato Luigi Scimé e gli avvocati Ruggiero Sfrecola e Giacomo Ragno e l'immobiliarista barlettano Luigi D'Agostino e il coratino Gianluigi Patruno
Nel corso dell'udienza sono stata presentate 14 richieste di costituzioni di parte civile, tra cui la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero della Giustizia, l'Ordine degli avvocati di Trani, gli imprenditori coratini Paolo Tarantini e Flavio D'Introno, quest'ultimo personaggio chiave dell'inchiesta.