Inaugurato il Murales in memoria di Francesco Ludovico Tedone
A sette anni dall'incidente ferroviario, famiglia e amici continuano a farne vivere il ricordo
mercoledì 12 luglio 2023
19.02
Uno dei muri adiacenti l'ingresso della nuova Stazione Ferroviaria Corato Sud, che si affaccia su Via Lago Baione, da questo pomeriggio ha preso colore con un meraviglioso murales: ci sono il bianco, c'è il nero, c'è soprattutto il rosso, come i ricci di Francesco Ludovico Tedone.
E proprio a Francesco, una delle 23 vittime dell'incidente ferroviario di sette anni fa tra Andria e Corato, è stata dedicata l'opera di street art.
Realizzato da Titti Maffiola, Tiziana Tedone e con l'ausilio di diversi amici e parenti, il murales segue il fil rouge (è proprio il caso di dirlo) dell'ultimo anno di vita di Francesco e segue, in maniera circolare, un preciso ordine cronologico: la partenza dalle campagne pugliesi, il viaggio in auto con il "Babbo" giapponese, l'arrivo ad Oita con i simboli della sua permanenza nel Sol Levante: un piatto di ramen, racchetta e volano di badminton (sport praticato da Francesco in Giappone), una bici che utilizzava per i suoi spostamenti quotidiani e del sushi.
Spostandoci nell'opera vediamo poi Francesco di spalle innamorato della J-Pop: qui sono disegnati un Gengar, un robot del suo cartoon preferito, riferimenti a LOL e Final Fantasy. Il percorso di Francesco fa poi tappa in un tempio, dove lo vediamo in compagnia di un monaco, figura che il ragazzo ha davvero incontrato nel suo viaggio e che gli ha lasciato un segno indelebile. Infine vediamo Francesco sull'aereo di ritorno, pronto a rivedere quegli amici che non ritroverà a causa di quel maledetto treno, il disegno di un binario, del filo rosso che si spezza. Il dolore però è ricucito immediatamente da due mani, intente a riannodare il filo spezzato, che rappresentano simbolicamente i parenti, gli amici, tutti coloro che ancora oggi, a sette anni dal dramma, continuano a far vivere questo eccezionale ragazzo dai capelli rossi, con eventi, momenti, ricordi.
E questo murales, che resterà per tanto tempo lì, sotto gli occhi di tutti, non farà altro che stringerlo questo nodo, rinforzarlo, affinché Francesco possa continuare a vivere nel cuore e nella mente della nostra comunità.
E proprio a Francesco, una delle 23 vittime dell'incidente ferroviario di sette anni fa tra Andria e Corato, è stata dedicata l'opera di street art.
Realizzato da Titti Maffiola, Tiziana Tedone e con l'ausilio di diversi amici e parenti, il murales segue il fil rouge (è proprio il caso di dirlo) dell'ultimo anno di vita di Francesco e segue, in maniera circolare, un preciso ordine cronologico: la partenza dalle campagne pugliesi, il viaggio in auto con il "Babbo" giapponese, l'arrivo ad Oita con i simboli della sua permanenza nel Sol Levante: un piatto di ramen, racchetta e volano di badminton (sport praticato da Francesco in Giappone), una bici che utilizzava per i suoi spostamenti quotidiani e del sushi.
Spostandoci nell'opera vediamo poi Francesco di spalle innamorato della J-Pop: qui sono disegnati un Gengar, un robot del suo cartoon preferito, riferimenti a LOL e Final Fantasy. Il percorso di Francesco fa poi tappa in un tempio, dove lo vediamo in compagnia di un monaco, figura che il ragazzo ha davvero incontrato nel suo viaggio e che gli ha lasciato un segno indelebile. Infine vediamo Francesco sull'aereo di ritorno, pronto a rivedere quegli amici che non ritroverà a causa di quel maledetto treno, il disegno di un binario, del filo rosso che si spezza. Il dolore però è ricucito immediatamente da due mani, intente a riannodare il filo spezzato, che rappresentano simbolicamente i parenti, gli amici, tutti coloro che ancora oggi, a sette anni dal dramma, continuano a far vivere questo eccezionale ragazzo dai capelli rossi, con eventi, momenti, ricordi.
E questo murales, che resterà per tanto tempo lì, sotto gli occhi di tutti, non farà altro che stringerlo questo nodo, rinforzarlo, affinché Francesco possa continuare a vivere nel cuore e nella mente della nostra comunità.