In memoria della Shoah: gli alunni dell’I.C.Tattoli –De Gasperi incontrano Anna Zeligowski
È la figlia di Irena ed Henryk, sopravvissuti alla Shoah
venerdì 9 febbraio 2018
L'I.C. Tattoli-De Gasperi ha celebrato la Giornata della Memoria, occasione per far luce sugli eventi che hanno caratterizzato drammatiche pagine della nostra storia recente e per non dimenticare le stragi compiute durante la Seconda guerra mondiale.
Tante le iniziative, quali mostre fotografiche, proiezioni di film e documentari, canti, letture e dibattiti.
Al termine di questo percorso non solo commemorativo, ma anche e soprattutto culturale e didattico, i ragazzi della scuola media hanno incontrato, mercoledì 7 febbraio, la dott.ssa Anna Zeligowski, figlia di Irena ed Henryk, sopravvissuti alla Shoah, la quale ha riportato la toccante testimonianza di ciò che hanno vissuto i genitori, vicenda raccontata dagli stessi protagonisti nel libro "Fuga dalla paura".
Una preziosa opportunità per riflettere e meditare sul dramma dell'Olocausto perché ciò che è successo non si ripeta più.
E questo è possibile non solo coltivando a scuola valori quali rispetto, integrazione, accoglienza del diverso, tolleranza, ma anche fornendo ai ragazzi verità storiche, testimonianze che possano far breccia nelle loro coscienze e abbattere il muro dell'indifferenza e dell'egoismo.
Il discorso di presentazione, il canto ebraico, le declamazioni degli alunni di classe terza estrapolate dal libro "Fuga dalla paura" e il brano sulla pace eseguito alla diamonica, hanno creato un'atmosfera di raccoglimento e di meditazione utile al dibattito tra i ragazzi e la dott.ssa Zeligowski.
La stessa ha incontrato gli alunni, poi, nelle loro classi; in un clima confidenziale, ha risposto alle domande e alle curiosità che il testo ha suscitato. La Zeligowski, testimone indiretta di racconti terribili ascoltati fin da bambina, si è definita traduttrice perché "Fuga dalla paura" non è altro che la trasposizione in italiano del racconto dei genitori.
Non traspare odio e rancore nelle parole della Zeligowski, anzi uno dei principali insegnamenti è quello che "nessuno giudichi, pur senza essere indifferenti", e "adoperarsi concretamente perché le cose vadano meglio, senza ergersi a giudici di alcunché."
Ha poi ricordato i suoi genitori, scomparsi cinque anni fa, ai quali va la sua profonda ammirazione per averle insegnato il senso vero della vita.
"Rispettate i vostri genitori, dialogate con loro, dite sempre la verità" -queste le sue parole conclusive.
E' intervenuta alla manifestazione, in rappresentanza delle istituzioni comunali, l'assessore ai Servizi Sociali, Antonella Rosito, secondo la quale –"si educa alla pace, più che con mille parole, con quello che si è e si fa".
A conclusione dell'evento, il dirigente scolastico, prof. Francesco Catalano, ha sottolineato l'importanza del momento educativo proposto e l'obbligo che la scuola ha nel tenere viva la memoria e nel guidare i giovani a riflettere sui valori fondamentali del vivere democratico e civile.
Tante le iniziative, quali mostre fotografiche, proiezioni di film e documentari, canti, letture e dibattiti.
Al termine di questo percorso non solo commemorativo, ma anche e soprattutto culturale e didattico, i ragazzi della scuola media hanno incontrato, mercoledì 7 febbraio, la dott.ssa Anna Zeligowski, figlia di Irena ed Henryk, sopravvissuti alla Shoah, la quale ha riportato la toccante testimonianza di ciò che hanno vissuto i genitori, vicenda raccontata dagli stessi protagonisti nel libro "Fuga dalla paura".
Una preziosa opportunità per riflettere e meditare sul dramma dell'Olocausto perché ciò che è successo non si ripeta più.
E questo è possibile non solo coltivando a scuola valori quali rispetto, integrazione, accoglienza del diverso, tolleranza, ma anche fornendo ai ragazzi verità storiche, testimonianze che possano far breccia nelle loro coscienze e abbattere il muro dell'indifferenza e dell'egoismo.
Il discorso di presentazione, il canto ebraico, le declamazioni degli alunni di classe terza estrapolate dal libro "Fuga dalla paura" e il brano sulla pace eseguito alla diamonica, hanno creato un'atmosfera di raccoglimento e di meditazione utile al dibattito tra i ragazzi e la dott.ssa Zeligowski.
La stessa ha incontrato gli alunni, poi, nelle loro classi; in un clima confidenziale, ha risposto alle domande e alle curiosità che il testo ha suscitato. La Zeligowski, testimone indiretta di racconti terribili ascoltati fin da bambina, si è definita traduttrice perché "Fuga dalla paura" non è altro che la trasposizione in italiano del racconto dei genitori.
Non traspare odio e rancore nelle parole della Zeligowski, anzi uno dei principali insegnamenti è quello che "nessuno giudichi, pur senza essere indifferenti", e "adoperarsi concretamente perché le cose vadano meglio, senza ergersi a giudici di alcunché."
Ha poi ricordato i suoi genitori, scomparsi cinque anni fa, ai quali va la sua profonda ammirazione per averle insegnato il senso vero della vita.
"Rispettate i vostri genitori, dialogate con loro, dite sempre la verità" -queste le sue parole conclusive.
E' intervenuta alla manifestazione, in rappresentanza delle istituzioni comunali, l'assessore ai Servizi Sociali, Antonella Rosito, secondo la quale –"si educa alla pace, più che con mille parole, con quello che si è e si fa".
A conclusione dell'evento, il dirigente scolastico, prof. Francesco Catalano, ha sottolineato l'importanza del momento educativo proposto e l'obbligo che la scuola ha nel tenere viva la memoria e nel guidare i giovani a riflettere sui valori fondamentali del vivere democratico e civile.