In fiamme l'auto dell'organizzatore di un evento antimafia
Parole durissime dell'ex ministro Trenta, ospite della serata: «Istituzioni assenti all'incontro»
lunedì 3 ottobre 2022
15.19
Sabato sera, in piazza Cesare Battisti, si era tenuto un evento pubblico per sensibilizzare la cittadinanza sul rischio di infiltrazioni criminali nella pubblica amministrazione, con la partecipazione, fra gli altri, dell'ex ministro della difesa Elisabetta Trenta. Poco dopo, l'auto del commercialista coratino Cataldo Strippoli, vicepresidente dell'associazione "Liberi per la legalità" e organizzatore dell'incontro, è stata data alle fiamme. Un vile atto intimidatorio, con ogni probabilità, denunciato dallo stesso professionista che sui social ha commentato amaramente sia l'assenza di rappresentanti istituzionali all'appuntamento promosso sabato che la totale mancanza di messaggi di solidarietà nei suoi confronti anche dopo l'incendio del veicolo.
Di tenore ben diverso, invece, la reazione dell'ex ministro Trenta: «Sono stata a Corato insieme al testimone di giustizia Ignazio Cutrò per partecipare a un evento organizzato dall'associazione "Liberi per la legalità" sul tema delle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche. Tanta la gente presente, nonostante il vento freddo e tanti messaggi importanti. Quella stessa notte, però, qualche bastardo ha bruciato la macchina dell'organizzatore. Quando la società civile si muove, la criminalità ha paura e reagisce!» ha tuonato.
«Sabato sera abbiamo notato una cosa: tra il pubblico c'erano soltanto un rappresentante del Comune, un maresciallo della Guardia di Finanza e poi?
Non un rappresentante della Prefettura, della Procura, dei Carabinieri o della Polizia. Dov'erano le istituzioni? Un evento di questo genere ha bisogno del supporto dei rappresentanti dello Stato. Occorrono le istituzioni vicine alla gente, solo così ci si può liberare da coloro che intendono controllare i territori e ne impediscono lo sviluppo» ha concluso.
Di tenore ben diverso, invece, la reazione dell'ex ministro Trenta: «Sono stata a Corato insieme al testimone di giustizia Ignazio Cutrò per partecipare a un evento organizzato dall'associazione "Liberi per la legalità" sul tema delle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche. Tanta la gente presente, nonostante il vento freddo e tanti messaggi importanti. Quella stessa notte, però, qualche bastardo ha bruciato la macchina dell'organizzatore. Quando la società civile si muove, la criminalità ha paura e reagisce!» ha tuonato.
«Sabato sera abbiamo notato una cosa: tra il pubblico c'erano soltanto un rappresentante del Comune, un maresciallo della Guardia di Finanza e poi?
Non un rappresentante della Prefettura, della Procura, dei Carabinieri o della Polizia. Dov'erano le istituzioni? Un evento di questo genere ha bisogno del supporto dei rappresentanti dello Stato. Occorrono le istituzioni vicine alla gente, solo così ci si può liberare da coloro che intendono controllare i territori e ne impediscono lo sviluppo» ha concluso.