Imprese e recupero sociale dei detenuti: il workshop in Consiglio regionale
Istituzioni e imprese insieme per un obiettivo di grande importanza sociale
giovedì 29 giugno 2017
12.00
Istituzioni e imprese insieme per un obiettivo di grande importanza sociale: il recupero di chi ha sbagliato e sconta una pena. È al centro del protocollo d'intesa tra la Commissione regionale Pari Opportunità e l'Amministrazione penitenziaria di Puglia e Basilicata, presentato a Bari nel corso del workshop "La Rinascita. Le imprese non dimenticano il sociale".
Una iniziativa di straordinario valore, "sarebbe straordinario consentire a quindici, dieci, anche a un solo soggetto di avere una nuova chance nella vita, di trovare un lavoro, una collocazione nella società", ha detto il presidente del Consiglio regionale pugliese Mario Loizzo, che ha ospitato il seminario nell'Aula consiliare. Il primo progetto realizzato dall'organismo di genere insediato solo da pochi mesi, ha fatto presente la presidente della commissione di parità Patrizia del Giudice.
Portare lavoro in carcere è un vantaggio per il detenuto, l'impresa e la società, ha aggiunto. È un percorso di responsabilizzazione individuale e di reinserimento sociale che può concretizzarsi solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, lavoratori e imprenditori, una rete che la Commissione pari opportunità ha cominciato a promuovere e che porterà avanti con la collaborazione di tutti.
È allo stesso tempo "un messaggio dal Consiglio regionale a tutta la comunità pugliese: non siamo solo un'Assemblea legislativa - ha insistito il presidente Loizzo - non facciamo solo leggi. Certo, è la missione principale, ma l'articolazione dell'istituzione consiliare è complessa, si estende ad attività non legate immediatamente a quella normativa, ma di grande utilità sociale a tutela dei diritti delle persone".
Un settore di intervento del Consiglio regionale della Puglia guarda a chi è privato della libertà personale, attraverso la funzione del garante dei detenuti e della sua struttura, incardinata tra quelle consiliari. Il Consiglio regionale, ha ricordato il presidente Loizzo, riconosce la qualità del lavoro dell'Ufficio del garante e si impegna a potenziarla, con risorse finanziarie che possano sollevare almeno in parte le mille difficoltà in cui si sviluppa questa attività.
La stessa attenzione sarà rivolta alle esigenze dell'atro garante, dei minori ed anche del garante dei disabili, in via di istituzione. "Sono pezzi di un impegno per il sociale e per i cittadini che il Consiglio regionale porta avanti con convinzione, pur nelle note ristrettezze di bilancio".
Ai lavori del workshop, moderati dalla giornalista Donatella Azzone, hanno partecipato con Loizzo, del Giudice e Rossi, l'assessore regionale alla formazione Sebastiano Leo, il garante Piero Rossi, il provveditore dell'Amministrazione penitenziaria Carmelo Cantone, il segretario generale del Consiglio regionale Domenica Gattulli, i direttori generali delle Asl Vito Montanaro (Bari) e Ottavio Narracci (Bat) e il presidente di Confindustria Bari-Bat Domenico De Bartolomeo.
Una iniziativa di straordinario valore, "sarebbe straordinario consentire a quindici, dieci, anche a un solo soggetto di avere una nuova chance nella vita, di trovare un lavoro, una collocazione nella società", ha detto il presidente del Consiglio regionale pugliese Mario Loizzo, che ha ospitato il seminario nell'Aula consiliare. Il primo progetto realizzato dall'organismo di genere insediato solo da pochi mesi, ha fatto presente la presidente della commissione di parità Patrizia del Giudice.
Portare lavoro in carcere è un vantaggio per il detenuto, l'impresa e la società, ha aggiunto. È un percorso di responsabilizzazione individuale e di reinserimento sociale che può concretizzarsi solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, lavoratori e imprenditori, una rete che la Commissione pari opportunità ha cominciato a promuovere e che porterà avanti con la collaborazione di tutti.
È allo stesso tempo "un messaggio dal Consiglio regionale a tutta la comunità pugliese: non siamo solo un'Assemblea legislativa - ha insistito il presidente Loizzo - non facciamo solo leggi. Certo, è la missione principale, ma l'articolazione dell'istituzione consiliare è complessa, si estende ad attività non legate immediatamente a quella normativa, ma di grande utilità sociale a tutela dei diritti delle persone".
Un settore di intervento del Consiglio regionale della Puglia guarda a chi è privato della libertà personale, attraverso la funzione del garante dei detenuti e della sua struttura, incardinata tra quelle consiliari. Il Consiglio regionale, ha ricordato il presidente Loizzo, riconosce la qualità del lavoro dell'Ufficio del garante e si impegna a potenziarla, con risorse finanziarie che possano sollevare almeno in parte le mille difficoltà in cui si sviluppa questa attività.
La stessa attenzione sarà rivolta alle esigenze dell'atro garante, dei minori ed anche del garante dei disabili, in via di istituzione. "Sono pezzi di un impegno per il sociale e per i cittadini che il Consiglio regionale porta avanti con convinzione, pur nelle note ristrettezze di bilancio".
Ai lavori del workshop, moderati dalla giornalista Donatella Azzone, hanno partecipato con Loizzo, del Giudice e Rossi, l'assessore regionale alla formazione Sebastiano Leo, il garante Piero Rossi, il provveditore dell'Amministrazione penitenziaria Carmelo Cantone, il segretario generale del Consiglio regionale Domenica Gattulli, i direttori generali delle Asl Vito Montanaro (Bari) e Ottavio Narracci (Bat) e il presidente di Confindustria Bari-Bat Domenico De Bartolomeo.