Il punteruolo rosso colpisce ancora: tranciata la palma di Piazza Vittorio Emanuele
La protesta sui social e la risposta dell’amministrazione
martedì 6 febbraio 2018
12.40
C'è chi lo chiama ennesimo scempio, chi parla di atto dovuto, ma una cosa è certa, sono molti coloro che non possono non ricordare in modo nostalgico la bellezza delle nostre palme. Nel giro di poco tempo due palme storiche sono state divelte dalle nostre piazze, quella di Piazza Cesare Battisti e l'ultima quella di Piazza Vittorio Emanuele.
La protesta di molti cittadini, che hanno tirato in ballo il parere degli ambientalisti e le risposte dall'amministrazione e di esperti del settore relativo all'ambiente e alla cura del verde pubblico, ha spopolato sui social e non poteva non rievocare le immagini storiche attraverso i ricordi.
Una risposta è certa: il nostro verde sta assistendo ad una fase di declino dovuta sicuramente a diverse ragioni, tra cui anche quelle legate a cambiamenti climatici che hanno portato all'arrivo e all'incremento di insetti che danneggiano le nostre piante. Primo tra questi, il punteruolo rosso, parassita che non ha predatori naturali e per questo riesce a distruggere indisturbato le nostre palme ornamentali.
«Purtroppo individuarne la presenza sulla pianta è difficile: le larve del punteruolo rosso agiscono infatti dall'interno del tronco, mangiando e succhiando la parte vitale della palma – ha dichiarato il dott. Santarella dall'ufficio ambiente - La difficoltà ad intervenire in un'azione di recupero della pianta aumenta in base alla maggiore età della palma. Per questo è più semplice recuperare le palme più giovani rispetto a quelle più vecchie. Si parla di metodi o interventi che sono possibili ma si stanno rivelando solo palliativi e non risolvono il problema all'origine. Ciò che possiamo assicurare è che noi come amministrazione cerchiamo di prendere le dovute precauzioni per evitare il peggio e soprattutto a breve avremo un incontro programmatico per decidere interventi mirati anche e soprattutto per tutto il verde pubblico».
Le cause ci sono, i provvedimenti verranno presi, questo assicurano dall'ufficio ambiente, ma nel frattempo le immagini delle nostre vecchie palme le vedremo nei nostri ricordi.
La protesta di molti cittadini, che hanno tirato in ballo il parere degli ambientalisti e le risposte dall'amministrazione e di esperti del settore relativo all'ambiente e alla cura del verde pubblico, ha spopolato sui social e non poteva non rievocare le immagini storiche attraverso i ricordi.
Una risposta è certa: il nostro verde sta assistendo ad una fase di declino dovuta sicuramente a diverse ragioni, tra cui anche quelle legate a cambiamenti climatici che hanno portato all'arrivo e all'incremento di insetti che danneggiano le nostre piante. Primo tra questi, il punteruolo rosso, parassita che non ha predatori naturali e per questo riesce a distruggere indisturbato le nostre palme ornamentali.
«Purtroppo individuarne la presenza sulla pianta è difficile: le larve del punteruolo rosso agiscono infatti dall'interno del tronco, mangiando e succhiando la parte vitale della palma – ha dichiarato il dott. Santarella dall'ufficio ambiente - La difficoltà ad intervenire in un'azione di recupero della pianta aumenta in base alla maggiore età della palma. Per questo è più semplice recuperare le palme più giovani rispetto a quelle più vecchie. Si parla di metodi o interventi che sono possibili ma si stanno rivelando solo palliativi e non risolvono il problema all'origine. Ciò che possiamo assicurare è che noi come amministrazione cerchiamo di prendere le dovute precauzioni per evitare il peggio e soprattutto a breve avremo un incontro programmatico per decidere interventi mirati anche e soprattutto per tutto il verde pubblico».
Le cause ci sono, i provvedimenti verranno presi, questo assicurano dall'ufficio ambiente, ma nel frattempo le immagini delle nostre vecchie palme le vedremo nei nostri ricordi.