Il piacere immediato: devianza e abuso convegno organizzato dal Rotary
Approfondimento a cura del criminologo clinico Giuseppe Galante
domenica 12 gennaio 2025
7.37
Il piacere immediato: devianza e abuso e' il titolo della relazione che si terrà il prossimo 14 gennaio presso il Rotary club di Corato dal criminologo clinico Giuseppe Galante che attraverso un viaggio generazionale tratterà le dinamiche collegate alla sottocultura giovanile passando dall'analisi del tempo, della solitudine e della morte.
Bisogno di avere un ruolo sociale e sicurezza dovranno convivere con il concetto di libertà in una società dove l'assenza di empatia azzera le emozioni e rende il giovane un nuovo emarginato, lontano dai bisogni reali della vita quotidiana e sempre più legato al cjber.
Nulla è più come prima: l'idea del nuovo, gli incontri, la sindrome dell'abbandono, il lavoro e il dolore negli ultimi anni è per un percorso fisiologico, sono cambiati.
Ai giovani manca l'impegno visto in maniera generale e sono diventati più fragili a causa di un cambiamento della stessa " cultura ". L'incertezza e la paura del futuro riduce la voglia di vivere e aumenta l'adrenalina di condotte a rischio.
L'assenza di dialogo non dà spazio all'analisi della sofferenza sfociando nel binomio frustrante dell'aggressività.
L'aggregazione frustrante crea una dissociazione dal mondo reale , una sorta di fuga verso lo sminuire ogni comportamento inteso sempre a giustificare l'assenza di opportunità.
Naturale conseguenza sono i disturbi sessuali e alimentari associati al disturbo da tic. L'ansia diventa una difesa da una società sorda ai richiami del giovane in cui il nucleo familiare mostra i piedi di argilla.
In questo momento storico e' necessario fare scudo e restare drammaticamente ottimisti.
Bisogno di avere un ruolo sociale e sicurezza dovranno convivere con il concetto di libertà in una società dove l'assenza di empatia azzera le emozioni e rende il giovane un nuovo emarginato, lontano dai bisogni reali della vita quotidiana e sempre più legato al cjber.
Nulla è più come prima: l'idea del nuovo, gli incontri, la sindrome dell'abbandono, il lavoro e il dolore negli ultimi anni è per un percorso fisiologico, sono cambiati.
Ai giovani manca l'impegno visto in maniera generale e sono diventati più fragili a causa di un cambiamento della stessa " cultura ". L'incertezza e la paura del futuro riduce la voglia di vivere e aumenta l'adrenalina di condotte a rischio.
L'assenza di dialogo non dà spazio all'analisi della sofferenza sfociando nel binomio frustrante dell'aggressività.
L'aggregazione frustrante crea una dissociazione dal mondo reale , una sorta di fuga verso lo sminuire ogni comportamento inteso sempre a giustificare l'assenza di opportunità.
Naturale conseguenza sono i disturbi sessuali e alimentari associati al disturbo da tic. L'ansia diventa una difesa da una società sorda ai richiami del giovane in cui il nucleo familiare mostra i piedi di argilla.
In questo momento storico e' necessario fare scudo e restare drammaticamente ottimisti.