Il palazzo di via Alemanni sarà abbattuto
L'ultimo atto di una indegna vicenda
mercoledì 27 settembre 2017
12.07
Il palazzo di via Alemanni sarà abbattuto il 2 ottobre. È quanto si legge in una ordinanza del segretario generale relativa alla disciplina della circolazione in via Alemanni e vie limitrofe.
Dopo 11 anni dal drammatico crollo che, solo per una fortunata casualità non provocò vittime, la vita delle 9 famiglie che in esso risiedevano è sensibilmente cambiata.
Al danno di aver perso la casa si è aggiunta la beffa di una lunga procedura giudiziaria penale ed amministrativa. Il tribunale di Trani assolse costruttore, progettista e geometra che edificarono il palazzo nel 1972: non erano stati colpevoli di disastro colposo.
Intanto sul piano civile il braccio di ferro è stato lungo e faticoso per i condomini che hanno faticato a trovare un accordo sul destino di quel che rimane di quel palazzo.
Nel luglio scorso l'area circoscritta è stata ampliata a causa di alcuni segni di cedimento dello stabile. Per questo il sindaco emanò una ordinanza che impegnava i proprietari ad adottare accurate verifiche di stabilità e consistenza delle strutture murarie il tutto a tutela della pubblica incolumità. E la demolizione, infatti, avverrà per dar seguito a questa ordinanza.
Le fasi della demolizione del palazzo potrebbero durare un mese.
«La viabilità non viene completamente compromessa poiché la zona presenta adeguati percorsi alternativi sia per i veicoli che per i pedoni» si legge nell'ordinanza che spiega come «occorre garantire attraverso l'interdizione al transito la sicurezza non solo della circolazione stradale ma anche dei lavoratori del cantiere e dei mezzi d'opera».
Dopo 11 anni dal drammatico crollo che, solo per una fortunata casualità non provocò vittime, la vita delle 9 famiglie che in esso risiedevano è sensibilmente cambiata.
Al danno di aver perso la casa si è aggiunta la beffa di una lunga procedura giudiziaria penale ed amministrativa. Il tribunale di Trani assolse costruttore, progettista e geometra che edificarono il palazzo nel 1972: non erano stati colpevoli di disastro colposo.
Intanto sul piano civile il braccio di ferro è stato lungo e faticoso per i condomini che hanno faticato a trovare un accordo sul destino di quel che rimane di quel palazzo.
Nel luglio scorso l'area circoscritta è stata ampliata a causa di alcuni segni di cedimento dello stabile. Per questo il sindaco emanò una ordinanza che impegnava i proprietari ad adottare accurate verifiche di stabilità e consistenza delle strutture murarie il tutto a tutela della pubblica incolumità. E la demolizione, infatti, avverrà per dar seguito a questa ordinanza.
Le fasi della demolizione del palazzo potrebbero durare un mese.
«La viabilità non viene completamente compromessa poiché la zona presenta adeguati percorsi alternativi sia per i veicoli che per i pedoni» si legge nell'ordinanza che spiega come «occorre garantire attraverso l'interdizione al transito la sicurezza non solo della circolazione stradale ma anche dei lavoratori del cantiere e dei mezzi d'opera».