Il gelato biancorosso in attesa della sfida Cagliari-Bari
Un mastro gelatiere-tifoso esorcizza la sfida dei galletti contro gli isolani.
giovedì 8 giugno 2023
15.40
Domeniche pomeriggio incollati ad una radiolina, quando la squadra non si poteva vederla dal vivo.
La radiolina era il sottofondo anche delle gite e passeggiate domenicali
Questo e' stato l'inizio della mia passione per il calcio e per il mio Bari, ci racconta Antonio D'Onofrio, titolare di un noto bar cittadino da sempre seguace con un gruppo di amici "della Bari".
"Se non potevi andare allo stadio, per vedere i gol aspettavi con ansia 90esimo minuto, nelle trasmissioni sportive non c'era spazio per polemiche, i giornalisti che si collegavano dagli stadi commentavano in maniera sobria e non di parte, anche se era chiara la loro fede calcistica.
Il calcio lo giocavo e si giocava, ovunque.
Poi le mie prime partite quando si entrava molte ore prima del fischio d'inizio e la curva già cantava, quasi tutti fumavano, molti si portavano da bere, altri qualcosa che sostituisse il pranzo domenicale.
All'ingresso in campo dei 22 si alzava il bandierone copri-curva, si lanciavano coriandoli improvvisati facendo a pezzettini i fogli di giornale o il programma della domenica distribuito fuori lo stadio e che si era usato in precedenza per sedersi".
Un tifoso che vive queste ore della sfida con il Cagliari con l'ansia di una partita che vale una stagione, ma esorcizza la tensione con il gelato Biancorosso che offre a tutti i suoi clienti sperando porti fortuna alla sua amata squadra del cuore con la voglia di gridare al termine dei 180 minuti domenica sera Forza Bari siamo in A.
La radiolina era il sottofondo anche delle gite e passeggiate domenicali
Questo e' stato l'inizio della mia passione per il calcio e per il mio Bari, ci racconta Antonio D'Onofrio, titolare di un noto bar cittadino da sempre seguace con un gruppo di amici "della Bari".
"Se non potevi andare allo stadio, per vedere i gol aspettavi con ansia 90esimo minuto, nelle trasmissioni sportive non c'era spazio per polemiche, i giornalisti che si collegavano dagli stadi commentavano in maniera sobria e non di parte, anche se era chiara la loro fede calcistica.
Il calcio lo giocavo e si giocava, ovunque.
Poi le mie prime partite quando si entrava molte ore prima del fischio d'inizio e la curva già cantava, quasi tutti fumavano, molti si portavano da bere, altri qualcosa che sostituisse il pranzo domenicale.
All'ingresso in campo dei 22 si alzava il bandierone copri-curva, si lanciavano coriandoli improvvisati facendo a pezzettini i fogli di giornale o il programma della domenica distribuito fuori lo stadio e che si era usato in precedenza per sedersi".
Un tifoso che vive queste ore della sfida con il Cagliari con l'ansia di una partita che vale una stagione, ma esorcizza la tensione con il gelato Biancorosso che offre a tutti i suoi clienti sperando porti fortuna alla sua amata squadra del cuore con la voglia di gridare al termine dei 180 minuti domenica sera Forza Bari siamo in A.