Il Dolmen, uno dei simboli di Corato abbandonato all’incuria totale
Nonostante la volontà (sulla carta) di recuperare l’antica tomba, il Dolmen non è presente in nessuna delle attività del cartellone estivo coratino
giovedì 10 agosto 2023
2.49
Il Dolmen: per tutti "tomba megalitica preistorica a camera singola", per i coratini "simbolo della città, dimenticato, abbandonato e fuori da ogni progetto di recupero e valorizzazione".
L'antichissimo Dolmen dei Paladini dunque, risalente al XIV secolo a.C. e sito in contrada "Colonnella" a Corato, pur essendo una delle più antiche testimonianze di insediamenti nell'età del Bronzo, pare essere uscita dai radar di Amministrazione ed addetti ai lavori, sebbene da anni, i vari sindaci che si sono avvicendati sullo scranno di Palazzo di Città, abbiano sempre posto la riqualificazione e "bonifica" del Dolmen tra i punti della campagna elettorale.
Passeggiando nella zona del reperto, una cosa salta subito all'occhio: il cancello principale, che affaccia su Via Bisceglie, è chiuso con un lucchetto, vanificando il tentativo dei visitatori che magari, impostando su Google Maps la posizione del Dolmen, volessero guardarlo più da vicino. Aggirando il cancello, da una strada dissestata, è comunque possibile avvicinarsi al Dolmen, ma lo spettacolo, purtroppo, è indecoroso: le erbacce hanno ormai avvolto la struttura litica, facendo sparire completamente il sentiero d'ingresso. Non vi sono cartelli esplicativi, né cartelli che indichino nelle strade attigue la presenza di un sito di interesse storico. Anche l'anfiteatro creato nelle sue vicinanze, nato per organizzare eventi che dessero lustro al Dolmen, è completamente abbandonato e logoro dall'inutilizzo e dalla mancata manutenzione.
Uno spettacolo triste e desolante dunque, per chi ama la storia, per chi ama l'arte, per chi ama la nostra città. Corato, di per sé, ha un numero limitato di reperti storici e monumenti di interesse che valichino i confini cittadini. Se poi quei pochi sono anche, non si sa per quale assurdo motivo, abbandonati a loro stessi, lo scenario è ancora peggiore.
L'antichissimo Dolmen dei Paladini dunque, risalente al XIV secolo a.C. e sito in contrada "Colonnella" a Corato, pur essendo una delle più antiche testimonianze di insediamenti nell'età del Bronzo, pare essere uscita dai radar di Amministrazione ed addetti ai lavori, sebbene da anni, i vari sindaci che si sono avvicendati sullo scranno di Palazzo di Città, abbiano sempre posto la riqualificazione e "bonifica" del Dolmen tra i punti della campagna elettorale.
Passeggiando nella zona del reperto, una cosa salta subito all'occhio: il cancello principale, che affaccia su Via Bisceglie, è chiuso con un lucchetto, vanificando il tentativo dei visitatori che magari, impostando su Google Maps la posizione del Dolmen, volessero guardarlo più da vicino. Aggirando il cancello, da una strada dissestata, è comunque possibile avvicinarsi al Dolmen, ma lo spettacolo, purtroppo, è indecoroso: le erbacce hanno ormai avvolto la struttura litica, facendo sparire completamente il sentiero d'ingresso. Non vi sono cartelli esplicativi, né cartelli che indichino nelle strade attigue la presenza di un sito di interesse storico. Anche l'anfiteatro creato nelle sue vicinanze, nato per organizzare eventi che dessero lustro al Dolmen, è completamente abbandonato e logoro dall'inutilizzo e dalla mancata manutenzione.
Uno spettacolo triste e desolante dunque, per chi ama la storia, per chi ama l'arte, per chi ama la nostra città. Corato, di per sé, ha un numero limitato di reperti storici e monumenti di interesse che valichino i confini cittadini. Se poi quei pochi sono anche, non si sa per quale assurdo motivo, abbandonati a loro stessi, lo scenario è ancora peggiore.