Il Domenico Modugno di Santarella riscuote successo a Roma
Il giovane artista si racconta nel suo spettacolo “C’era una volta Mimì”
giovedì 16 novembre 2017
14.32
Un connubio di musica, coreografie e racconti che attraversa la storia di Domenico Modugno e analizza tutti i cambiamenti della musica, del linguaggio e della tradizione italiana dagli anni 40 ai giorni d'oggi.
Così descrive il giovane artista coratino Domenico Santarella, dopo l'esordio del suo spettacolo che ha portato in scena sabato 11 novembre al Teatro Petrolini di Roma.
Il viaggio parte dalle sue prime canzoni in dialetto salentino e siciliano ispirate alla sua amata e mai dimenticata Puglia, che parlano del mare, del sole, di pescatori, di minatori di cicorie, di tamburelli, di gatti neri, di grilli innamorati, di svegliette, di donne dai capelli ricci, di pesci spada, per poi passare alle canzoni in napoletano divenute parte della quotidianità di tutti i tempi come "Tu si na cosa grande , "Resta cu me", "Io mammeta e tu", "O ccafè", ''Lazzarella'', fino ad arrivare ai grandi successi mondiali in lingua italiana come "Vecchio Frack", "Meraviglioso", "Piove, "La lontananza" ,''Nel blu dipinto di Blu''.
Ogni singola parola dello spettacolo è tratta da testi di Domenico Modugno, dalle parole rilasciate durante le sue interviste e da reali fatti di cronaca.
Una fusione di poesia, musica e danze.
Scritto, diretto ed interpretato da Domenico Santarella, con le coreografie a cura di Cora Gasparotti, lo spettacolo calcherà le scene di molti teatri in giro per l'Italia nelle prossime settimane.
Così descrive il giovane artista coratino Domenico Santarella, dopo l'esordio del suo spettacolo che ha portato in scena sabato 11 novembre al Teatro Petrolini di Roma.
Il viaggio parte dalle sue prime canzoni in dialetto salentino e siciliano ispirate alla sua amata e mai dimenticata Puglia, che parlano del mare, del sole, di pescatori, di minatori di cicorie, di tamburelli, di gatti neri, di grilli innamorati, di svegliette, di donne dai capelli ricci, di pesci spada, per poi passare alle canzoni in napoletano divenute parte della quotidianità di tutti i tempi come "Tu si na cosa grande , "Resta cu me", "Io mammeta e tu", "O ccafè", ''Lazzarella'', fino ad arrivare ai grandi successi mondiali in lingua italiana come "Vecchio Frack", "Meraviglioso", "Piove, "La lontananza" ,''Nel blu dipinto di Blu''.
Ogni singola parola dello spettacolo è tratta da testi di Domenico Modugno, dalle parole rilasciate durante le sue interviste e da reali fatti di cronaca.
Una fusione di poesia, musica e danze.
Scritto, diretto ed interpretato da Domenico Santarella, con le coreografie a cura di Cora Gasparotti, lo spettacolo calcherà le scene di molti teatri in giro per l'Italia nelle prossime settimane.