Il Cantiere: «Incendio dinanzi casa di Mazzone è apertamente dimostrativo, ritorsivo ed intimidatorio»

Il movimento politico scrive a Prefetto e Questore

sabato 1 aprile 2017 16.28
Dopo l'incendio appiccato ieri dinanzi l'abitazione della consigliera Valeria Mazzone, nel rione Belvedere, il movimento politico Un Cantiere in Comune ha depositato formale denuncia presso il Prefetto ed il Questore affinché le Forze dell'Ordine possano mettere in campo tutti gli sforzi per individuare i responsabili del grave atto e garantire la sicurezza della consigliera e dei suoi familiari.

Secondo il Cantiere, infatti, l'incendio non sarebbe stato la conseguenza di una bravata o un semplice atto di inciviltà. Chi ha appiccato quel fuoco aveva intenti più gravi: «L'episodio ha un carattere certamente non occasionale ma apertamente dimostrativo, ritorsivo ed intimidatorio, in quanto è stato compiuto in pieno giorno e con scelta del luogo assolutamente non casuale (esattamente in corrispondenza ed a brevissima distanza rispetto all'abitazione della consigliera Mazzone, in piena strada carrabile, ed a mezzo di un rifiuto ingombrante)» si legge nell'esposto.

Quanto accaduto, dunque, sarebbe diretta conseguenza delle denunce fatte dalla consigliera Mazzone «pubblicamente e nelle sedi istituzionali, e nondimeno interpellando direttamente rappresentanti istituzionali ed il dirigente della locale azienda preposta al servizio di raccolta rifiuti, che nel quartiere Belvedere in Corato si verificavano sistematicamente smaltimenti illeciti di rifiuti, con accatastamenti in aree pubbliche; da ultimo tali rifiuti sono stati anche oggetto di incendio»

«Si precisa inoltre che il quartiere Belvedere è notoriamente un quartiere ad alto rischio di devianza della città di Corato, con diffusa presenza di situazioni di profondo disagio socio-economico. Il contesto - non solo di quartiere, ma anche cittadino - nel quale si inscrive il predetto episodio è connotato da crescenti fenomeni di vandalismo, inciviltà e criminalità, verosimilmente accentuati dall'ampliarsi delle aree del disagio e dall'acuirsi di fenomeni di disoccupazione ed alienazione sociale, anche e soprattutto giovanile. 'assenza di adeguati e costanti presidi territoriali evidentemente potrebbe aver anche suscitato, negli ignoti autori del gesto, una sensazione di pacifica impunità, e la certezza di poter confidare sulla complicità omertosa di altri abitanti della zona (sulla strada in cui è stato dato fuoco al materasso si affacciano numerose abitazioni, sicché la probabilità di essere visti, a quell'ora in particolare, doveva essere ben chiara agli autori, e tuttavia tale rischio non ha esercitato alcun effetto deterrente) » si legge nella denuncia con la quale si invitano le forze dell'ordine a «monitorare e presidiare la zona indicata - quartiere Belvedere - al fine di prevenire ed ove occorra reprimere ogni condotta illecita a rilevarsi»