Il baule della Solidarietà

L’iniziativa dei sacerdoti don Peppino e don Vincenzo  e dei volontari della parrocchia.

martedì 26 dicembre 2023 6.30
A cura di Carlo Sacco
Non una capanna , ma un baule. Ma lo scopo e il motto sono i medesimi «Se non ne hai bisogno, lascialo. Se ne hai bisogno, prendilo». L'idea viene da lontano: il Wall of kidness nato in Iran, a Mashhad dove un movimento di solidarietà appendeva abiti sui muri per soccorrere i senzatetto per aiutarli a superare il rigido inverno.
Il progetto, conosciuto anche con il suo nome iraniano, Deewar e Mehrbani, da allora si è diffuso in varie parti del mondo, con varie declinazioni: c'è chi mette a disposizione generi alimentari, c'è chi utilizza una panchina o un tavolino.
Alla parrocchia Incoronata hanno pensato ad un baule.
L'iniziativa è partita dai sacerdoti don Peppino e don Vincenzo e dai volontari della parrocchia.
Il senso dell'iniziativa è il medesimo di tante iniziative simili: "io lascio qui qualcosa per chi ne ha bisogno. Se qualcun altro non ha problemi, può provare a fare lo stesso".
Quel baule aperto, collocato accanto al presepe, resterà per tutto il tempo natalizio è come una mano che si apre verso i poveri che soffrono.
Un messaggio eloquente: Il baule della carità, progetto "condividiamo". Se hai bisogno prendi, se hai in più dona