I.I.S.S. "Oriani-Tandoi", gli studenti incontrano il procuratore di Trani Renato Nitti
Interventi di grande valore educativo anche di Filograno, dirigente di Polizia, e Claudia Leo, referente di Libera
giovedì 30 novembre 2023
8.13
Incontro di forte impatto emotivo e grande valore didattico, questa mattina, per gli studenti dell'I.I.S.S. "Oriani-Tandoi", dal titolo "Criminalità organizzata: strategie di intervento a contrasto". Presso l'Agorà Tarantini del Liceo classico, gli allievi delle classi terze dell'I.P.C "L. Tandoi" e del Liceo delle Scienze Umane "Alfredo Oriani" sono stati letteralmente conquistati dall'intervento di Renato Nitti, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
Dopo il saluto del Dirigente Scolastico, il prof. Francesco Catalano, che ha ringraziato i docenti referenti del curricolo di Educazione Civica, proff. Giuseppe Scardigno e Silvia Di Bisceglie, con la collaborazione della prof.ssa Daniela Gataleta, e le istituzioni presenti, proprio il professor Scardigno, funzione strumentale della Legalità, ha sottolineato come "i ragazzi siano le sentinelle della legalità contro tutti coloro che si frappongono fra noi e il rispetto delle leggi". "La lotta alla criminalità organizzata deve riguardare tutti e per questo dobbiamo difendere tutti coloro che si battono quotidianamente per contrastare il crimine. Questo cambiamento culturale può avvenire solo a scuola, che rappresenta il terreno fertile per una assunzione di consapevolezza del nostro ruolo. Se saremo tutti uniti potremo diventare noi la ragnatela del bene", ha osservato con saggezza il docente.
Il magistrato, interagendo efficacemente con l'ufficiale della Guardia di Finanza e regista e attore Ernesto Marletta, attraverso un dialogo drammatizzato ha ricostruito un interrogatorio fra un pubblico ministero ed uno spacciatore che ha deciso di pentirsi. Tramite le dichiarazioni di quest'ultimo, è stato possibile cogliere tutte le dinamiche mafiose che si creano all'interno di un clan, stigmatizzando la forza prevaricante della criminalità organizzata, che si nutre della paura e dell'omertà altrui. Spiazzante il racconto delle modalità di spaccio, capillare e spesso sottovalutato, all'interno delle scuole.
A tal proposito, il sindaco Corrado De Benedittis ha fatto notare come "acquistare sostanze stupefacenti significhi finanziare la criminalità, perciò dobbiamo cambiare quello stile di vita che ci porta ad una complicità involontaria. La rottura della legalità è la rottura delle relazioni umane".
Il commissario capo della Polizia coratina, Francesco Filograno, ha messo in guardia i minori, poiché pure loro, nonostante diverso sia il grado di imputabilità, potrebbero incappare nella rete della giustizia, "per questo motivo la legalità riguarda tutti ed è proprio in questi anni che dovete fare una scelta fra il bene e il male".
Infine, la dr.ssa Claudia Leo, referente locale di Libera, ha illustrato tutta l'attività del sodalizio fondato da don Luigi Ciotti, ed ha ricordato i nomi di donne che hanno perso per mano della malavita più efferata, proponendo un doloroso paragone per violenza e sopraffazione fra gli omicidi mafiosi e i femminicidi.
Dopo il saluto del Dirigente Scolastico, il prof. Francesco Catalano, che ha ringraziato i docenti referenti del curricolo di Educazione Civica, proff. Giuseppe Scardigno e Silvia Di Bisceglie, con la collaborazione della prof.ssa Daniela Gataleta, e le istituzioni presenti, proprio il professor Scardigno, funzione strumentale della Legalità, ha sottolineato come "i ragazzi siano le sentinelle della legalità contro tutti coloro che si frappongono fra noi e il rispetto delle leggi". "La lotta alla criminalità organizzata deve riguardare tutti e per questo dobbiamo difendere tutti coloro che si battono quotidianamente per contrastare il crimine. Questo cambiamento culturale può avvenire solo a scuola, che rappresenta il terreno fertile per una assunzione di consapevolezza del nostro ruolo. Se saremo tutti uniti potremo diventare noi la ragnatela del bene", ha osservato con saggezza il docente.
Il magistrato, interagendo efficacemente con l'ufficiale della Guardia di Finanza e regista e attore Ernesto Marletta, attraverso un dialogo drammatizzato ha ricostruito un interrogatorio fra un pubblico ministero ed uno spacciatore che ha deciso di pentirsi. Tramite le dichiarazioni di quest'ultimo, è stato possibile cogliere tutte le dinamiche mafiose che si creano all'interno di un clan, stigmatizzando la forza prevaricante della criminalità organizzata, che si nutre della paura e dell'omertà altrui. Spiazzante il racconto delle modalità di spaccio, capillare e spesso sottovalutato, all'interno delle scuole.
A tal proposito, il sindaco Corrado De Benedittis ha fatto notare come "acquistare sostanze stupefacenti significhi finanziare la criminalità, perciò dobbiamo cambiare quello stile di vita che ci porta ad una complicità involontaria. La rottura della legalità è la rottura delle relazioni umane".
Il commissario capo della Polizia coratina, Francesco Filograno, ha messo in guardia i minori, poiché pure loro, nonostante diverso sia il grado di imputabilità, potrebbero incappare nella rete della giustizia, "per questo motivo la legalità riguarda tutti ed è proprio in questi anni che dovete fare una scelta fra il bene e il male".
Infine, la dr.ssa Claudia Leo, referente locale di Libera, ha illustrato tutta l'attività del sodalizio fondato da don Luigi Ciotti, ed ha ricordato i nomi di donne che hanno perso per mano della malavita più efferata, proponendo un doloroso paragone per violenza e sopraffazione fra gli omicidi mafiosi e i femminicidi.