Granoro: «Il silenzio istituzionale può mettere a rischio la salute della comunità»

I titolari del pastificio preoccupati per i propri dipendenti scrivono al commissario prefettizio

mercoledì 25 marzo 2020 15.39
La preoccupazione per i propri dipendenti e le mancate informazioni istituzionali hanno portato anche il Pastificio Granoro a chiedere contezza della situazione tramite una lettera inviata all'attenzione del commissario Straordinario Dott.ssa Paola Bianca Maria Schettini e alla Dott.ssa Maria lurilli da parte di Marina Mastromauro, Amministratore delegato dell'azienda coratina.

«Apprendiamo con preoccupazione dalla stampa locale notizie di un altro coratino positivo al COVID 19 e di personale in servizio al nosocomio cittadino posto in quarantena dopo aver eseguito il tampone. Perché? Cosa è accaduto? Il tutto è avvenuto secondo il protocollo dettato nei casi di sospetto Covid? Al momento le Istituzioni locali tacciono.

Non confermano e non smentiscono la notizia. Non riusciamo a reperire dati ufficiali e quindi inconfutabili, non sappiamo se qualcuno è al lavoro per ricostruire un'eventuale catena epidemiologica.

Ciò che sappiamo è che siamo un'industria alimentare ubicata a Corato, che produciamo un bene di prima necessità quale è la pasta e che, nonostante le difficoltà del momento, stiamo davvero facendo grandi sforzi per garantire la produzione e lavorare "in sicurezza" recependo tutti i provvedimenti tecnici ed organizzativi previsti dall'accordo tra Governo e parti sociali del 18/03/2020.

Temiamo che questo silenzio istituzionale possa portare fuori controllo l'emergenza COVID in territorio coratino e mettere a rischio la salute non solo dei nostri dipendenti, ma della comunità tutta.

Chiediamo perentoriamente al Commissario Prefettizio, Dott.ssa Schettini ed alle Autorità Sanitarie locali di comunicarci se le notizie diffuse a mezzo stampa hanno fondamento ed in tal caso chiediamo conferma che tutti i protocolli in vigore atti ad evitare il propagarsi del contagio siano stati adottati correttamente».