Granoro: «Danneggiati da continui sbalzi elettrici»

L'azienda lamenta i ripetuti sbalzi di energia

giovedì 29 giugno 2023 7.27
Una situazione che da diversi anni causa il fermo improvviso di tutte le
linee di produzione dell’azienda con ingenti perdite economiche. L’Azienda:
«Con questi disservizi è complicato lavorare e produrre».

13 ripetuti sbalzi nei flussi di energia elettrica alimentante le linee
produttive, solo negli ultimi due mesi del 2023, per un danno economico che
supera i 100.000 euro solo nel 2023 ad oggi.

Sono i numeri e le difficoltà che il pastificio Granoro, realtà industriale
tra le più importanti in Puglia e in Italia nella produzione di pasta secca,
contesta da alcuni anni al proprio gestore di energia elettrica, Enel S.p.A.

Disservizi che da lungo tempo causano ogni volta il fermo improvviso di
tutte le linee di produzione dell’azienda, lo scarto di ingenti quantitativi
di pasta e materie prime, la necessità di ripulire tutti gli impianti e di
riavviarli, ritardi nei tempi e programmi produttivi e di consegna ai
clienti, e molto altro ancora.

Nonostante diversi e numerosi incontri e sopralluoghi da parte dei tecnici
Enel e rassicuranti raccomandazioni per massima attenzione e considerazione
per il futuro, Granoro registra ancora ripetuti sbalzi nei flussi di energia
elettrica alimentante le proprie linee produttive, con ingenti danni
economici.

«Sappiamo che problematiche simili sono avvertite da molte altre aziende
ubicate a Corato – spiega l’Ing. R. Leo di Granoro – che è uno dei più
importanti poli agroalimentari d’Italia. I responsabili territoriali Enel
parlano di sbalzi termici derivati dalle condizioni meteo, con conseguenti
buchi di tensione.



In sintesi, la vicenda nodale si pone sempre nei seguenti termini: Enel
asserisce trattarsi di fenomeni di “buchi di tensione” il cui numero e
intensità rientrano negli standard tecnico-normativi che non consentono
attribuzioni di alcuna responsabilità in capo ad Enel. Il Pastificio, da
sempre, sostiene che la concentrazione di tali fenomeni particolarmente in
concomitanza con fenomeni atmosferici avversi dimostra che la connessione
non è assolutamente casuale ma ben potrebbe dipendere da inefficienze
manutentive.



E’ difficile però accettare – conclude l’azienda - che le condizioni meteo
in corso da noi, non certo estreme come quelle ben note in altre zone
d’Italia, siano tali da creare le disfunzioni sopra accennate. Auspichiamo
che questa incresciosa situazione possa essere risolta definitivamente
affinchè la nostra azienda non sia costretta a perdere ulteriori risorse
economiche e opportunità».