Granoro aderisce al Comitato per l’Unità della Repubblica
Il comunicato stampa diffuso dai vertici del pastificio di Corato
martedì 28 gennaio 2020
Attraverso una nota diffusa agli organi di stampa il pastificio Granoro assume una netta posizione in merito all'autononia regionale differenziata esprimendo il suo deciso "No" al disegno di legge in esame in Parlamento.
La Puglia è la Regione in cui Granoro è nata e si è sviluppata. Non può non essere forte il nostro sentimento di appartenenza a un Sud che troppo spesso è trascurato. Siamo contrari a qualsiasi legge che apra la strada all'Autonomia Regionale Differenziata. Crediamo che questo disegno di legge sia un provvedimento che aumenterà ulteriormente il divario tra le regioni, penalizzando quelle meridionali, accentuando le discrepanze di trattamento già esistenti nell'assistenza e cura in ambito sanitario, formativo, scolastico, culturale in senso ampio, nell'ambito degli investimenti in edilizia scolastica, in infrastrutture come le strade e le ferrovie.
Il principio di perequazione che i padri costituenti hanno posto a fondamento della Costituzione Italiana, la NOSTRA, che risponde allo scopo e al principio di ELIMINARE o sanare eventuali svantaggi di alcuni, persone o territori, a scapito di altri distribuendo EQUAMENTE, ricchezze e opportunità, con la proposta dell'Autonomia Regionale Differenziata viene ANNULLATO.
Chi nascerà nel SUD ITALIA, solo per un accidente di luogo, sarà penalizzato, perché non avrà in quegli ambiti sopra elencati le stesse opportunità, diritti, servizi, dei suoi coetanei più fortunati, nati nelle regioni settentrionali, indipendentemente da meriti o capacità.
Quale equità, giustizia, civiltà può mai essere contenuto in un simile disegno di legge? Il nostro dissenso è totale.
La Puglia è la Regione in cui Granoro è nata e si è sviluppata. Non può non essere forte il nostro sentimento di appartenenza a un Sud che troppo spesso è trascurato. Siamo contrari a qualsiasi legge che apra la strada all'Autonomia Regionale Differenziata. Crediamo che questo disegno di legge sia un provvedimento che aumenterà ulteriormente il divario tra le regioni, penalizzando quelle meridionali, accentuando le discrepanze di trattamento già esistenti nell'assistenza e cura in ambito sanitario, formativo, scolastico, culturale in senso ampio, nell'ambito degli investimenti in edilizia scolastica, in infrastrutture come le strade e le ferrovie.
Il principio di perequazione che i padri costituenti hanno posto a fondamento della Costituzione Italiana, la NOSTRA, che risponde allo scopo e al principio di ELIMINARE o sanare eventuali svantaggi di alcuni, persone o territori, a scapito di altri distribuendo EQUAMENTE, ricchezze e opportunità, con la proposta dell'Autonomia Regionale Differenziata viene ANNULLATO.
Chi nascerà nel SUD ITALIA, solo per un accidente di luogo, sarà penalizzato, perché non avrà in quegli ambiti sopra elencati le stesse opportunità, diritti, servizi, dei suoi coetanei più fortunati, nati nelle regioni settentrionali, indipendentemente da meriti o capacità.
Quale equità, giustizia, civiltà può mai essere contenuto in un simile disegno di legge? Il nostro dissenso è totale.