Giunta incompleta da tre mesi. E se le delibere fossero impugnabili?
Il dubbio fu sollevato già nel 2015 in consiglio comunale dall'allora consigliere Renato Bucci
mercoledì 15 dicembre 2021
12.27
Dallo scorso 30 settembre la giunta comunale di Corato è priva di un assessore, a seguito delle dimissioni accettate dal sindaco De Benedittis della già assessora Federica Buonsante. Una assenza che crea uno "squilibrio numerico" di genere all'interno dell'esecutivo, in contrasto con la Legge Delrio che prescrive un preciso rapporto numerico tra assessori di sesso maschile e assessori di sesso femminile.
Gli atti adottati da una giunta non perfettamente in sintonia con i dettami della legge Delrio potrebbero essere impugnati?
Esiste un precedente. Nel marzo del 2015, durante l'amministrazione guidata dal sindaco Massimo Mazzilli, l'allora assessore Lorena Mangione fu rimossa dall'incarico lasciando vacante il suo posto in giunta.
Due mesi dopo, nel giugno, nove consiglieri di opposizione (tra cui anche l'attuale consigliere comunale Vito Bovino e la presidente del consiglio comunale Valeria Mazzone), inviarono comunicazione al Prefetto di Bari, alla commissione pari opportunità della Regione Puglia e al dipartimento pari opportunità presso la presidenza del consiglio dei Ministri nella quale diffidavano l'allora sindaco a procedere alla nomina del nuovo assessore.
Del fatto fu anche informato il consiglio comunale. Come riportano le cronache del tempo, fu un intervento dell'allora consigliere comunale Renato Bucci a sollevare la questione. «L'assenza di un altro assessore donna rende illegittima la Giunta e l'attività da essa svolta» disse Bucci in quella circostanza in cui fece, tra l'altro sapere,: «ci sarebbe voluto un ricorso al Tar per invalidare tutte le delibere fatte fin ora ma non avevamo la possibilità economica di sopportare le spese necessarie».
Bucci, che espresse «sconcerto» per la questione, stigmatizzò «la violazione del principio di proporzionale rappresentanza di genere da parte della più alta autorità cittadina. Avrebbe dovuto essere interprete degli approdi più avanzati di un lungo percorso di civiltà e adeguamento degli istituti di rappresentanza secondo il principio della pari opportunità».
Poco dopo l'allora sindaco Massimo Mazzilli procedette alla nomina di un nuovo assessore di genere femminile, riportando equilibrio nella composizione della giunta.
Presto ciò potrebbe accadere anche per l'attuale amministrazione, chiamata a ripristinare l'equilibrio di genere in seno all'esecutivo, così come la Legge Delrio prevedere e così come l'ex consigliere Bucci faceva notare.
Gli atti adottati da una giunta non perfettamente in sintonia con i dettami della legge Delrio potrebbero essere impugnati?
Esiste un precedente. Nel marzo del 2015, durante l'amministrazione guidata dal sindaco Massimo Mazzilli, l'allora assessore Lorena Mangione fu rimossa dall'incarico lasciando vacante il suo posto in giunta.
Due mesi dopo, nel giugno, nove consiglieri di opposizione (tra cui anche l'attuale consigliere comunale Vito Bovino e la presidente del consiglio comunale Valeria Mazzone), inviarono comunicazione al Prefetto di Bari, alla commissione pari opportunità della Regione Puglia e al dipartimento pari opportunità presso la presidenza del consiglio dei Ministri nella quale diffidavano l'allora sindaco a procedere alla nomina del nuovo assessore.
Del fatto fu anche informato il consiglio comunale. Come riportano le cronache del tempo, fu un intervento dell'allora consigliere comunale Renato Bucci a sollevare la questione. «L'assenza di un altro assessore donna rende illegittima la Giunta e l'attività da essa svolta» disse Bucci in quella circostanza in cui fece, tra l'altro sapere,: «ci sarebbe voluto un ricorso al Tar per invalidare tutte le delibere fatte fin ora ma non avevamo la possibilità economica di sopportare le spese necessarie».
Bucci, che espresse «sconcerto» per la questione, stigmatizzò «la violazione del principio di proporzionale rappresentanza di genere da parte della più alta autorità cittadina. Avrebbe dovuto essere interprete degli approdi più avanzati di un lungo percorso di civiltà e adeguamento degli istituti di rappresentanza secondo il principio della pari opportunità».
Poco dopo l'allora sindaco Massimo Mazzilli procedette alla nomina di un nuovo assessore di genere femminile, riportando equilibrio nella composizione della giunta.
Presto ciò potrebbe accadere anche per l'attuale amministrazione, chiamata a ripristinare l'equilibrio di genere in seno all'esecutivo, così come la Legge Delrio prevedere e così come l'ex consigliere Bucci faceva notare.