Giovedì a Corato “Il Centogiro”, 99 storie sul Giro d’Italia
Il libro, edito da Ediciclo, sarà presentato presso il circolo dell’Arci La Locomotiva dall’autore coratino Leonardo Piccione
martedì 9 maggio 2017
10.43
I corridori sono ancora lontani dalla penisola, c'è l'Etna, ci sono Scilla e Cariddi prima di approdare ai piedi dell'Aspromonte, ma la passione per il Giro 100 ha ormai tinto rosa tutta l'Italia, mai come in quest'occasione interessata nella sua totalità dalla corsa a tappe più affascinante al mondo. Il Giro d'Italia farà tappa in Puglia questa settimana (arrivo ad Alberobello venerdì 12 e Molfetta-Peschici sabato 13) e sfiorerà, senza lambirla, la città di Corato. In quella che è stata per un ventennio la capitale mondiale del ciclismo dilettantistico, terra fertile per i primi trionfali sprint di Mario Cipollini, non arriveranno i ciclisti (per quanto altro ancora?) ma il Giro, in qualche modo, una sosta la farà.
Giovedì sera, infatti, in un happy hour letterario di anteprima delle tappe pugliesi presso il circolo Arci La Locomotiva in piazza Savoia (ore 20:00) sarà presentato il volume "Il Centogiro 99 storie (piu una) dal Giro d'Italia" edito da Ediciclo e scritto, a più mani, dagli eclettici giornalisti e velo-appassionati, (non sarebbe meglio ciclo-filologi?), di Bidon, Ciclismo allo stato liquido.
99 storie, più una, per raccontare cos'è il Giro d'Italia, da leggersi tutte d'un fiato. Anzi, visto che siamo a maggio, 236 pagine da mandare giù una dopo l'altra come le ciliegie. Un'occasione più unica che rara per tutti gli amanti del settore (e non solo), preludio perfetto alla visita della centesima Corsa Rosa in terra pugliese. 99 storie che con Corato hanno un legame speciale, perché alla base dell'idea, nel gruppo creativo, c'è un concittadino, Leonardo Piccione.
La genesi di Centogiro (che sta seguendo passo passo la Corsa Rosa, con 12 presentazioni in calendario in tutta Italia) è tutta sui generis, un po' come quella di Bidon. Anzi, come gli stessi autori definiscono la propria avventura, "bizzarra". L'idea – come racconterà Leonardo Piccione al giornalista Roberto Ferrante, moderatore della serata - è di estrarre una storia particolare per ciascuno dei 99 anni del Giro, ma, per carità, in chiave assolutamente anti-nostalgica. Non un almanacco (per quello ci pensa Gazzetta), bensì un tentativo di fare letteratura partendo dal mezzo di trasporto più bello che ci sia: la bicicletta.
La magia del Centogiro, come si potrà scoprire giovedì sera (ingresso libero) non si esaurisce con il volume. C'è il magazine online (blog e pagina facebook) di Bidon, ciclismo allo stato liquido. Ovvero un radicale stravolgimento della prospettiva sulle corse ciclistiche contemporanee (solo professionistiche, per carità!), la fusione in un grande crogiolo di agonismo, storie, aneddoti, colori e paesaggi col calore della passione a pedali. Dopo aver letto un articolo di Bidon la percezione del ciclismo non è più la stessa. Provare per credere.
"Qual e il modo migliore per raccontare la storia di 99 Giri?
Con 99 brevi articoli. Questo e un buon modo"
Giovedì sera, infatti, in un happy hour letterario di anteprima delle tappe pugliesi presso il circolo Arci La Locomotiva in piazza Savoia (ore 20:00) sarà presentato il volume "Il Centogiro 99 storie (piu una) dal Giro d'Italia" edito da Ediciclo e scritto, a più mani, dagli eclettici giornalisti e velo-appassionati, (non sarebbe meglio ciclo-filologi?), di Bidon, Ciclismo allo stato liquido.
99 storie, più una, per raccontare cos'è il Giro d'Italia, da leggersi tutte d'un fiato. Anzi, visto che siamo a maggio, 236 pagine da mandare giù una dopo l'altra come le ciliegie. Un'occasione più unica che rara per tutti gli amanti del settore (e non solo), preludio perfetto alla visita della centesima Corsa Rosa in terra pugliese. 99 storie che con Corato hanno un legame speciale, perché alla base dell'idea, nel gruppo creativo, c'è un concittadino, Leonardo Piccione.
La genesi di Centogiro (che sta seguendo passo passo la Corsa Rosa, con 12 presentazioni in calendario in tutta Italia) è tutta sui generis, un po' come quella di Bidon. Anzi, come gli stessi autori definiscono la propria avventura, "bizzarra". L'idea – come racconterà Leonardo Piccione al giornalista Roberto Ferrante, moderatore della serata - è di estrarre una storia particolare per ciascuno dei 99 anni del Giro, ma, per carità, in chiave assolutamente anti-nostalgica. Non un almanacco (per quello ci pensa Gazzetta), bensì un tentativo di fare letteratura partendo dal mezzo di trasporto più bello che ci sia: la bicicletta.
La magia del Centogiro, come si potrà scoprire giovedì sera (ingresso libero) non si esaurisce con il volume. C'è il magazine online (blog e pagina facebook) di Bidon, ciclismo allo stato liquido. Ovvero un radicale stravolgimento della prospettiva sulle corse ciclistiche contemporanee (solo professionistiche, per carità!), la fusione in un grande crogiolo di agonismo, storie, aneddoti, colori e paesaggi col calore della passione a pedali. Dopo aver letto un articolo di Bidon la percezione del ciclismo non è più la stessa. Provare per credere.
"Qual e il modo migliore per raccontare la storia di 99 Giri?
Con 99 brevi articoli. Questo e un buon modo"