Giovani democratici: «Biblioteca, sede provvisoria o definitiva?»
Protesta contro «l'incuria politica e amministrativa. Il Comune chiarisca se è in grado di far ripartire il servizio»
lunedì 21 novembre 2022
17.04
«Nonostante siano passati due anni dalla chiusura per manutenzione denunciamo l'impossibilità di usufruire dell'unica biblioteca presente sul territorio coratino». È quanto sostenuto, in una nota, dal circolo dei Giovani democratici di Corato, in riferimento alla situazione del luogo di cultura, ricordando come in un comunicato stampa fosse stato annunciato un trasferimento provvisorio della sede negli spazi della biblioteca interna del museo.
«Ravvisando riduzioni o defezioni del personale adibito all'apertura e alla tutela della biblioteca, manifestiamo contro l'incuria politica e amministrativa con la quale le istituzioni competenti affrontano il tema del diritto allo studio» hanno sottolineato i giovani dem. «Nell'assenza di altri spazi dove poter studiare, e dopo aver chiuso il Laboratorio Urbano Open Space che forniva questo genere di servizi, ci mobilitiamo per richiedere la possibilità di poter tornare ad utilizzare la biblioteca, che per le studentesse e gli studenti di questa città rappresenta uno spazio fondamentale di crescita, istruzione ed aggregazione» hanno aggiunto.
«Se il Comune non è in grado e non ha le risorse adatte a far ripartire il servizio, si rende necessario un chiarimento da parte degli addetti ai lavori. Si dovrebbe disporre di tutti i mezzi per garantire il diritto allo studio degli studenti e delle studentesse di Corato in spazi comunali ma non si spiega perché ciò non sia mai stato all'ordine del giorno tra le opere pubbliche finora realizzate.
Se ci sta a cuore l'uguaglianza nelle opportunità, non possiamo dimenticarlo: finché nella maggior parte delle comunità esisterà una biblioteca dotata di personale formato e aggiornato, l'accesso individuale alla nostra cultura condivisa non sarà determinata da quanto denaro si ha in tasca» hanno concluso i Giovani democratici.
«Ravvisando riduzioni o defezioni del personale adibito all'apertura e alla tutela della biblioteca, manifestiamo contro l'incuria politica e amministrativa con la quale le istituzioni competenti affrontano il tema del diritto allo studio» hanno sottolineato i giovani dem. «Nell'assenza di altri spazi dove poter studiare, e dopo aver chiuso il Laboratorio Urbano Open Space che forniva questo genere di servizi, ci mobilitiamo per richiedere la possibilità di poter tornare ad utilizzare la biblioteca, che per le studentesse e gli studenti di questa città rappresenta uno spazio fondamentale di crescita, istruzione ed aggregazione» hanno aggiunto.
«Se il Comune non è in grado e non ha le risorse adatte a far ripartire il servizio, si rende necessario un chiarimento da parte degli addetti ai lavori. Si dovrebbe disporre di tutti i mezzi per garantire il diritto allo studio degli studenti e delle studentesse di Corato in spazi comunali ma non si spiega perché ciò non sia mai stato all'ordine del giorno tra le opere pubbliche finora realizzate.
Se ci sta a cuore l'uguaglianza nelle opportunità, non possiamo dimenticarlo: finché nella maggior parte delle comunità esisterà una biblioteca dotata di personale formato e aggiornato, l'accesso individuale alla nostra cultura condivisa non sarà determinata da quanto denaro si ha in tasca» hanno concluso i Giovani democratici.