Giornata della Memoria, il messaggio del Sindaco De Benedittis
La guerra in Ucraina, si legge, conferma come il potenziale di morte e autodistruzione, scatenato nel corso del Novecento, sia ancora forte e tutt'altro che disinnescato
venerdì 27 gennaio 2023
11.11
La guerra, in corso, in Ucraina, conferma come il potenziale di morte e autodistruzione, scatenato dagli Stati europei, nel corso del Novecento, sia ancora forte e tutt'altro che disinnescato.
Avevano ragione intellettuali e testimoni come Primo Levi, ad ammonire le presenti e future generazioni, dal non dimenticare il "male assoluto" verificatosi durante il secolo scorso, perché il virus dell'antiumanesimo è sempre vivo e alberga dentro di noi.
I nostri padri e le nostre madri, che patirono il Secondo conflitto mondiale, ci insegnarono che l'unica opzione possibile, di fronte alle controversie, interne e internazionali, è la Pace. Lo scrissero anche nella Costituzione.
La guerra, in Europa, porta ad Auschwitz, cioè all'industria della distruzione di corpi umani viventi, su scala globale.
Questa attuale corsa agli armamenti, da parte degli Stati europei, non può continuare a riscontrare l'indifferenza e la rassegnazione delle opinioni pubbliche, come se un destino tragico fosse ineluttabile.
Si può e si deve fermare la guerra!
Il senso di questa grande Memoria collettiva, che passa anche attraverso l'odierna Giornata, è tutto qui.
Il senso stesso dei Testimoni dello sterminio, del loro girare, in questi decenni, con grande sacrificio, fisico e mentale, attraverso le nostre città, può trovare la sua pienezza, solo se, oggi, le nostre Istituzioni, le nostre Città, le nostre scuole, le nostre università, le nostre fabbriche, i nostri sindacati, i nostri e le nostre giovani sapranno delegittimare e ripudiare la guerra.
Dal Palazzo di Città, 27 gennaio 2023
Avevano ragione intellettuali e testimoni come Primo Levi, ad ammonire le presenti e future generazioni, dal non dimenticare il "male assoluto" verificatosi durante il secolo scorso, perché il virus dell'antiumanesimo è sempre vivo e alberga dentro di noi.
I nostri padri e le nostre madri, che patirono il Secondo conflitto mondiale, ci insegnarono che l'unica opzione possibile, di fronte alle controversie, interne e internazionali, è la Pace. Lo scrissero anche nella Costituzione.
La guerra, in Europa, porta ad Auschwitz, cioè all'industria della distruzione di corpi umani viventi, su scala globale.
Questa attuale corsa agli armamenti, da parte degli Stati europei, non può continuare a riscontrare l'indifferenza e la rassegnazione delle opinioni pubbliche, come se un destino tragico fosse ineluttabile.
Si può e si deve fermare la guerra!
Il senso di questa grande Memoria collettiva, che passa anche attraverso l'odierna Giornata, è tutto qui.
Il senso stesso dei Testimoni dello sterminio, del loro girare, in questi decenni, con grande sacrificio, fisico e mentale, attraverso le nostre città, può trovare la sua pienezza, solo se, oggi, le nostre Istituzioni, le nostre Città, le nostre scuole, le nostre università, le nostre fabbriche, i nostri sindacati, i nostri e le nostre giovani sapranno delegittimare e ripudiare la guerra.
Dal Palazzo di Città, 27 gennaio 2023