Gero Giardina presenta "Sbirri" il suo primo romanzo giallo

L'incontro con l'autore avverrà stasera alle 19.30 presso "Agorà 2.0"

sabato 28 ottobre 2017 15.07
A cura di Aldo Diaferia
Stasera alle ore 19,30 presso la sede dell'Associazione "AGORA' 2.0" in Via San Benedetto, ci sarà l'incontro con l'autore Gero Giardina che presenterà il suo primo romanzo giallo dal titolo "Sbirri".

Durante l'incontro moderato da Giuseppe Di Bisceglie giornalista e direttore di Coratoviva, si toccheranno le tematiche a cui Giardina ha voluto dare risalto nelle pagine di "Sbirri" in cui il lettore immergendosi nei panni di un poliziotto, riesce a toccare con mano le difficoltà, le sensazioni e i disagi che questa figura è portata a vivere per via del ruolo che ricopre.

"Amico mio! Noi siamo un impasto di santi e di peccatori e siamo creature senza nome. Siamo servi di uno stato infame. Siamo sbirri, Alfre'! E non ruffiani!", così si legge nel libro che precisamente tratta storie di criminalità comune a Bari e malavita organizzata dalla Sicilia a Milano, fino ad arrivare in Svizzera.

Al centro delle vicende la professionalità e l'ironia sprezzante del commissario Alfredo Burgio, spalleggiato da Cosimo Gelfusa e Vito Caputo, ispettori tanto bravi quanto comici nei modi e nel linguaggio.

Sullo sfondo le famiglie dei protagonisti, costrette a sopportare con pazienza i disagi della loro vita da poliziotti.

Graffiante è la critica ai personaggi di potere, pronti ad affidare ai sottoposti il lavoro sporco, per poi prendersi tutto il merito in caso di successo o scaricare le colpe su di loro quando le cose vanno male. Far rispettare la legge e proteggere i deboli e gli onesti, anche a costo di subire ingiustizie: è questo il destino di un vero sbirro!

Ogni riferimento a persone o a fatti è frutto della fantasia dell'autore.