Forza Italia: il capogruppo Caputo sospeso per un anno dal partito
Il verdetto del collegio nazionale dei probi viri
mercoledì 1 marzo 2017
17.38
Un anno di sospensione dal partito: è la sanzione comminata dal collegio nazionale dei Probi Viri del partito di Forza Italia al capogruppo in consiglio comunale Franco Caputo, da tempo in rotta con i vertici locali e regionali del partito.
A darne notizia è la segreteria cittadina di Forza Italia.
A seguito di un decreto di espulsione assunto dai probi viri regionali del partito, Caputo aveva impugnato la decisione dinanzi al collegio nazionale che ha accolto parzialmente le sue motivazioni riducendo la sanzione ad un solo anno di espulsione.
Agli occhi del collegio, la condotta di Caputo nei confronti dei vertici del partito è risultata "molto grave": il non aver seguito la linea di opposizione all'attuale amministrazione indicata dai vertici e non aver accolto nel gruppo consiliare il collega Pino Roselli sono stati atteggiamenti che hanno determinato la sanzione.
Il verdetto è stato accolto con favore dal commissario cittadino Giancarlo Ungaro che parla di «giustizia».
«A segnare l'epilogo di quella che sembrava ai più, (non certo a noi, sempre più convinti delle nostre ragioni), una infinita storia politica, con protagonista il Signor Franco Caputo, capogruppo in Consiglio Comunale di se stesso che si ostina a fregiarsi del nome e del simbolo di un Partito, da quale è stato estromesso, ci ha pensato niente meno che il Collegio Nazionale dei Probiviri di Forza Italia, al quale lo stesso Caputo aveva fatto ricorso dopo il decreto di espulsione emanato dallo stesso organo Regionale, convinto di ricevere grazia…ma invece ha avuto giustizia!» scrive Ungaro
«Ebbene, il Collegio Nazionale, non reputando necessarie ulteriori istruttorie, dal momento che i fatti risultano supportati da documenti e dunque risultano essere inequivocabili, respinge ciascuno dei motivi di appello del Caputo, riconoscendo come "molto grave" la condotta del suddetto, tale da giustificare l'espulsione irrogata dai Giudici di primo grado, per aver tenuto un comportamento contrastante con le direttive degli Organi di Forza Italia, nelle persone dei Dirigenti Regionali, On. Vitali e la Prof.ssa De Donato e del Commissario Cittadino Ungaro, sia per quanto concerne la vicenda di Roselli, sia per quanto concerne le indicazioni ricevute in ordine alla posizione che il Partito avrebbe dovuto assumere in Consiglio Comunale» si legge nella nota del partito.
E in conclusione: «Cita la sentenza Nazionale, emessa in data 20 febbraio 2017 e, già trasmessa gli uffici comunali per gli adempimenti successivi: "All'incolpato, può essere solo riconosciuta una passione politica e un impegno nel Partito, che però consentono soltanto di ridurre la sanzione alla sospensione di 12 mesi, con la speranza che possa consentirgli di mutare le modalità con cui si rapporta al Partito ed ai suo Dirigenti". Giustizia e dignità all'Intero Partito di Forza Italia, in tutte le sue componenti, cittadine, provinciali, regionali, è stata resa».
La sentenza del collegio dei probi viri è stata consegnata nelle mani del presidente del Consiglio comunale per l'adempimento di eventuali atti conseguenti.
A darne notizia è la segreteria cittadina di Forza Italia.
A seguito di un decreto di espulsione assunto dai probi viri regionali del partito, Caputo aveva impugnato la decisione dinanzi al collegio nazionale che ha accolto parzialmente le sue motivazioni riducendo la sanzione ad un solo anno di espulsione.
Agli occhi del collegio, la condotta di Caputo nei confronti dei vertici del partito è risultata "molto grave": il non aver seguito la linea di opposizione all'attuale amministrazione indicata dai vertici e non aver accolto nel gruppo consiliare il collega Pino Roselli sono stati atteggiamenti che hanno determinato la sanzione.
Il verdetto è stato accolto con favore dal commissario cittadino Giancarlo Ungaro che parla di «giustizia».
«A segnare l'epilogo di quella che sembrava ai più, (non certo a noi, sempre più convinti delle nostre ragioni), una infinita storia politica, con protagonista il Signor Franco Caputo, capogruppo in Consiglio Comunale di se stesso che si ostina a fregiarsi del nome e del simbolo di un Partito, da quale è stato estromesso, ci ha pensato niente meno che il Collegio Nazionale dei Probiviri di Forza Italia, al quale lo stesso Caputo aveva fatto ricorso dopo il decreto di espulsione emanato dallo stesso organo Regionale, convinto di ricevere grazia…ma invece ha avuto giustizia!» scrive Ungaro
«Ebbene, il Collegio Nazionale, non reputando necessarie ulteriori istruttorie, dal momento che i fatti risultano supportati da documenti e dunque risultano essere inequivocabili, respinge ciascuno dei motivi di appello del Caputo, riconoscendo come "molto grave" la condotta del suddetto, tale da giustificare l'espulsione irrogata dai Giudici di primo grado, per aver tenuto un comportamento contrastante con le direttive degli Organi di Forza Italia, nelle persone dei Dirigenti Regionali, On. Vitali e la Prof.ssa De Donato e del Commissario Cittadino Ungaro, sia per quanto concerne la vicenda di Roselli, sia per quanto concerne le indicazioni ricevute in ordine alla posizione che il Partito avrebbe dovuto assumere in Consiglio Comunale» si legge nella nota del partito.
E in conclusione: «Cita la sentenza Nazionale, emessa in data 20 febbraio 2017 e, già trasmessa gli uffici comunali per gli adempimenti successivi: "All'incolpato, può essere solo riconosciuta una passione politica e un impegno nel Partito, che però consentono soltanto di ridurre la sanzione alla sospensione di 12 mesi, con la speranza che possa consentirgli di mutare le modalità con cui si rapporta al Partito ed ai suo Dirigenti". Giustizia e dignità all'Intero Partito di Forza Italia, in tutte le sue componenti, cittadine, provinciali, regionali, è stata resa».
La sentenza del collegio dei probi viri è stata consegnata nelle mani del presidente del Consiglio comunale per l'adempimento di eventuali atti conseguenti.