Forza Italia e Area Popolare contro Ignazio Salerno: «Abbia la decenza di rimettere il suo mandato»
Le due sigle politiche stigmatizzano l'operato del presidente del consiglio comunale
giovedì 12 gennaio 2017
20.46
La figura del presidente del consiglio comunale Ignazio Salerno è ora al centro di un acceso dibattito politico che coinvolge anche le sigle di Forza Italia ed Area Popolare.
La causa della dura posizione dei due partiti politici, che arrivano a chiedere le dimissioni di Salerno da presidente della massima assise cittadina, è da individuarsi nell'atteggiamento avuto nel corso dell'ultimo consiglio comunale ed in particolare durante lo scontro che ha visto protagonisti l'assessore Perrone ed il consigliere comunale del Partito Democratico Vito Bovino.
«Lunedi 9 gennaio, durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale, abbiamo assistito ad un ennesimo triste episodio a danno del Consigliere del PD Vito Bovino, a cui va la nostra solidarietà per il sopruso subito. In questa occasione si è avuta la prova definitiva (se mai ve ne fosse stato ancora bisogno) di quanto il Presidente del Consiglio, non intervenuto a difendere un Consigliere da un oltraggio, così come già avvenuto in tante altre occasioni, dimostri ancora una volta di essere fazioso e inabile ai compiti che gli spettano, e al ruolo istituzionale che ricopre, ruolo che, come ben sappiamo, richiede obiettività, conoscenza, e in particolar modo coscienza (in tutti i sensi possibili)» si legge nel comunicato stampa congiunto a firma dei coordinamenti cittadini di Forza Italia ed Area Popolare.
Nel loro scritto, i due partiti politici richiamano anche l'ultima posizione assunta (e poi ritrattata) dal Movimento Schittulli nei confronti del presidente dell'assemblea.
«Per la verità, il "Nostro" sin dall'inizio ha convinto poco…ricorderemo tutti quanto successo durante la seduta in cui è avvenuta la sua nomina: un nome, il Suo, che sarebbe dovuto passare a larghissima maggioranza durante la prima seduta, ed invece ha provocato una vera e propria crisi istituzionale minando sul nascere l'Amministrazione Mazzilli; da allora, i Consiglieri di minoranza hanno espresso più di una volta delle accuse sull'operato del Presidente, fino ad arrivare recentemente a recepire anche il disappunto al riguardo del Movimento Schittulli, indispensabile per la "vita" della Maggioranza» si legge nella nota.
E continuano: «Dunque Il Salerno, forte di questo "successo" e di quanto successo, ha continuato nella sua politica di attenzione delle istanze poste dalle minoranze: il menefreghismo , Dopo due anni e mezzo di governo, abbiamo tracce della sua presenza solo in alcune foto, in cui accompagna il Sindaco all'inaugurazione di eventi pubblici ( e ancor di più alle conventions nazionali e non, del suo movimento politico)».
E, per concludere, la richiesta di dimissioni: «Alla luce dell' estrema scarsità dei risultati del suo operato e soprattutto in virtù dell'estrema parzialità mostrata sino ad oggi, auspichiamo che abbia la decenza di rimettere il suo mandato, favorendo così un maggior e proficuo dialogo tra le forze politiche presenti in pubblica assise, dialogo oggi impossibile, a causa della sua totale cecità istituzionale».
La causa della dura posizione dei due partiti politici, che arrivano a chiedere le dimissioni di Salerno da presidente della massima assise cittadina, è da individuarsi nell'atteggiamento avuto nel corso dell'ultimo consiglio comunale ed in particolare durante lo scontro che ha visto protagonisti l'assessore Perrone ed il consigliere comunale del Partito Democratico Vito Bovino.
«Lunedi 9 gennaio, durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale, abbiamo assistito ad un ennesimo triste episodio a danno del Consigliere del PD Vito Bovino, a cui va la nostra solidarietà per il sopruso subito. In questa occasione si è avuta la prova definitiva (se mai ve ne fosse stato ancora bisogno) di quanto il Presidente del Consiglio, non intervenuto a difendere un Consigliere da un oltraggio, così come già avvenuto in tante altre occasioni, dimostri ancora una volta di essere fazioso e inabile ai compiti che gli spettano, e al ruolo istituzionale che ricopre, ruolo che, come ben sappiamo, richiede obiettività, conoscenza, e in particolar modo coscienza (in tutti i sensi possibili)» si legge nel comunicato stampa congiunto a firma dei coordinamenti cittadini di Forza Italia ed Area Popolare.
Nel loro scritto, i due partiti politici richiamano anche l'ultima posizione assunta (e poi ritrattata) dal Movimento Schittulli nei confronti del presidente dell'assemblea.
«Per la verità, il "Nostro" sin dall'inizio ha convinto poco…ricorderemo tutti quanto successo durante la seduta in cui è avvenuta la sua nomina: un nome, il Suo, che sarebbe dovuto passare a larghissima maggioranza durante la prima seduta, ed invece ha provocato una vera e propria crisi istituzionale minando sul nascere l'Amministrazione Mazzilli; da allora, i Consiglieri di minoranza hanno espresso più di una volta delle accuse sull'operato del Presidente, fino ad arrivare recentemente a recepire anche il disappunto al riguardo del Movimento Schittulli, indispensabile per la "vita" della Maggioranza» si legge nella nota.
E continuano: «Dunque Il Salerno, forte di questo "successo" e di quanto successo, ha continuato nella sua politica di attenzione delle istanze poste dalle minoranze: il menefreghismo , Dopo due anni e mezzo di governo, abbiamo tracce della sua presenza solo in alcune foto, in cui accompagna il Sindaco all'inaugurazione di eventi pubblici ( e ancor di più alle conventions nazionali e non, del suo movimento politico)».
E, per concludere, la richiesta di dimissioni: «Alla luce dell' estrema scarsità dei risultati del suo operato e soprattutto in virtù dell'estrema parzialità mostrata sino ad oggi, auspichiamo che abbia la decenza di rimettere il suo mandato, favorendo così un maggior e proficuo dialogo tra le forze politiche presenti in pubblica assise, dialogo oggi impossibile, a causa della sua totale cecità istituzionale».