Forza Italia contro il sindaco: "Incapacità di amministrare non coinvolga i cittadini"
Il duro affondo nella nota diffusa dal partito
martedì 19 ottobre 2021
Una delle tematiche di assoluta attualità riguardante la vita cittadina è certamente la questione sicurezza. Partendo da questo argomento anche il partito di Forza Italia coglie l'occasione per un duro affondo nei confronti del primo cittadino con la nota che di seguito pubblichiamo integralmente.
Signor Sindaco, ad un anno dal suo insediamento, ottenuto dopo una campagna elettorale in cui ha vantato le Sue capacità e le Sue conoscenze amministrative "alternative" e "trasparenti", indispensabili per una città di 50.000 abitanti, ancora oggi, ci ritroviamo a dover rincorrere chimere, fantomatici "complotti" o peggio invasioni di fauna marina, (piovre) utili e romanzate ad arte, solo per distogliere l'attenzione dai problemi concreti.
Lei, comunicando solo dal suo profilo Facebook, canale usato e preferito in sostituzione a quello istituzionale ovvero l'albo Pretorio, quest'ultimo, unico mezzo, telematico, previsto per legge insieme alle classiche affissioni murali, tempestivamente ci informa, con tanto di selfies dimostrativi ed autocelebrativi, di aver intrapreso o di intraprendere azioni amministrative atte alla risoluzioni di problematiche "ataviche" che risultano spesso di ordinaria amministrazione, o di incontri avvenuti con "Alte Istituzioni" a cui pone problematiche di interesse cittadino.
Tralasciando il resoconto di un anno amministrativo, a nostro dire, superficiale, deludente, basato solo sulla visibilità individuale, Sua e dei singoli componenti della Sua Giunta, resoconto ben noto ai cittadini attenti, molti dei quali, facenti parte della schiera dei "delusi" nonché più volte analizzato nei dettagli dalle altre forze di opposizione, ci duole sottolineare gli aspetti di una tematica, ultimamente affrontata da Lei, sul tema della sicurezza della nostra Corato.
Lei, in più momenti ha fatto appello ed ha incontrato, come è giusto che sia, le istituzioni della città Metropolitana, Regionali e del Governo Centrale, riportando, de visu, le sue preoccupazioni sul dilagare della microcriminalità o di altre forme delinquenziali presenti in città.
Contemporaneamente ne ha comunicato l'esito alla cittadinanza, sempre coi mezzi sopra descritti, escludendo di fatto tutte quelle persone, "poco social" o semplicemente poco inclini ad essi.
Lei scrive, in un post del 21 settembre u.s.: "Una lunga giornata. Andata e ritorno da Roma. Incontro al Viminale con il sottosegretario al Ministero dell'Interno On. Ivan Scalfarotto. Abbiamo discusso, per un'ora, di Corato: sicurezza, spaccio, rischio criminalità… "
In un altro più recente scrive: "Corato ha bisogno di risposte forti e permanenti, a fronte dei gravi e crescenti episodi criminali, che da tempo, turbano la quiete e sicurezza pubblica. A più riprese, ho scritto al Prefetto di Bari, per evidenziare la grave carenza di organico delle Forze dell'ordine, in particolare del Commissariato di Polizia… …A fronte di due mie missive, datate 20 settembre e 11 ottobre 2021, il Prefetto ha risposto positivamente alla mia richiesta di riunire il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato per lo scorso 14 ottobre, ma rinviato, su mia istanza, per impegni istituzionali inderogabili…"
Sempre nello stesso post fa appello ad una coscienza pubblica nel modo seguente: "È giunto il momento di una manifestazione di piazza, che faccia sentire agli Enti preposti l'ansia e il disagio della città, a cui in qualità di Sindaco di Corato intendo dare voce, così come sto facendo, dal primo giorno del mio insediamento. C'è una questione legalità, che si articola su molti piani, che la politica ha il dovere di sollevare con forza."
Sindaco, ci chiediamo, quali risposte si aspettava dal Sottosegretario Scalfarotto che non ha le deleghe specifiche alla sicurezza bensì altre rivolte fondamentalmente all'Amministrazione Generale degli Enti Locali?
Lei, di fatto, ha chiesto al "casaro" la giusta temperatura per cuocere il "pane".
Non le sembra di aver sbagliato interlocutore o forse lo scopo era solo quello di ottenere visibilità da un incontro nel Ministero, il tutto peraltro a spese dei contribuenti, essendosi recato con mezzi e personale del comune?
Quando il Prefetto di Bari, a Suo dire, finalmente è pronto per convocare e riunire il Comitato per l'ordine e la sicurezza, quali impegni istituzionali imminenti e predominanti rispetto a tale urgenza gravavano sulle sue spalle, fatti salvi i selfie d'ordinanza? Non poteva farsi sostituire da un suo delegato?
Infine, lei invita i suoi concittadini ad una "manifestazione di piazza, che faccia sentire agli Enti preposti l'ansia e il disagio della città"…
Al danno ci aggiunge la beffa!
Indire una manifestazione, con il rischio di infiltrazioni di male intenzionati come quelle registrate in altre città, a suo parere, a cosa servirebbe?
Sarebbe utile ad evidenziare il silenzio o l'indifferenza di Enti e Personalità politiche preposte a questo, o forse a celare la scarsa considerazione del Sindaco e del territorio interessato che comunque, insieme ai partiti della Sua maggioranza hanno contribuito alla loro elezione di dette personalità politiche oggi silenti?
Non crede che, a volte, bisognerebbe essere impopolari, emanando ordinanze ad acta come è in suo potere?
Non sarebbe il caso di "battere i pugni" nelle giuste sedi per far sentire l'autorità di un Sindaco che rappresenta la seconda città della provincia di Bari, economicamente parlando?
Per concludere e per curare meglio l'organizzazione ha pensato all'uso di torce durante la manifestazione, così ogni partecipante potrà sceglierne l'uso più appropriato ovvero se coreografico, propedeutico all'illuminazione del corteo o utile ad atti incendiari?
Cerchiamo di essere seri, la sua incapacità di amministrare non deve coinvolgere i cittadini…
Signor Sindaco, ad un anno dal suo insediamento, ottenuto dopo una campagna elettorale in cui ha vantato le Sue capacità e le Sue conoscenze amministrative "alternative" e "trasparenti", indispensabili per una città di 50.000 abitanti, ancora oggi, ci ritroviamo a dover rincorrere chimere, fantomatici "complotti" o peggio invasioni di fauna marina, (piovre) utili e romanzate ad arte, solo per distogliere l'attenzione dai problemi concreti.
Lei, comunicando solo dal suo profilo Facebook, canale usato e preferito in sostituzione a quello istituzionale ovvero l'albo Pretorio, quest'ultimo, unico mezzo, telematico, previsto per legge insieme alle classiche affissioni murali, tempestivamente ci informa, con tanto di selfies dimostrativi ed autocelebrativi, di aver intrapreso o di intraprendere azioni amministrative atte alla risoluzioni di problematiche "ataviche" che risultano spesso di ordinaria amministrazione, o di incontri avvenuti con "Alte Istituzioni" a cui pone problematiche di interesse cittadino.
Tralasciando il resoconto di un anno amministrativo, a nostro dire, superficiale, deludente, basato solo sulla visibilità individuale, Sua e dei singoli componenti della Sua Giunta, resoconto ben noto ai cittadini attenti, molti dei quali, facenti parte della schiera dei "delusi" nonché più volte analizzato nei dettagli dalle altre forze di opposizione, ci duole sottolineare gli aspetti di una tematica, ultimamente affrontata da Lei, sul tema della sicurezza della nostra Corato.
Lei, in più momenti ha fatto appello ed ha incontrato, come è giusto che sia, le istituzioni della città Metropolitana, Regionali e del Governo Centrale, riportando, de visu, le sue preoccupazioni sul dilagare della microcriminalità o di altre forme delinquenziali presenti in città.
Contemporaneamente ne ha comunicato l'esito alla cittadinanza, sempre coi mezzi sopra descritti, escludendo di fatto tutte quelle persone, "poco social" o semplicemente poco inclini ad essi.
Lei scrive, in un post del 21 settembre u.s.: "Una lunga giornata. Andata e ritorno da Roma. Incontro al Viminale con il sottosegretario al Ministero dell'Interno On. Ivan Scalfarotto. Abbiamo discusso, per un'ora, di Corato: sicurezza, spaccio, rischio criminalità… "
In un altro più recente scrive: "Corato ha bisogno di risposte forti e permanenti, a fronte dei gravi e crescenti episodi criminali, che da tempo, turbano la quiete e sicurezza pubblica. A più riprese, ho scritto al Prefetto di Bari, per evidenziare la grave carenza di organico delle Forze dell'ordine, in particolare del Commissariato di Polizia… …A fronte di due mie missive, datate 20 settembre e 11 ottobre 2021, il Prefetto ha risposto positivamente alla mia richiesta di riunire il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato per lo scorso 14 ottobre, ma rinviato, su mia istanza, per impegni istituzionali inderogabili…"
Sempre nello stesso post fa appello ad una coscienza pubblica nel modo seguente: "È giunto il momento di una manifestazione di piazza, che faccia sentire agli Enti preposti l'ansia e il disagio della città, a cui in qualità di Sindaco di Corato intendo dare voce, così come sto facendo, dal primo giorno del mio insediamento. C'è una questione legalità, che si articola su molti piani, che la politica ha il dovere di sollevare con forza."
Sindaco, ci chiediamo, quali risposte si aspettava dal Sottosegretario Scalfarotto che non ha le deleghe specifiche alla sicurezza bensì altre rivolte fondamentalmente all'Amministrazione Generale degli Enti Locali?
Lei, di fatto, ha chiesto al "casaro" la giusta temperatura per cuocere il "pane".
Non le sembra di aver sbagliato interlocutore o forse lo scopo era solo quello di ottenere visibilità da un incontro nel Ministero, il tutto peraltro a spese dei contribuenti, essendosi recato con mezzi e personale del comune?
Quando il Prefetto di Bari, a Suo dire, finalmente è pronto per convocare e riunire il Comitato per l'ordine e la sicurezza, quali impegni istituzionali imminenti e predominanti rispetto a tale urgenza gravavano sulle sue spalle, fatti salvi i selfie d'ordinanza? Non poteva farsi sostituire da un suo delegato?
Infine, lei invita i suoi concittadini ad una "manifestazione di piazza, che faccia sentire agli Enti preposti l'ansia e il disagio della città"…
Al danno ci aggiunge la beffa!
Indire una manifestazione, con il rischio di infiltrazioni di male intenzionati come quelle registrate in altre città, a suo parere, a cosa servirebbe?
Sarebbe utile ad evidenziare il silenzio o l'indifferenza di Enti e Personalità politiche preposte a questo, o forse a celare la scarsa considerazione del Sindaco e del territorio interessato che comunque, insieme ai partiti della Sua maggioranza hanno contribuito alla loro elezione di dette personalità politiche oggi silenti?
Non crede che, a volte, bisognerebbe essere impopolari, emanando ordinanze ad acta come è in suo potere?
Non sarebbe il caso di "battere i pugni" nelle giuste sedi per far sentire l'autorità di un Sindaco che rappresenta la seconda città della provincia di Bari, economicamente parlando?
Per concludere e per curare meglio l'organizzazione ha pensato all'uso di torce durante la manifestazione, così ogni partecipante potrà sceglierne l'uso più appropriato ovvero se coreografico, propedeutico all'illuminazione del corteo o utile ad atti incendiari?
Cerchiamo di essere seri, la sua incapacità di amministrare non deve coinvolgere i cittadini…