Ferrotramviaria: «Siamo sotto attacco di una banda specializzata»
L'appello del direttore generale Ing. Massimo Nitti
mercoledì 22 febbraio 2017
15.29
«Siamo sotto attacco, è questa la parola giusta». Così il direttore generale di Ferrotramviaria, l'ing. Massimo Nitti, ha risposto ai cronisti nel corso della conferenza stampa indetta a mezzogiorno di oggi per spiegare i continui disagi per i viaggiatori legati al furto o al danneggiamento dei cavi di alimentazione della linea ferroviaria.
L'ultimo si è verificato questa notte: la banda ha agito in cinque punti diversi, strategici, paralizzando la circolazione ferroviaria.
Per il direttore generale di Ferrotramviaria non c'è dubbio che ad agire sia una «banda specializzata».
«Non ci era mai successo di ricevere danni di linee aeree alimentate. Siamo in presenza di gente che sa quello che fa, pur correndo rischi enormi».
«Stanotte non sono riusciti a portare via il rame, ma il risultato per noi è devastante, perchè ci costringono a sostituire 1800 metri di linea. Questo, in termini di risorse e tempi per il ripristino è devastante. Noi cerchiamo di fare il possibile, ma è di tutta evidenza che sostituire il treno con l'autobus è difficile. Noi contiamo sull'appoggio delle istituzioni. La polfer e l'assessore ai trasporti stanno facendo il possibile per cercare di risolvere il problema, cercando di capire dove finisce questo materiale» ha continuato Nitti.
Gli operai sono ancora al lavoro per il ripristino della situazione che, molto probabilmente, tornerà alla normalità solo domani mattina.
L'ultimo si è verificato questa notte: la banda ha agito in cinque punti diversi, strategici, paralizzando la circolazione ferroviaria.
Per il direttore generale di Ferrotramviaria non c'è dubbio che ad agire sia una «banda specializzata».
«Non ci era mai successo di ricevere danni di linee aeree alimentate. Siamo in presenza di gente che sa quello che fa, pur correndo rischi enormi».
«Stanotte non sono riusciti a portare via il rame, ma il risultato per noi è devastante, perchè ci costringono a sostituire 1800 metri di linea. Questo, in termini di risorse e tempi per il ripristino è devastante. Noi cerchiamo di fare il possibile, ma è di tutta evidenza che sostituire il treno con l'autobus è difficile. Noi contiamo sull'appoggio delle istituzioni. La polfer e l'assessore ai trasporti stanno facendo il possibile per cercare di risolvere il problema, cercando di capire dove finisce questo materiale» ha continuato Nitti.
Gli operai sono ancora al lavoro per il ripristino della situazione che, molto probabilmente, tornerà alla normalità solo domani mattina.