Ferrotramviaria, Legambiente: "Servono certezze sulla riapertura della tratta Corato-Andria"
I dati del report Pendolaria 2022 tracciano anche un quadro della situazione ferroviaria nel nostro territorio
venerdì 11 febbraio 2022
La Puglia conta un totale di 1.542 km di rete ferroviaria di cui 929km a binario doppio e 613km a binario semplice (il 39,7%). Sono invece 881 i km elettrificati e 661km non elettrificati (il 42,8%). Sui sistemi di sicurezza sono 598,2 i km con sistema SCMT e 235,1 con sistema SSC.
Questa l'istantanea, in merito alla nostra regione, scattata dal Rapporto Pendolaria 2022 di Legambiente, presentato a Bari lo scorso 8 febbraio. In tale occasione, Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia, ha puntato l'attenzione sulla linea ferroviaria di Ferrotramviaria ed in particolare sui lavori in corso sulla tratta Corato-Andria: "La Puglia deve fare passi coraggiosi per trasformare radicalmente la mobilità nella regione, ma soprattutto risolvere criticità che da troppi anni hanno in ostaggio i pendolari e cittadini, come la lentezza dei lavori della tratta Corato-Andria, che risulta ancora chiusa dopo 5 anni e mezzo dal tragico incidente del 12 luglio 2016 che causò 23 morti, e ad oggi non si conosce ancora bene il cronoprogramma di fine lavori".
La tratta Corato-Andria risulta, infatti, ancora chiusa. "Importanti passi avanti sono stati fatti, visto soprattutto il raddoppio dei binari, concluso ad ottobre 2021, e l'attivazione dell'alta tensione su tutta la nuova tratta, a novembre. Ora però, - sottolinea - è il momento di avere certezze sulla data di riapertura da parte di Ferrotramviaria, vista l'importanza strategica di questa linea, che permetterebbe a migliaia di pendolari di tornare ad utilizzare il treno. Lo scorso 28 ottobre, Ferrotramviaria ha firmato un contratto di acquisto con Alstom per la fornitura di 5 nuovi elettrotreni Pop, destinati proprio alla Bari-Barletta, che saranno consegnati solo a partire da fine ottobre del 2022".
"Il PNRR – ha aggiunto Ruggero Ronzulli – rappresenta la grande novità del 2021 con risorse senza precedenti per gli interventi sulla rete ferroviaria. Potrà segnare un cambiamento positivo se ora andranno avanti scelte coerenti per cambiare la mobilità al 2030 e ridurre le emissioni di CO2, come deciso dall'UE per fermare i cambiamenti climatici.
La missione 3 "Infrastrutture per una mobilità sostenibile", prevede 26 miliardi di euro per il trasporto ferroviario, con interventi da realizzare entro il 2026. Per la Puglia possiamo trovare ben 70,77 milioni a Ferrovie Appulo Lucane (di cui 12 milioni per il prolungamento della Bari-Matera verso l'Ospedale Santa Maria delle Grazie) e 58,45 milioni per Ferrotramviaria (tra cui 45 milioni per il raddoppio della tratta Andria Barletta e 12 milioni per il rinnovo del binario esistente della Corato-Andria).
Si aggiungono 382 milioni di euro, già finanziati da tempo ma ora inseriti all'interno del PNRR, riguardano le tre direttrici principali delle Ferrovie del Sud Est: il potenziamento della Bari-Taranto (per 86,5 milioni), il completamento dell'attrezzaggio Scmt/Ertms su tutta la rete (per 130,8 milioni) e la realizzazione di hub intermodali e la riqualificazione di 20 stazioni, per un valore di 165 milioni di euro.
La Puglia stanzia per il servizio 50,47 milioni di euro e per il materiale rotabile 19,09 milioni di euro, ovvero il 0,50 del bilancio regionale. Emblematico è che tra Napoli e Bari non esistano, ancora, treni diretti. Altro caso è quello tra due capoluoghi pugliesi, Taranto e Lecce dove viaggia solo un Intercity Notte diretto, mentre sono tre i collegamenti tra regionali al giorno, dove serve un cambio.
La Puglia conta un'età media di 18,5 anni (15,6 età media nazionale. 19,2 età media sud italia) per il parco treni con un numero totale di 158 treni. Il 43,7% dei treni ha più di 15 anni. In Puglia l'obiettivo è rendere i 1.500 km di ferrovia pugliese un'infrastruttura completamente interconnessa, sicura e dotata di tecnologie di controllo che consentano ai treni di viaggiare indifferentemente su tutte le linee ferroviarie, anche se gestite da compagnie diverse.
Entro il 2023 si punta al rinnovo della flotta dei treni regionali con circa 70 nuovi treni, per un investimento complessivo di 300 milioni di euro a valere sulle risorse europee, regionali e dello Stato, integrato dal cofinanziamento di 100 milioni di euro a carico delle società di trasporto.
Con Trenitalia è stato preso l'impegno di un integrale rinnovo della flotta con l'acquisto di 46 nuovi treni circolanti sulle linee Foggia-Bari-Lecce, Bari-Taranto e Taranto-Brindisi, con investimenti propri di Trenitalia per 226,7 milioni di euro, a cui si aggiungono 123,5 milioni di investimenti regionali. Complessivamente, la Regione ha investito 135,5 milioni di euro per l'acquisto di nuovi treni da assegnare alle altre compagnie ferroviarie: Ferrovie Appulo Lucane 8 treni; Ferrovie del Sud Est 11 treni; Ferrotramviaria 5 treni; Ferrovie del Gargano un treno.
Questa l'istantanea, in merito alla nostra regione, scattata dal Rapporto Pendolaria 2022 di Legambiente, presentato a Bari lo scorso 8 febbraio. In tale occasione, Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia, ha puntato l'attenzione sulla linea ferroviaria di Ferrotramviaria ed in particolare sui lavori in corso sulla tratta Corato-Andria: "La Puglia deve fare passi coraggiosi per trasformare radicalmente la mobilità nella regione, ma soprattutto risolvere criticità che da troppi anni hanno in ostaggio i pendolari e cittadini, come la lentezza dei lavori della tratta Corato-Andria, che risulta ancora chiusa dopo 5 anni e mezzo dal tragico incidente del 12 luglio 2016 che causò 23 morti, e ad oggi non si conosce ancora bene il cronoprogramma di fine lavori".
La tratta Corato-Andria risulta, infatti, ancora chiusa. "Importanti passi avanti sono stati fatti, visto soprattutto il raddoppio dei binari, concluso ad ottobre 2021, e l'attivazione dell'alta tensione su tutta la nuova tratta, a novembre. Ora però, - sottolinea - è il momento di avere certezze sulla data di riapertura da parte di Ferrotramviaria, vista l'importanza strategica di questa linea, che permetterebbe a migliaia di pendolari di tornare ad utilizzare il treno. Lo scorso 28 ottobre, Ferrotramviaria ha firmato un contratto di acquisto con Alstom per la fornitura di 5 nuovi elettrotreni Pop, destinati proprio alla Bari-Barletta, che saranno consegnati solo a partire da fine ottobre del 2022".
"Il PNRR – ha aggiunto Ruggero Ronzulli – rappresenta la grande novità del 2021 con risorse senza precedenti per gli interventi sulla rete ferroviaria. Potrà segnare un cambiamento positivo se ora andranno avanti scelte coerenti per cambiare la mobilità al 2030 e ridurre le emissioni di CO2, come deciso dall'UE per fermare i cambiamenti climatici.
La missione 3 "Infrastrutture per una mobilità sostenibile", prevede 26 miliardi di euro per il trasporto ferroviario, con interventi da realizzare entro il 2026. Per la Puglia possiamo trovare ben 70,77 milioni a Ferrovie Appulo Lucane (di cui 12 milioni per il prolungamento della Bari-Matera verso l'Ospedale Santa Maria delle Grazie) e 58,45 milioni per Ferrotramviaria (tra cui 45 milioni per il raddoppio della tratta Andria Barletta e 12 milioni per il rinnovo del binario esistente della Corato-Andria).
Si aggiungono 382 milioni di euro, già finanziati da tempo ma ora inseriti all'interno del PNRR, riguardano le tre direttrici principali delle Ferrovie del Sud Est: il potenziamento della Bari-Taranto (per 86,5 milioni), il completamento dell'attrezzaggio Scmt/Ertms su tutta la rete (per 130,8 milioni) e la realizzazione di hub intermodali e la riqualificazione di 20 stazioni, per un valore di 165 milioni di euro.
La Puglia stanzia per il servizio 50,47 milioni di euro e per il materiale rotabile 19,09 milioni di euro, ovvero il 0,50 del bilancio regionale. Emblematico è che tra Napoli e Bari non esistano, ancora, treni diretti. Altro caso è quello tra due capoluoghi pugliesi, Taranto e Lecce dove viaggia solo un Intercity Notte diretto, mentre sono tre i collegamenti tra regionali al giorno, dove serve un cambio.
La Puglia conta un'età media di 18,5 anni (15,6 età media nazionale. 19,2 età media sud italia) per il parco treni con un numero totale di 158 treni. Il 43,7% dei treni ha più di 15 anni. In Puglia l'obiettivo è rendere i 1.500 km di ferrovia pugliese un'infrastruttura completamente interconnessa, sicura e dotata di tecnologie di controllo che consentano ai treni di viaggiare indifferentemente su tutte le linee ferroviarie, anche se gestite da compagnie diverse.
Entro il 2023 si punta al rinnovo della flotta dei treni regionali con circa 70 nuovi treni, per un investimento complessivo di 300 milioni di euro a valere sulle risorse europee, regionali e dello Stato, integrato dal cofinanziamento di 100 milioni di euro a carico delle società di trasporto.
Con Trenitalia è stato preso l'impegno di un integrale rinnovo della flotta con l'acquisto di 46 nuovi treni circolanti sulle linee Foggia-Bari-Lecce, Bari-Taranto e Taranto-Brindisi, con investimenti propri di Trenitalia per 226,7 milioni di euro, a cui si aggiungono 123,5 milioni di investimenti regionali. Complessivamente, la Regione ha investito 135,5 milioni di euro per l'acquisto di nuovi treni da assegnare alle altre compagnie ferroviarie: Ferrovie Appulo Lucane 8 treni; Ferrovie del Sud Est 11 treni; Ferrotramviaria 5 treni; Ferrovie del Gargano un treno.