Ferrotramviaria: la tratta Bari- Bitonto abbandona il limite dei 50km orari
L'azienda annuncia possibili disagi
lunedì 24 luglio 2017
11.29
Partono oggi i lavori di attivazione degli impianti di Sistema Controllo Marcia Treni (SCMT) sulla tratta Bari Centrale-Bitonto. A dichiararlo è la stessa Ferrotramviaria s.p.a., annunciando dei possibili disagi a partire dalla giornata di oggi.
Il Sistema di Controllo della Marcia Treno (in sigla SCMT) è un sistema di controllo ferroviario che ha il compito di mantenere sotto vigilanza elettronica il comportamento del personale di macchina dei treni in base all'aspetto dei segnali ferroviari, alla velocità massima consentita sul tratto di linea che si percorre, alla velocità massima ammessa per quel treno e ad altri parametri con ad esempio il grado di frenatura della linea o la capacità di frenatura del treno stesso, nonché a rallentamenti temporanei di tratti di linea.
Si tratta, in sintesi, del controllo automatico tanto invocato ed auspicato all'indomani del tragico incidente del 12 luglio 2016. Nel momento in cui l'agente di condotta porta il treno in una condizione di marcia non sicura, infatti, l'SCMT protegge la marcia del treno prima segnalando la condizione di pericolo e, se non ci sono interventi degli agenti di condotta che eliminino le incongruenze, azionando automaticamente la frenatura di emergenza fino ad arrivare all'arresto del convoglio.
Al termine dei lavori dunque, i tanti pendolari che dalle città del nordabarese raggiungono il capoluogo, potranno viaggiare più sicuri e anche più veloci, dal momento che, grazie a questo sistema i convogli non dovranno più sottostare al limite dei 50km/h imposto oggi dal governo nazionale.
La Ferrotramviaria è la prima ferrovia locale ad installare il sistema di controllo nel sud Italia mentre le altre utilizzano ancora il blocco telefonico.
Il Sistema di Controllo della Marcia Treno (in sigla SCMT) è un sistema di controllo ferroviario che ha il compito di mantenere sotto vigilanza elettronica il comportamento del personale di macchina dei treni in base all'aspetto dei segnali ferroviari, alla velocità massima consentita sul tratto di linea che si percorre, alla velocità massima ammessa per quel treno e ad altri parametri con ad esempio il grado di frenatura della linea o la capacità di frenatura del treno stesso, nonché a rallentamenti temporanei di tratti di linea.
Si tratta, in sintesi, del controllo automatico tanto invocato ed auspicato all'indomani del tragico incidente del 12 luglio 2016. Nel momento in cui l'agente di condotta porta il treno in una condizione di marcia non sicura, infatti, l'SCMT protegge la marcia del treno prima segnalando la condizione di pericolo e, se non ci sono interventi degli agenti di condotta che eliminino le incongruenze, azionando automaticamente la frenatura di emergenza fino ad arrivare all'arresto del convoglio.
Al termine dei lavori dunque, i tanti pendolari che dalle città del nordabarese raggiungono il capoluogo, potranno viaggiare più sicuri e anche più veloci, dal momento che, grazie a questo sistema i convogli non dovranno più sottostare al limite dei 50km/h imposto oggi dal governo nazionale.
La Ferrotramviaria è la prima ferrovia locale ad installare il sistema di controllo nel sud Italia mentre le altre utilizzano ancora il blocco telefonico.