Fallimento Ferri, la Cassazione annulla le condanne per prescrizione
La vicenda si chiude dopo 16 anni di battaglie giudiziarie
mercoledì 8 maggio 2019
18.36
Dopo un procedimento giudiziario durato 16 anni, la vicenda relativa al fallimento del gruppo Ferri si chiude con la pronuncia della Corte di Cassazione che ha annullato le condanne a carico di Antonio, Filippo, Francesco e Riccardo Ferri essendosi i reati estinti per prescrizione.
La quinta sezione della Corte di Cassazione si è pronunciata accogliendo la richiesta dei legali Massimo Roberto Chiusolo, Giuseppe Iacobellis, Lodovico Mangiarotti, Enrico Martucci, Francesco Mascoli, Michele Pasculli e Ruggiero Sfrecola di annullare le sentenze di condanna della Corte di Appello di Bari emessa nel 2017 nonostante la richiesta di conferma da parte della procura generale.
Le indagini relative al fallimento del gruppo Ferri furono coordinate dall'allora pubblico ministero del Tribunale di Trani Antonio Savasta; il gip che dispose il sequestro di tutti i beni della famiglia Ferri e l'arresto di uno dei quattro fratelli era Michele Nardi. Entrambi i magistrati sono al centro di una bufera giudiziaria su presunti giri di denaro in cambio di procedimenti penali favorevoli.
La quinta sezione della Corte di Cassazione si è pronunciata accogliendo la richiesta dei legali Massimo Roberto Chiusolo, Giuseppe Iacobellis, Lodovico Mangiarotti, Enrico Martucci, Francesco Mascoli, Michele Pasculli e Ruggiero Sfrecola di annullare le sentenze di condanna della Corte di Appello di Bari emessa nel 2017 nonostante la richiesta di conferma da parte della procura generale.
Le indagini relative al fallimento del gruppo Ferri furono coordinate dall'allora pubblico ministero del Tribunale di Trani Antonio Savasta; il gip che dispose il sequestro di tutti i beni della famiglia Ferri e l'arresto di uno dei quattro fratelli era Michele Nardi. Entrambi i magistrati sono al centro di una bufera giudiziaria su presunti giri di denaro in cambio di procedimenti penali favorevoli.