Estate Coratina, Direzione Corato: Cultura nelle periferie, idea dell'amministrazione Perrone nel 2003
«Questa è l'età dell'apparire, all'epoca vi era quella del fare»
lunedì 28 agosto 2023
14.19
Dopo i recenti eventi estivi, che l'amministrazione De Benedittis ha organizzato in zone periferiche della città, arriva pronta la replica di Direzione Corato, che rivendica la paternità di tal genere di iniziative all'amministrazione Perrone. Questa la nota completa:
«Volgeva l'anno 2003 quando, con la prima Amministrazione del Sindaco Luigi Perrone, e con l'Assessore alla Cultura, avv. Sergio Lagrasta, si pensò di rivalutare la periferia della nostra Città e portare nelle sue piazze e nei suoi larghi un soffio di nuova vitalità.
L'Estate Coratina, con il suo programma "La Cultura scende in Piazza", riempì di spettacoli ed eventi diversi rioni periferici della Città.
L'intento, come si può leggere nella presentazione del programma, era quello di mettere la Cultura alla portata di tutti; una cultura a tutto campo: pittura, fotografia, musica, arte, teatro, danza, gastronomia, giochi e animazione, così da far parlare ogni angolo della nostra Città.
Purtroppo il tempo passa e la memoria è così labile che si può, a distanza di alcuni anni, far passare per propria un'idea del passato, un passato nel quale non si pensava di pubblicizzare con selfie, video, interviste ed altro il proprio operato, pensando più che all'immagine, al risultato: era l'età del fare, non dell'apparire.
Grande plauso che vengano riproposte iniziative di tal genere, ricordando però di dare a Cesare quel che è di Cesare».
«Volgeva l'anno 2003 quando, con la prima Amministrazione del Sindaco Luigi Perrone, e con l'Assessore alla Cultura, avv. Sergio Lagrasta, si pensò di rivalutare la periferia della nostra Città e portare nelle sue piazze e nei suoi larghi un soffio di nuova vitalità.
L'Estate Coratina, con il suo programma "La Cultura scende in Piazza", riempì di spettacoli ed eventi diversi rioni periferici della Città.
L'intento, come si può leggere nella presentazione del programma, era quello di mettere la Cultura alla portata di tutti; una cultura a tutto campo: pittura, fotografia, musica, arte, teatro, danza, gastronomia, giochi e animazione, così da far parlare ogni angolo della nostra Città.
Purtroppo il tempo passa e la memoria è così labile che si può, a distanza di alcuni anni, far passare per propria un'idea del passato, un passato nel quale non si pensava di pubblicizzare con selfie, video, interviste ed altro il proprio operato, pensando più che all'immagine, al risultato: era l'età del fare, non dell'apparire.
Grande plauso che vengano riproposte iniziative di tal genere, ricordando però di dare a Cesare quel che è di Cesare».