Esercenti smontano i dehors, «Sarà un'estate difficile»
Disagio pressoché unanime alla luce del nuovo regolamento
martedì 14 maggio 2019
13.24
«Sarà un'estate molto difficile per le nostre attività. Speriamo di non dover rinunciare a nessuno dei nostri collaboratori».
È un'affermazione dura ma al contempo specchio del disagio che molti degli esercenti cittadini stanno attraversando. L'estate è alle porte e, insolitamente, anziché vedere operai al lavoro per allestire gazebo e dehors, vediamo lavoratori intenti a smontare le strutture.
Il nuovo regolamento comunale per l'installazione dei dehors, approvato dal commissario prefettizio, impone alcune sostanziali modifiche delle strutture solitamente utilizzate dagli esercenti e anche gli spazi a disposizione sono stati delimitati ad un massimo di 40metri quadrati nell'esterno.
Le richieste di installazione di strutture temporanee esterne alle attività giacciono ancora sulle scrivanie; le attività ancora non sanno come organizzarsi e iniziano a respingere le prime richieste di prenotazioni.
«Anche quest'anno siamo in bilico: non avendo ancora ricevuto le autorizzazioni all'allestimento esterno non abbiamo potuto fare le scorte in anticipo, con un danno economico legato all'acquisto della merce a prezzi di ingrosso. Inoltre non abbiamo potuto assicurare il servizio a quei grandi gruppi che, in vista della chiusura delle attività per il periodo estivo, si organizzano per le cene di "fine anno"».
Gli esercenti sono spaesati e preoccupati. «Rischiamo di vedere dimezzato il nostro fatturato estivo a causa delle limitazioni del nuovo piano dei dehors» lamentano alcuni.
Altri, sulla scorta di quanto accaduto ad Ostuni, dove i candidati alla carica di sindaco hanno preso l'iniziativa di andare personalmente a discutere con il commissario prefettizio di una più morbida applicazione del regolamento, invocano l'interessamento dei candidati sindaci già prima delle elezioni.
Il rischio autentico è quello di vedere le attività non in grado di poter rispondere alle richieste della clientela che, nel periodo estivo, viene anche dall'estero. Sperando di non vedere serrande addirittura chiuse.
È un'affermazione dura ma al contempo specchio del disagio che molti degli esercenti cittadini stanno attraversando. L'estate è alle porte e, insolitamente, anziché vedere operai al lavoro per allestire gazebo e dehors, vediamo lavoratori intenti a smontare le strutture.
Il nuovo regolamento comunale per l'installazione dei dehors, approvato dal commissario prefettizio, impone alcune sostanziali modifiche delle strutture solitamente utilizzate dagli esercenti e anche gli spazi a disposizione sono stati delimitati ad un massimo di 40metri quadrati nell'esterno.
Le richieste di installazione di strutture temporanee esterne alle attività giacciono ancora sulle scrivanie; le attività ancora non sanno come organizzarsi e iniziano a respingere le prime richieste di prenotazioni.
«Anche quest'anno siamo in bilico: non avendo ancora ricevuto le autorizzazioni all'allestimento esterno non abbiamo potuto fare le scorte in anticipo, con un danno economico legato all'acquisto della merce a prezzi di ingrosso. Inoltre non abbiamo potuto assicurare il servizio a quei grandi gruppi che, in vista della chiusura delle attività per il periodo estivo, si organizzano per le cene di "fine anno"».
Gli esercenti sono spaesati e preoccupati. «Rischiamo di vedere dimezzato il nostro fatturato estivo a causa delle limitazioni del nuovo piano dei dehors» lamentano alcuni.
Altri, sulla scorta di quanto accaduto ad Ostuni, dove i candidati alla carica di sindaco hanno preso l'iniziativa di andare personalmente a discutere con il commissario prefettizio di una più morbida applicazione del regolamento, invocano l'interessamento dei candidati sindaci già prima delle elezioni.
Il rischio autentico è quello di vedere le attività non in grado di poter rispondere alle richieste della clientela che, nel periodo estivo, viene anche dall'estero. Sperando di non vedere serrande addirittura chiuse.