Escrementi nella cappella del cimitero. Il degrado è oltre ogni limite
Incredibile atto che non rispetta il decoro e la sacralità del luogo
lunedì 31 luglio 2017
11.56
Siamo purtroppo abituati a riscontrare atti di inciviltà di ogni tipo da parte di cittadini senza vergogna e rispetto nei confronti dei beni pubblici, del decoro cittadino e del vivere civile. Quanto però accaduto nel cimitero di Corato nei giorni scorsi ha davvero superato i limiti della decenza e acceso una desolante spia sul degrado che ormai sembra diventato inarrestabile. Un degrado che è ben lontano dalla semplice trascuratezza o dal disinteresse verso il pubblico decoro: si tratta di un degrado di civiltà e di valori che non risparmia nulla, neanche la sacralità del cimitero e la quiete dei defunti.
Nei giorni scorsi avevamo parlato dei meschini episodi di furti di fiori, portafiori ed arredi dalle cappelle e dalle tombe.
Qualcuno però è andato ben oltre, depositando i propri escrementi all'interno di una cappella del cimitero. La foto del disgustoso atto è stata pubblicata sui social network e subito ha raccolto il biasimo e l'incredulità da parte dei commentatori.
Un biasimo corale intriso di amarezza e di ulteriori denunce di furti ed atti spregevoli compiuti in un luogo che dovrebbe essere considerato sacro ma che, per alcuni, è l'indisturbata sede in cui sfoggiare la propria pochezza umana.
E la richiesta di controlli anche all'interno di quel luogo, da sempre considerato un angolo dove ritrovare quiete e silenzio, diventa sempre più pressante.
Nei giorni scorsi avevamo parlato dei meschini episodi di furti di fiori, portafiori ed arredi dalle cappelle e dalle tombe.
Qualcuno però è andato ben oltre, depositando i propri escrementi all'interno di una cappella del cimitero. La foto del disgustoso atto è stata pubblicata sui social network e subito ha raccolto il biasimo e l'incredulità da parte dei commentatori.
Un biasimo corale intriso di amarezza e di ulteriori denunce di furti ed atti spregevoli compiuti in un luogo che dovrebbe essere considerato sacro ma che, per alcuni, è l'indisturbata sede in cui sfoggiare la propria pochezza umana.
E la richiesta di controlli anche all'interno di quel luogo, da sempre considerato un angolo dove ritrovare quiete e silenzio, diventa sempre più pressante.