Encomi ed elogi per tre Carabinieri coratini
I riconoscimenti dal comandante regionale dei Carabinieri col. Molinese
domenica 29 luglio 2018
17.58
Pioggia di riconoscimenti per i Carabinieri della Compagnia di Molfetta. I più bravi, infatti, sono stati premiati, tra il rigore dell'evento, gli applausi, la commozione. Nella sede di via Vittime di Nassirya, infatti, si è svolta la consegna di 43 tra elogi scritti ed encomi semplici.
La cerimonia ha avuto come principali protagonisti proprio gli uomini della Compagnia e della Stazione di Molfetta distintisi dal 2015 ad oggi nell'attività di servizio, con le indagini contro la criminalità organizzata (l'operazione "Halloween" del 31 ottobre 2017, ndr), le operazioni antidroga, le attività compiute in flagranza per scongiurare reati di tipo predatorio e l'individuazione degli autori di numerosi furti e rapine che avevano creato allarme sociale sul territorio.
La parte del leone l'ha fatta il Nucleo Operativo (15 elogi e 17 encomi), seguito dal Nucleo Radiomobile (1 elogio e 4 encomi) e dalla Stazione (1 elogio), ricevuti da parte del massimo esponente della Legione Carabinieri Puglia, il generale di brigata Giovanni Cataldo, e consegnati dal comandante provinciale, il colonnello Vincenzo Molinese, alla presenza del capitano Vito Ingrosso.
Tra i Carabinieri che hanno ricevuto i riconoscimento vi sono anche tre coratini: il comandante del Nucleo Radiomobile, luogotenente Sergio Tedeschi, e i Brigadieri Claudio Di Michele e Luigi Mininno.
Il comandante Tedeschi ha ricevuto due elogi scritti e un encomio semplice per aver coordinato e partecipato ad importantissime operazioni che hanno assicurato alla giustizia rapinatori e personaggi facenti parti di pericolosissimi sodalizi criminali.
Elogi ed encomi a uomini che combattono la criminalità in tutte le proprie forme, attraverso la quotidianità e il sacrificio giornaliero sul vasto territorio dell'intera Compagnia, chiamati ad un pubblico servizio a servizio della cittadinanza, tra l'umiltà e il silente lavoro di tutti i giorni. Uomini che hanno il privilegio d'indossare l'uniforme dell'Arma dei Carabinieri e i suoi gloriosi alamari.
Un gruppo di servitori dello Stato fortemente votati a garantire esclusivamente il bene di questa collettività, un bene da anteporre a quello del singolo, donandosi incondizionatamente al prossimo.
La cerimonia ha avuto come principali protagonisti proprio gli uomini della Compagnia e della Stazione di Molfetta distintisi dal 2015 ad oggi nell'attività di servizio, con le indagini contro la criminalità organizzata (l'operazione "Halloween" del 31 ottobre 2017, ndr), le operazioni antidroga, le attività compiute in flagranza per scongiurare reati di tipo predatorio e l'individuazione degli autori di numerosi furti e rapine che avevano creato allarme sociale sul territorio.
La parte del leone l'ha fatta il Nucleo Operativo (15 elogi e 17 encomi), seguito dal Nucleo Radiomobile (1 elogio e 4 encomi) e dalla Stazione (1 elogio), ricevuti da parte del massimo esponente della Legione Carabinieri Puglia, il generale di brigata Giovanni Cataldo, e consegnati dal comandante provinciale, il colonnello Vincenzo Molinese, alla presenza del capitano Vito Ingrosso.
Tra i Carabinieri che hanno ricevuto i riconoscimento vi sono anche tre coratini: il comandante del Nucleo Radiomobile, luogotenente Sergio Tedeschi, e i Brigadieri Claudio Di Michele e Luigi Mininno.
Il comandante Tedeschi ha ricevuto due elogi scritti e un encomio semplice per aver coordinato e partecipato ad importantissime operazioni che hanno assicurato alla giustizia rapinatori e personaggi facenti parti di pericolosissimi sodalizi criminali.
Elogi ed encomi a uomini che combattono la criminalità in tutte le proprie forme, attraverso la quotidianità e il sacrificio giornaliero sul vasto territorio dell'intera Compagnia, chiamati ad un pubblico servizio a servizio della cittadinanza, tra l'umiltà e il silente lavoro di tutti i giorni. Uomini che hanno il privilegio d'indossare l'uniforme dell'Arma dei Carabinieri e i suoi gloriosi alamari.
Un gruppo di servitori dello Stato fortemente votati a garantire esclusivamente il bene di questa collettività, un bene da anteporre a quello del singolo, donandosi incondizionatamente al prossimo.