Emiliano accoglie il Movimento Schittulli: «Il PD deve ripartire da un progetto e da persone nuove»
A Corato l'incontro tra Schittulli ed Emiliano che sancisce un nuovo legame
lunedì 12 dicembre 2016
15.08
«Qualcuno aveva parlato di matrimonio tra Movimento Schittulli e il presidente Emiliano; io dico che siamo al battesimo di un incontro tra due grandi uomini che insieme faranno grande la Puglia». Sono le parole del coordinatore provinciale del Movimento Schittulli Mario Matteo Malcangi chiamato a fare gli onori di casa in un incontro che sancisce il punto di avvio di una collaborazione tra il governatore della Puglia ed esponente di spicco del Partito Democratico e l'ex presidente della provincia Francesco Schittulli e del suo movimento.
Ieri Schittulli ed Emiliano si sono dati appuntamento a Corato per comunicare ad iscritti e simpatizzanti del Movimento Schittulli l'intenzione di intraprendere un percorso comune mirato ad un ulteriore «rilancio della Regione».
Ad accoglierli l'applauso di circa 400 persone, riunitesi per il consueto pranzo di fine anno.
L'incontro di ieri, però, va ben oltre il significato di un momento conviviale tra amici: è il momento in cui Emiliano apre ufficialmente le porte del Partito Democratico al Movimento, assicurandosi così il consenso di una fetta più ampia di persone, pronte a sostenerlo nella leadership di un nuovo modo di concepire il Partito Democratico all'indomani del Referendum Costituzionale che ha determinato la fine del governo Renzi e messo in discussione anche il suo ruolo di segretario politico del Partito Democratico.
E lo stesso presidente Schittulli non ha avuto difficoltà alcuna nell'esternare la sua approvazione totale al desiderio di apertura palesato dal governatore Emiliano.
«Siamo insieme al presidente della Regione, che è il presidente di tutti. Non ci devono essere dei distinguo dal punto di vista politico o partitico: siamo tutti sulla stessa barca e ci impegniamo perchè la Puglia possa emergere sino a diventare la migliore regione del nostro paese. Abbiamo responsabilità nei confronti dei nostri figli e delle nuove generazioni. Il nostro è un movimento libero, indipendente. Michele Emiliano non ha bisogno della politica, perchè può tornare ad indossare la toga di magistrato come io ho fatto tornando a indossare il camice. Abbiamo un lavoro, per noi la politica è servizio alla comunità e ai cittadini. Chiedo a Michele Emiliano di accompagnarci in questo percorso di rilancio della nostra regione. Sono convinto di questo abbraccio con Michele Emiliano» ha detto Schittulli nel suo intervento.
Di respiro nazionale la riflessione del governatore Emiliano che, davanti alla platea, ha illustrato il suo progetto politico che sia inclusivo e non esclusivo e che miri a raccogliere al suo interno chiunque abbia voglia di spendersi per la crescita e lo sviluppo della società.
Continui i riferimenti alla condotta dell'ex primo ministro, con numerose punte di dissenso da parte del presidente della Regione. «Qualche volta capita che qualcuno scambi la nostra educazione per scarso carattere. Quando hanno pensato che non fosse necessaria una quota suppletiva di 50 milioni di euro per Taranto non hanno pensato che io non sono l'uomo che può scambiare i diritti con le convenienze elettorali. Siamo qui non per uno scambio: siamo persone che fanno politica per passione e che anzichè andare a giocare a calcetto dedicano il proprio tempo a fare politica. Il futuro non si progetta da soli: c'è bisogno di scambiare opinioni, di confrontarsi» è il disegno di Emiliano che ha ancora una volta rivendicato la sua posizione di dissenso rispetto alla riforma costituzionale, interpretata come un controsenso interno allo statuto stesso del Partito Democratico che si impegnava a cancellare l'epoca delle riforme costituzionali a maggioranza.
Ed in chiusura un non troppo implicito invito a sostenere l'avvio di una nuova fase per il Partito Democratico: «A breve inizieremo un percorso democratico in cui decideremo, attraverso le primarie, se Renzi dovrà proseguire. Dopo questa situazione credo sia ovvio che si deve ripartire da un progetto e da persone nuove». Una fase che - è evidente - vedrà Emiliano protagonista.
Ieri Schittulli ed Emiliano si sono dati appuntamento a Corato per comunicare ad iscritti e simpatizzanti del Movimento Schittulli l'intenzione di intraprendere un percorso comune mirato ad un ulteriore «rilancio della Regione».
Ad accoglierli l'applauso di circa 400 persone, riunitesi per il consueto pranzo di fine anno.
L'incontro di ieri, però, va ben oltre il significato di un momento conviviale tra amici: è il momento in cui Emiliano apre ufficialmente le porte del Partito Democratico al Movimento, assicurandosi così il consenso di una fetta più ampia di persone, pronte a sostenerlo nella leadership di un nuovo modo di concepire il Partito Democratico all'indomani del Referendum Costituzionale che ha determinato la fine del governo Renzi e messo in discussione anche il suo ruolo di segretario politico del Partito Democratico.
E lo stesso presidente Schittulli non ha avuto difficoltà alcuna nell'esternare la sua approvazione totale al desiderio di apertura palesato dal governatore Emiliano.
«Siamo insieme al presidente della Regione, che è il presidente di tutti. Non ci devono essere dei distinguo dal punto di vista politico o partitico: siamo tutti sulla stessa barca e ci impegniamo perchè la Puglia possa emergere sino a diventare la migliore regione del nostro paese. Abbiamo responsabilità nei confronti dei nostri figli e delle nuove generazioni. Il nostro è un movimento libero, indipendente. Michele Emiliano non ha bisogno della politica, perchè può tornare ad indossare la toga di magistrato come io ho fatto tornando a indossare il camice. Abbiamo un lavoro, per noi la politica è servizio alla comunità e ai cittadini. Chiedo a Michele Emiliano di accompagnarci in questo percorso di rilancio della nostra regione. Sono convinto di questo abbraccio con Michele Emiliano» ha detto Schittulli nel suo intervento.
Di respiro nazionale la riflessione del governatore Emiliano che, davanti alla platea, ha illustrato il suo progetto politico che sia inclusivo e non esclusivo e che miri a raccogliere al suo interno chiunque abbia voglia di spendersi per la crescita e lo sviluppo della società.
Continui i riferimenti alla condotta dell'ex primo ministro, con numerose punte di dissenso da parte del presidente della Regione. «Qualche volta capita che qualcuno scambi la nostra educazione per scarso carattere. Quando hanno pensato che non fosse necessaria una quota suppletiva di 50 milioni di euro per Taranto non hanno pensato che io non sono l'uomo che può scambiare i diritti con le convenienze elettorali. Siamo qui non per uno scambio: siamo persone che fanno politica per passione e che anzichè andare a giocare a calcetto dedicano il proprio tempo a fare politica. Il futuro non si progetta da soli: c'è bisogno di scambiare opinioni, di confrontarsi» è il disegno di Emiliano che ha ancora una volta rivendicato la sua posizione di dissenso rispetto alla riforma costituzionale, interpretata come un controsenso interno allo statuto stesso del Partito Democratico che si impegnava a cancellare l'epoca delle riforme costituzionali a maggioranza.
Ed in chiusura un non troppo implicito invito a sostenere l'avvio di una nuova fase per il Partito Democratico: «A breve inizieremo un percorso democratico in cui decideremo, attraverso le primarie, se Renzi dovrà proseguire. Dopo questa situazione credo sia ovvio che si deve ripartire da un progetto e da persone nuove». Una fase che - è evidente - vedrà Emiliano protagonista.