Emergenza covid, Piarulli (M5s): «Estendere smart working per limitare i contatti»

La senatrice sottolinea la necessità di innalzare la sicurezza a tutela di tutti dipendenti, anche nella pubblica amministrazione

giovedì 6 gennaio 2022
«Sicurezza non è soltanto ordine pubblico, ma anche salute pubblica. E questa, oggi, è la massima priorità nel Paese e nei nostri territori alla luce dell'attuale dedicata situazione epidemiologica. Ed allora, uno strumento immediato ed efficace per innalzare la sicurezza della salute di tutti è lo smart working».

Così la senatrice Angela Anna Bruna Piarulli, componente del Comitato sicurezza del Movimento 5 stelle», alla luce dell'ipotesi francese di introdurre delle sanzioni a carico delle aziende che si rifiutino di fare lavorare i propri dipendenti in smart working.

«Tale scenario costituisce un motivo di seria riflessione - analizza la parlamentare - e credo che anche ai lavoratori della pubblica amministrazione dovrebbe essere concesso di lavorare da remoto in tutte le ipotesi in cui ciò sia possibile. Infatti - spiega -, se c'è una cosa che questa pandemia ci ha insegnato, soprattutto nel periodo delle più dure restrizioni, é che lo smart working non incide sulla produttività delle aziende e degli enti pubblici».

Certamente l'espansione del vaccino servirà a proteggere sempre più e meglio la popolazione, e quindi i anche i lavoratori, ma oggi lo scenario è delicato. «Benché, grazie al vaccino è calato il numero dei ricoveri - fa notare la senatrice Piarulli -, dobbiamo limitare soprattutto i contatti sociali "evitabili", e lo smart working potrebbe costituire un limite importante alla diffusione di questa fastidiosa variante Covid».