«Ecco come vive un docente del Sud»

Italia in Comune Corato stigmatizza le parole del ministro Bussetti e ne chiede le dimissioni

mercoledì 13 febbraio 2019 10.35
Hanno fatto molto discutere le frasi del ministro dell'istruzione Bussetti rivolte ai docenti del sud Italia. Intervistato da un giornalista, Bussetti ha affermato che per la scuola del sud Italia non c'è bisogno di fondi ma di tanto impegno e lavoro da parte di chi vi opera. Frasi che hanno scatenato da più parti indignazione e a nulla sono valse le scuse e i chiarimenti del ministro. I partiti oppositori ne chiedono le dimissioni.

Anche la sezione locale di Italia in Comune stigmatizza le parole del ministro e si unisce al coro di quanti richiedono che il ministro lasci il suo incarico.

Italia in Comune, inoltre, riporta la testimonianza di un docente del sud, di Corato in particolare, evidenziando le difficoltà che è chiamato ad affrontare per svolgere il suo lavoro.

Questa la nota diffusa da Italia in Comune Corato.

Ci opponiamo con fermezza alle gravi affermazioni del Ministro Marco Bussetti offrendo la testimonianza diretta di un docente coratino a cui abbiamo chiesto di raccontarci la sua giornata lavorativa, ritenendola un ottimo spunto per alcune riflessioni.

Vita di un docente del sud
"Sveglio già alle 4 e 30 del mattino. La mia sede di servizio è a 60 km di distanza. Arrivo a scuola, un edificio con gli infissi rotti, computer preistorici, termosifoni non sempre funzionanti, servizi igienici a dir poco fatiscenti. Entro in classe e dopo essermi barcamenato tra le procedure che il registro elettronico mi impone, inizio la lezione distribuendo agli alunni schede che servono per differenziare l'apprendimento, fotocopiate a mie spese perchè la fotocopiatrice della scuola è guasta ed i tempi di riparazione sono eterni. Suona la campanella della 5 o 6 ora, ma resto a scuola perchè nel pomeriggio sono spesso impegnato tra collegio docenti ,incontro per dipartimenti, consigli straordinari, incontri per i progetti PON e poi gli scrutini... per pagellino, primo quadrimestre , secondo pagellino, fine anno scolastico. Quasi sempre torno a casa verso le 19.00, con pacchi di compiti da correggere e lezioni da preparare per il giorno dopo."

Nonostante il Ministro Bussetti abbia un'idea a dir poco vergognosa dei docenti del SUD, i nostri ragazzi crescono e si laureano. Alcuni di loro diventano delle eccellenze e vengono chiamati all'estero in aziende prestigiose, in ospedali all'avanguardia, in centri di ricerca. Dietro ognuno di loro ci sono dei maestri,dei professori che, con dedizione, hanno contribuito alla loro formazione sopperendo spesso personalmente a ciò che lo stato non fornisce.

I nostri docenti sono sempre in prima linea a fronteggiare mille disagi e come "ricompensa morale", l'attuale ministro dell'Istruzione annuncia che non servono fondi alle scuole del SUD. Sarà sufficiente che si impegnino maggiormente e che "lavorino".

Tutto questo è squalificante, indecente. É una sconfitta per l'intera società. A poco servono gli sforzi del ministro per correggere un tiro che ha fatto molto male ad un Meridione da troppo tempo vittima di luoghi comuni e false credenze.

Se Bussetti fa simili affermazioni, evidentemente non è all'altezza del suo ruolo. Si mostra totalmente all'oscuro di quale sia la situazione delle scuole del Sud Italia,del loro stato di degrado, delle loro carenze strutturali,della mancanza di fondi con cui quotidianamente docenti, dirigenti ed alunni sono costretti a confrontarsi.
Un ministro così... è meglio che si dimetta subito.